IO BANCO DA SOLO – GIUSEPPE CASTAGNA, AD DI BANCO BPM: “PER ADESSO AVANTI DA SOLI. E SE UNICREDIT CI VOLESSE COMPRARE DOVREBBE PAGARE IL GIUSTO PREZZO” – SUL RISIKO: IMPENSABILE FUSIONE CON IL MONTE DEI PASCHI, È TROPPO COMPLICATA. CON BANCA CARIGE CRESCEREMMO POCO MA OK AL TERZO POLO…”

-


L.Ram. per il Messaggero

giuseppe castagna

 

Banco Bpm vede un utile di 1 miliardo nel 2024, partendo dai 472 milioni dei nove mesi di quest' anno. Quanto al risiko, l'ad Giuseppe Castagna prende atto che allo stato è in stand by ribadendo di non essere interessato a Mps e neppure a Banca Carige. Quanto a Unicredit, nell'eventualità di una scalata anche ostile dovrebbe pagare un prezzo molto alto. Ieri l'ad del terzo gruppo bancario ha presentato al mercato, insieme ai risultati al 30 settembre, anche il nuovo Piano 2021-2024, entrambi approvati dal cda presieduto da Massimo Tononi. Il piano prevede un utile di oltre 1 miliardo nel 2024, con un ritorno sul capitale tangibile superiore al 9%.

 

GIUSEPPE CASTAGNA

Per gli azionisti è previsto un payout (percentuale di utile destinata a dividendo) nell'arco di Piano pari al 40%, anche se per il banchiere «c'è molto spazio per essere più generosi verso i soci». La Borsa ha subito premiato il titolo, in crescita del 5% a 2,9 euro nonostante Giorgio Girondi abbia annunciato la vendita del suo 5% e lo scioglimento del patto con Sandro Veronesi (Calzedonia) e Dario Tommasi (vini). Il nuovo piano «è guidato da priorità strategiche che mirano a remunerare in maniera significativa gli azionisti, a incontrare le aspettative degli stakeholder e a raccogliere le opportunità offerte da processi in corso quali la digitalizzazione e la sostenibilità», ha sottolineato Castagna.

giuseppe castagna

 

I NUMERI L'istituto ha chiuso i nove mesi con un utile in crescita di quasi l'80% rispetto al 2020: nel solo terzo trimestre sono stati realizzati 111 milioni, ben oltre le aspettative. Tre i pilastri su cui poggia il business plan: un nuovo modello commerciale digital-driven, con transazioni e vendite da remoto che saliranno, rispettivamente, sopra il 90 e il 50% nel 2024; una crescita dei volumi e della redditività del core business che faranno leva su digitalizzazione, competenze distintive, valore del franchise e valore aggiunto delle banche specializzate: Aletti nel private banking e Akros nel corporate investment; inoltre, dalla messa a pieno regime delle fabbriche-prodotto rappresentate da Anima per il wealth management e Agos per il credito al consumo e bancassicurazione.

giuseppe castagna banco bpm
giuseppe castagna

 

A questo proposito, Banco Bpm si è garantita l'opzione di internalizzare totalmente il business delle polizze (salendo al 100% in Bpm Vita e in Vera Vita) o alternativamente di attivare nuove partnership. Il Piano, tarato stand alone, non prevede altri esuberi. Perché, è stato chiesto a Castagna, la fusione con Mps non conviene? «Ha dimensioni troppo grandi per noi, è complicata.

 

E poi nel negoziato con Unicredit sono emersi troppi oneri di ristrutturazione» ha spiegato il banchiere. Banca Carige? «No, insieme cresceremmo poco». E nell'eventualità di un take over di Unicredit? «Ci difenderemmo con 1 miliardo di utile nel 2024. Se qualcuno ci vuole comprare dovrà pagare il prezzo giusto. Con un'offerta amichevole od ostile, l'obiettivo di un'operazione non concordata è estrarre il massimo valore per gli azionisti». Infine, il terzo polo: «Ci vorrebbe, è nell'interesse del Paese». Quanto poi alle Dta (le imposte differite attive), il banchiere campano pensa che non siano «determinanti nelle fusioni».

Andrea Orcel giuseppe castagna