ITA-LUFTHANSA, PRONTI AL DECOLLO – DOMANI È PREVISTA LA FIRMA DELL'ACCORDO: I TEDESCHI SI PRENDERANNO IL 90% DELA COMPAGNIA ITALIANA ENTRO IL 2025, MA IN TRE FASI. SUBITO 320 MILIONI PER IL 40% DELLE QUOTE, ATTRAVERSO UN AUMENTO DI CAPITALE RISERVATO. POI 500 MILIONI PER UN ALTRO 50%. IL RESTANTE 10% RIMARRÀ AL TESORO, CHE NEL FRATTEMPO DOVREBBE RIMPINGUARE LE CASSE QUASI VUOTE DI ITA CON 250 MILIONI – RESTA IL NODO DELLE CAUSE DEGLI EX DIPENDENTI DI ALITALIA…
-Estratto dell’articolo di Giorgio Pogliotti per “Il Sole 24 Ore”
È attesa per domani la firma dell’accordo su Ita Airways tra Mef e Lufthansa, che prevede tre fasi distinte. La prima regola il transition period, con un investimento di 320 milioni del gruppo tedesco per l’acquisizione fino al 40% dell’ex compagnia di bandiera attraverso un aumento di capitale riservato.
Per l’esborso, tuttavia, si attende il closing dell’operazione - la seconda fase - che avverrà dopo il via libera dell’Antitrust europeo, presumibilmente in autunno. La terza è il shareholder agreement, perché dopo il breakeven (atteso a fine 2025) Lufthansa potrà acquisire il resto della compagnia per un importo stimato in circa 500 milioni per il 50% di Ita, lasciando al Tesoro il restante 10 per cento.
[…] Prima del closing, però, con un’iniezione di 250 milioni il Tesoro provvederà a rimpinguare la cassa di Ita Airways che nel primo trimestre ammontava a 402 milioni, con l’ultima tranche degli 1,35 miliardi che hanno avuto l’autorizzazione della commissione europea.
Dopo la firma che è data come imminente da parte del governo (la trattativa in esclusiva è scaduta lo scorso 12 maggio) verrà convocata l’assemblea totalitaria per la nomina del nuovo Cda (l’attuale opera in regime di prorogatio): già nel transition period il governo sembra intenzionato a far entrare un rappresentante del gruppo tedesco nel Cda, Joerg Eberhart (head of strategy di Lufthansa Group).
È in uscita Gabriella Alemanno (designata dal governo alla Consob) che dovrà essere sostituita da un’altra donna. Poi, dopo il closing lo stesso Eberhart sembra destinato a occupare il posto di Ad in un nuovo Cda a cinque (a quel punto saranno due i rappresentanti di Lufthansa).
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In questo scenario sono due i punti su cui da mercoledì scorso sono impegnati i legali del Mef e di Lufthansa: le 1.147 cause promosse da lavoratori ex Alitalia, che chiedono di essere assunti da Ita e la continuità tra i due vettori.
Il governo italiano ostenta sicurezza, chi segue il dossier fa notare che finora circa la metà di cause è stata respinta, che sulla continuità si è già pronunciata l’Ue: l’ipotesi sul tavolo è che le potenziali cause fino a 30 milioni sono assorbibili per le transazioni, se si andasse oltre questa cifra - ipotesi considerata remota - Lufthansa ha chiesto di poter esercitare il diritto di recesso.
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Nella flotta Ita sei aerei di nuova generazione sono già operativi, a fine anno ne arriveranno altri 23, e la flotta sarà composta da 93 aerei per arrivare alla fine del piano industriale a quota 101.
Nel network un ruolo importante è affidato all’aeroporto di Fiumicino, ponte per il Nord Africa e il Sud America, qui verranno rafforzati i collegamenti per il Nord America e l’Asia attraverso accordi di code sharing con Lufthansa.
È prevista una graduale uscita da Malpensa - dove resterà Swiss -, dalla stagione estiva 2024 verrà trasferito anche il volo Milano-New York di Ita a Linate, aeroporto destinato al feederaggio per gli scali di Fiumicino e Francoforte.