INTANTO MILANO SI RIPRENDE CONFINDUSTRIA – CARLO BONOMI È STATO DESIGNATO PRESIDENTE DEGLI INDUSTRIALI CON 123 VOTI CONTRO I 60 DI LICIA MATTIOLI – PRESIDENTE DI ASSOLOMBARDA DAL 2017, BONOMI È NATO A CREMA NEL 1966 E PIÙ CHE UN INDUSTRIALE È UN FINANZIERE. LA SUA AZIENDA, LA SYNOPO SRL, È SUA SOLO IN MINIMA PARTE ED È FATTA PER LO PIÙ DI SCATOLE CINESI VUOTE CHE…
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1 – BONOMI, BUONO A FARE IL FINANZIERE PIU’ CHE L’INDUSTRIALE: IL CANDIDATO “FORTE” A FUTURO CAPO DEGLI IMPRENDITORI GOVERNA UNA PICCOLA AZIENDA IN FONDO A UNA SEQUELA DI SCATOLE CINESI. IL SUO RUOLO È SPOSTARE L'ASSE DA ROMA A MILANO
2 – CONFINDUSTRIA, BONOMI NUOVO PRESIDENTE DESIGNATO
(AWE/LaPresse) - E' il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi il nuovo presidente designato dal Consiglio generale di Confindustria per la successione di Vincenzo Boccia. Le votazioni si sono svolte online. Bonomi andrà al voto dell'assemblea dei delegati in calendario il 20 maggio.
3 – CONFINDUSTRIA, A BONOMI 123 VOTI CONTRO 60 DI MATTIOLI
(LaPresse) - Carlo Bonomi è stato designato presidente di Confindustria con 123 voti contro i 60 attribuiti dal Consiglio generale di via dell'Astronomia alla sua sfidante, la piemontese Licia Mattioli. Dunque tutti i 183 membri del Parlamentino di Confindustria hanno partecipato alla votazione.
4 – CONFINDUSTRIA, A BONOMI 123 VOTI CONTRO 60 DI MATTIOLI-2-
(LaPresse) - Nessuna scheda bianca, nessuna nulla. Il risultato è stato validato dai Probiviri Sergio Arcioni, Luca Businaro, Gabriele Fava e Antonio Serena Monghini assistiti dal notaio Cesare Quaglia. Il Consiglio generale si è svolto a distanza e alla presenza, nella sede di Confindustria, del Presidente Vincenzo Boccia, della Dg Marcella Panucci e dei due candidati.
La nomina dovrà avere il gradimento dell'assemblea dei delegati, convocata il 20 maggio, che di fatto eleggerà il 31° presidente di Confindustria. Il 30 aprile il Consiglio generale dovrà esprimersi sulla squadra dei Vicepresidenti scelta dal presidente designato.
5 – CONFINDUSTRIA, CHI È BONOMI: IL LEADER DI ASSOLOMBARDA A VIA DELL'ASTRONOMIA
(AWE/LaPresse) - Classe 1966, presidente di Assolombarda dal 2017, membro del Consiglio Generale di Aspen Institute Italia, del Cda di Ispi e Bocconi, imprenditore del settore biomedicale attraverso il gruppo Synopo, Carlo Bonomi conferma le previsioni conquistando la designazione alla guida di Confindustria, in vista dell'assemblea del 20 maggio.
Nato a Crema, ha iniziato la sua carriera multinazionale della diagnostica in vitro e proseguito ricoprendo incarichi in società di ricerca pubbliche e privata. La 'scalata' parte dalla Sidam, azienda principale del gruppo Synopo nata come realtà familiare a Mirandola, in provincia di Modena, assumendo via via un profilo più ampio. Bonomi presidede il Cda della Synopo Spa, società che opera nel settore della strumentazione e dei consumabili per neurologia, e delle società da essa controllate, ovvero la citata Sidam, che si occupa della produzione di consumabili nella diagnostica per liquidi di contrasto, e BTC Medical Europe srl, impegnata nella produzione di consumabili utilizzati in oncologia ed emorecupero post operatorio.
E' anche nel Cda di Ocean srl e Marsupium srl. Dal 2009 al 2017 ha ricoperto diversi incarichi in Assolombarda: prima il ruolo di Consigliere Incaricato per Ricerca, Innovazione e Agenda Digitale e poi Vicepresidente di Gianfelice Rocca con delega a Credito e Finanza, Fisco, Organizzazione e Sviluppo. Nel 2016 il Consiglio di Presidenza di Confindustria l'ha nominato Presidente del Gruppo Tecnico per il Fisco. È membro del Consiglio Generale di Confindustria e del Consiglio di Presidenza di Confindustria Lombardia.
L'elezione alla guida degli industriali milanesi è arrivata il 12 aprile 2017, battendo lo sfidante Andrea Dell'Orto. Una scelta, fu detto allora, in continuità con il passato, visto il suo ruolo al fianco di Rocca. La sua campagna elettorale fece leva sul clima 'anti-Roma', sentiment diffuso tra gli industriali lombardi, e il suo mandato non se ne è discostato, non mancando occasione di criticare i governi Conte I e II.
"Non si esce da anni di crescita e produttività stagnanti, se le istituzioni della Repubblica, per prime, non comprendono che occorre un grande impegno comune, pubblico e privato", diceva nel suo discorso all'assemblea generale lombarda, nel 2019, "non dimentichiamo quello che abbiamo visto e sentito nei 14 mesi precedenti, Non possiamo dimenticare che quel governo ci ha promesso di cancellare la povertà, invece ci ha restituito alla stagnazione", era la critica rivolta a Giuseppe Conte poco dopo l'esordio del secondo esecutivo, prima di una sfilza di puntualizzazioni nel dettaglio delle varie misure. Con Bonomi, l'asse di Confindustria si sposta dal Sud - Vincenzo Boccia è di Salerno - al Nord, quel Nord lombardo oggi simbolo dell'epidemia coronavirus, sia dal punto di vista sanitario che economico. A lui, la sfida di dialogare con il governo e riunire gli industriali italiani in uno dei momenti più drammatici per il Paese.