FINCHÉ C'È “ITA”, C’È SPERANZA - IL GOVERNO ITALIANO HA CONVINTO LA COMMISSIONE EUROPEA: C’È L’OK DELLA VESTAGER ALLA NUOVA COMPAGNIA, CHE PERÒ SARÀ MOLTO PIÙ LEGGERA. MA CI SARANNO COSTI SIGNIFICATIVI, SOPRATTUTTO PER I DIPENDENTI: BRUXELLES HA CHIESTO UN TAGLIO DEL PERSONALE DEL 50%, IN BILICO CI SONO 4.500 POSTI DI LAVORO. E ANCHE GLI AEREI SUBIRANNO UNA GROSSA SFORBICIATA – LO SCAMBIO DI BATTUTE TRA GIORGETTI E LA VESTAGER: “LO SA CHE QUEST’ESTATE VERRÒ IN VACANZA IN ITALIA?”, “ALLORA IL BIGLIETTO GLIELO REGALO IO. A PATTO CHE…”
-Marco Bresolin per “La Stampa”
«Ministro, lo sa che quest' estate verrò in vacanza in Italia?». «Davvero vicepresidente? Allora il biglietto per il viaggio glielo regalo io. Uno solo però, e a patto che venga con la nuova Alitalia». Lo scambio di battute tra Margrethe Vestager e il ministro Giancarlo Giorgetti nell' ufficio della commissaria alla Concorrenza, durante l' incontro decisivo su Alitalia, è la dimostrazione che le tensioni delle scorse settimane sul dossier sono ormai alle spalle: il governo e la Commissione hanno trovato l' intesa per far partire "Ita".
Se tutto va bene, già il 1° agosto, anche se restano alcuni nodi tecnici da sciogliere. «Abbiamo il dovere di garantire l' operatività nella stagione estiva - ha promesso il ministro al termine dell' incontro, al quale ha partecipato in videoconferenza anche il titolare del Tesoro, Daniele Franco -. Adesso inizia il percorso tecnico per la nascita di una nuova compagnia sostenibile che dovrà essere operativa il prima possibile, ragionevolmente ad agosto».
Anche se Giorgetti l' ha ripetutamente - e volutamente - chiamata "la nuova Alitalia", la società "Ita" dovrà garantire la discontinuità economica rispetto all' attuale compagnia. Per la Commissione si tratta di un punto fondamentale, anche perché diversamente "Ita" sarebbe chiamata a restituire 1,3 miliardi di prestiti statali che Bruxelles presto giudicherà «aiuti di Stato illegittimi». La trattativa si è dunque concentrata sulle caratteristiche della nuova società, che sarà capitalizzata con 1,35 miliardi in tre tranche: 700 milioni subito per avere la licenza, 400 milioni il prossimo anno e 250 milioni nel 2023.
La trasformazione avrà costi significativi: Bruxelles ha chiesto un taglio del personale «almeno del 50%». I dipendenti scenderanno a quota 5.500 e i sindacati - pronti a uno sciopero il 18 giugno - sono già sul piede di guerra. Anche gli aerei subiranno una sforbiciata di simili dimensioni, visto che "Ita" avrà a disposizione 49 mezzi.
Sugli slot c' è stato un braccio di ferro molto intenso: l' Italia sarebbe riuscita a ottenere una riduzione più contenuta a Linate (solo il 13% in meno), in cambio però di un taglio significativo a Fiumicino. Giorgetti ha molto insistito sulla necessità di garantire la continuità territoriale, in particolar modo con la Sardegna. E, secondo fonti di governo, ha ricordato a Vestager «l' importanza dei risvolti sociali di questa operazione».
Nella pratica, "Ita" otterrà il trasferimento diretto, senza bando, della parte aviazione, seppur con le riduzioni richieste in termini di personale, slot e flotta. Potrà partecipare al bando di gara per il marchio "Alitalia", per avere una quota di maggioranza nei servizi di terra (handling) e per una quota di minoranza nella manutenzione. Ma, precisano fonti Ue, «a patto che le gare siano competitive e trasparenti.
E non è detto che le vinca». Non potrà invece esserci un bando per il programma Millemiglia, visto che la nuova compagnia non potrà avere accesso a una parte dei clienti, altrimenti non ci sarebbe discontinuità. Resta da definire la gestione dei biglietti già venduti per i viaggi dei prossimi mesi: non è ancora chiaro se "Ita" potrà subentrare e nemmeno come e da chi potranno essere eventualmente rimborsati. «La nuova compagnia - ha aggiunto Giorgetti - dovrà dimostrare di saper stare sul mercato perché non potrà semplicemente fare l' azienda di Stato».