IL FISCO PUÒ ATTENDERE - NEL DECRETO FISCALE IN ARRIVO DOMANI SUL TAVOLO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CI SARÀ UNA MINI-PROROGA DI 120 GIORNI PER LE CARTELLE ESATTORIALI: SARÀ CONCESSO PIÙ TEMPO PER PAGARE GLI ATTI CHE IL FISCO HA RICOMINCIATO A NOTIFICARE DAL 1 SETTEMBRE - ORLANDO PROPONE DI FINANZIARE 13 SETTIMANE AGGIUNTIVE DI CASSA INTEGRAZIONE COVID PER LE IMPRESE CHE HANNO TERMINATO LA CIG A OTTOBRE…
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Luca Monticelli per “La Stampa”
Il decreto fiscale sta per arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri. Dovrebbe essere approvato domani e anticipare così alcune misure della legge di bilancio. Non sarà un blitz del premier Mario Draghi, come temevano i partiti, preoccupati che questa scadenza potesse turbare la vigilia dei ballottaggi con temi economicamente sensibili per le tasche degli italiani.
Piatto forte del menù saranno le cartelle esattoriali. I tecnici del Mef stanno ancora limando il testo, ma si va verso una mini proroga delle scadenze, o meglio, verrà concesso più tempo per pagare gli atti che il Fisco ha ricominciato a notificare dal 1° settembre scorso, dopo il blocco della riscossione causa Covid. Il governo sta cercando di venire incontro alla richiesta del Parlamento che due giorni fa ha approvato una risoluzione per chiedere 150 giorni di tempo - ossia 5 mesi - per il pagamento delle cartelle.
In realtà, l'opzione sulla quale potrebbe convergere il Tesoro prevede 120 giorni di rinvio, quindi un po' più bassa. Non ci sarà nessun altro stop della riscossione, né una rottamazione quater o una riapertura dei termini del saldo e stralcio per i contribuenti non in regola con le rate. Tutte proposte avanzate soprattutto da centrodestra e Movimento 5 stelle sulle quali, per ora, Draghi e Franco hanno fatto muro.
Segnale, forse, che con la graduale uscita dalla pandemia si sta entrando in un'altra fase politica. Nel provvedimento troveranno spazio misure di semplificazione, magari nella prospettiva di giungere in futuro alla fusione tra Agenzia delle entrate e Riscossione.
Altro tema caldo è il superamento dell'aggio (un onere calcolato come rimborso all'attività di recupero dei tributi), che però sembra destinato ad essere affrontato nell'ambito della delega fiscale. Il ministro Andrea Orlando annuncia un possibile nuovo intervento a sostegno delle imprese che hanno terminato la cassa integrazione nel mese di ottobre.
«È al vaglio una norma ad hoc che auspicabilmente dovrebbe trovare posto nel decreto fiscale», riferisce il titolare del Lavoro durante il Question time alla Camera. Orlando propone di finanziare, fino al 31 dicembre, 13 settimane ulteriori di cassa integrazione con causale Covid, senza contributo addizionale, «anche per gestire l'uscita dal blocco dei licenziamenti».
Peraltro, proprio ieri, il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps ha approvato la nota di assestamento al bilancio preventivo che si riassume in 8,6 miliardi di deficit e in un disavanzo patrimoniale di 904 milioni. Secondo il presidente del Civ, Guglielmo Loy, occorre riaprire il tavolo di confronto per riallineare le poste di credito e debito tra ministeri e Inps «per contenere i riflessi negativi della nuova disciplina relativa alle prestazioni Covid». Domani il Consiglio dei ministri potrebbe dare il via libera anche al Documento programmatico di bilancio, la cornice della finanziaria con il dettaglio delle risorse da inviare alla Commissione Europea.