LA GRANDE SGOMMATA DEL DRAGONE – DOPO IL SETTORE DELLE AUTO ELETTRICHE, LA CINA PRENDE D’ASSALTO ANCHE QUELLO DELLE VETTURE A GUIDA AUTONOMA – IL COLOSSO WERIDE SI PREPARA PER IL DEBUTTO A WALL STREET: PUNTA A UNA VALUTAZIONE DI 5  MILIARDI DI DOLLARI – NEI PIANI C’È LA REALIZZAZIONE DI UNA FLOTTA DI “ROBOTAXI”, “ROBOBUS” E “ROBOVAN”, CON TEST CONDOTTI ANCHE IN CALIFORNIA – IL RISVOLTO POLITICO: PECHINO ORA PERMETTE ALLE AZIENDE PRIVATE CINESI DI QUOTARSI ALL'ESTERO...

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Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per www.lastampa.it

 

WERIDE - AUTO CINESI A GUIDA AUTONOMA

Un tempo, la Cina non era certo sulla mappa delle grandi potenze automobilistiche globali. Questo sta rapidamente cambiando. Non solo grazie alla posizione di vantaggio accumulata sulla produzione di auto elettriche, finite peraltro nel mirino dei dazi dell'Unione Europea, ma anche con lo sviluppo del settore dei veicoli autonomi.

 

Nonostante l'Occidente stia provando a erigere dei muri, temendo l'eccesso di produzione cinese e la diffusione di un elevato numero di veicoli a prezzi ritenuti eccessivamente bassi, le case automobilistiche di Pechino continuano a conquistare spazio a livello globale. Non solo con impianti di produzione in Ungheria, come nel caso del gigante delle auto elettriche BYD, o forse anche in Italia con l'altra grande azienda Dongfeng.

 

WERIDE - AUTO CINESI A GUIDA AUTONOMA

Ora i colossi cinesi guardano persino a casa del grande rivale, gli Stati Uniti. È il caso di WeRide, importante società produttrice di veicoli a guida autonoma, che si sta ufficialmente preparando per il debutto alla borsa di Wall Street. L'azienda punta a una valutazione di 5,02 miliardi di dollari per la sua offerta pubblica iniziale, mentre secondo Bloomberg si cerca di ottenere fino a 400 milioni di dollari tra IPO e collocamento privato.

 

Test anche in California

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Come spiega TechChrunch, WeRide ha il permesso di operare in autonomia in Cina, negli Emirati Arabi Uniti e a Singapore. Ha anche il permesso di effettuare test con e senza conducente in California. Sta lavorando alla realizzazione di una flotta di robotaxi accessibili al pubblico, ma anche a un robobus senza conducente e a un robovan per la consegna di merci.

 

Alcuni investitori hanno già accettato di acquistare azioni per un valore di 320,5 milioni di dollari in un contestuale collocamento privato. Per esempio, Alliance Ventures, il braccio di rischio dell'Alleanza Renault Nissan Mitsubishi, ha accettato di acquistare azioni per un valore di 97 milioni di dollari.

 

Tra gli altri investitori figurano JSC International Investment Fund, Get Ride e Beijing Minghong, secondo quanto riportato in un documento normativo. […]

 

I risvolti politici

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La notizia è significativa anche per i suoi risvolti politici. Solo un anno fa, infatti, le autorità di Pechino hanno deciso di allentare le restrizioni imposte negli anni precedenti per bloccare le quotazioni delle sue aziende private all'estero. Il caso più celebre è senz'altro quello di Ant Group, il braccio finanziario di Alibaba che nell'autunno del 2020 stava per realizzare l'IPO in quel momento più grande al mondo, prima dello stop del governo cinese.

 

[...]  Se e quando WeRide sarà quotata in borsa, si tratterà della più grande IPO di un'azienda cinese sul mercato azionario statunitense da quella della startup di veicoli elettrici di lusso Zeekr, di proprietà di Geely. Sarebbe anche un messaggio di parziale distensione sulla strada che da Pechino porta verso Wall Street.

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