IL GREGGIO DEVE ANCORA VENIRE - IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO, ANTONY BLINKEN, PROPONE UN BANDO ALL’IMPORTAZIONE E ALLA VENDITA DI PETROLIO RUSSO. CHE JE FREGA: GLI USA HANNO I LORO APPROVVIGIONAMENTI, ANDREBBE IN CULO SOPRATTUTTO A NOI EUROPEI. E INFATTI L’UE È MOLTO CAUTA - INTANTO PERÒ LE QUOTAZIONI VOLANO: IL GREGGIO DEL TEXAS GUADAGNA L’8,62% A 125,76 DOLLARI AL BARILE, IL BRENT VOLA DEL 9,63% A 129,48…
-
PETROLIO: VOLA SU IPOTESI STOP IMPORT RUSSIA,SOPRA 125,7 DLR
(ANSA) - Volano le quotazioni del petrolio sull'ipotesi di uno stop dell'import dalla Russia: il greggio del Texas guadagna l'8,62% a 125,76 dollari al barile; il Brent vola verso i 130 dollari a 129,48 dollari (+9,63%).
USA VERSO STOP A IMPORTAZIONE E VENDITA DI PETROLIO RUSSO
Estratto da www.ilsole24ore.com
Cresce la pressione degli Stati Uniti sulla Russia. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha proposto di varare, insieme all’Europa, un bando formale all’importazione e alla vendita di petrolio russo.
Per ora l’Europa è cauta sul punto. Ieri, Ursula von der Leyen ha declinato di dire in una intervista alla Cnn se Bruxelles vieterà l’import di gas e petrolio russo.
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock e il suo collega alle Finanze, Christian Lindner, si sono invece detti esplicitamente contrari ieri a un divieto delle importazioni di gas, petrolio e carbone dalla Russia nell’ambito di nuove sanzioni legate all’invasione dell’Ucraina.
L’ipotesi ha avuto ripercussioni immediate sul prezzo del petrolio, balzato di oltre 12 dollari al barile. Il Brent è salito di oltre il 10%, mentre il greggio statunitense di riferimento è salito di 10 dollari, a oltre 125 al barile.
A causa della guerra in Ucraina corre anche il prezzo dell’oro, considerato un rifugio sicuro per gli investitori in tempi di crisi, è salito di 26 dollari l’oncia a 1.992,90 dollari.