UNA FIRMA PUÒ FAR CROLLARE L’IMPERO ELKANN – LA PROCURA DI TORINO CHE INDAGA SULLA PRESUNTA FRODE FISCALE NELL’EREDITÀ DI MARELLA CARACCIOLO HA CHIESTO UNA NUOVA CONSULENZA GRAFOLOGICA SULLE FIRME DELLA MADRE DI MARGHERITA AGNELLI. I PM HANNO RISCONTRATO ALCUNE ANOMALIE SULLE COPIE DI ALCUNI DOCUMENTI, IN PARTICOLARE SULLE “AGGIUNTE TESTAMENTARIE”: “LE FIRME SONO DI NATURA RAGIONEVOLMENTE APOCRIFA” – JOHN ELKANN E GIANLUCA FERRERO HANNO FATTO RICORSO AL TRIBUNALE DEL RIESAME CONTRO IL DECRETO DI PERQUISIZIONE…
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Andrea Doi per l’ANSA
Mentre i legali di John Elkann e Gianluca Ferrero hanno fatto ricorso al Tribunale del Riesame contro il decreto emesso dalla procura di Torino, i magistrati che indagano sulla presunta frode fiscale in relazione all'eredità di Marella Caracciolo chiedono una nuova consulenza grafologica sulle firme della moglie di Gianni Agnelli e madre di Margherita.
Dalle prime analisi che sono state eseguite sulle copie dei documenti, come era già venuto fuori nei giorni scorsi, i pm avrebbero riscontrato alcune anomalie. Secondo gli inquirenti, infatti, le firme in questione sarebbero di "natura ragionevolmente apocrifa" in particolare su "alcuni documenti di rilievo", come "le aggiunte testamentarie" e anche su dei "contratti di locazione degli immobili italiani".
L'obiettivo della procura torinese è dunque di svolgere proprio su questi documenti la nuova consulenza grafologica riguardo le firme di Marella. Un'analisi che dovrebbe essere fatta quando verranno acquisiti i documenti originali, che i magistrati contano di trovare al più presto.
E si muovono anche gli indagati, con John Elkann e Gianluca Ferrero che hanno impugnato al Riesame il provvedimento di perquisizione, eseguito anche su sistemi informatici. Il primogenito di Margherita e il commercialista della famiglia Agnelli, che è anche presidente della Juventus, - carica che non ha nulla a che vedere con questa inchiesta - sono indagati assieme a Urs von Gruenigen, il notaio svizzero che ha redatto i testamenti di Donna Marella, morta il 23 febbraio 2019 all'età di 92 anni.
Una mossa, quella del ricorrere al tribunale del riesame, che permetterebbe alle due difese di conoscere di fatto le carte in mano al pool formato dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai pubblici ministeri Mario Bendoni e Giulia Marchetti, titolari dell'inchiesta.
Un'indagine che è partita un anno fa dopo un esposto di Margherita Agnelli, secondogenita dell'Avvocato, nel corso di una battaglia legale che la vede contrapposta ai figli avuti con l'ex marito Alain Elkann, John, Lapo e Ginevra. Al momento non ci sono né smentite né conferme sul fatto che anche Urs von Gruenigen abbia preso la stessa decisione di Elkann e Ferrero, impugnando anche lui il decreto.
La guardia di finanza aveva perquisito oltre lo studio del commercialista, le sedi legali delle fiduciarie che gestiscono il patrimonio della famiglia Agnelli-Elkann, anche la residenza anagrafica di John, la storica Villa Frescot, immersa nella collina di Torino. Durante le perquisizioni le fiamme gialle hanno sequestrato device, computer e documenti. E su quei documenti vogliono vederci chiaro.