“SE CONTINUA COSÌ, DRAGHI RISCHIA IL QUIRINALE” – I PARLAMENTARI GRILLINI SONO IN SUBBUGLIO E SI SFOGANO NELLE CHAT DOPO LA RIMOZIONE DI BATTISTI E PALERMO DA FERROVIE E CDP, ULTIMA BOTTA ASSESTATA DA SUPERMARIO ALL’ERA CONTE - IL M5S SI ERA ACCOMODATO AL POTERE E ORA SI VEDE SFILARE LA TORTA DA SOTTO IL NASO. CONTE NON CONTA PIÙ NIENTE, E I MINISTRI PENTASTELLATI STANNO ZITTI E BUONI…

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Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

GIUSEPPE CONTE FABRIZIO PALERMO

Questa è la parabola di un partito che ha assaggiato cosa sia il potere per diciannove mesi prima di vedersi sfilare la torta sotto il muso. La sostituzione di Fabrizio Palermo voluto due anni fa dai grillini alla guida di Cassa Depositi e Prestiti è la fine della storia dell'ascesa di un Movimento che in qualche modo è stato partorito dalla stagione dei tecnici al governo (di Mario Monti) e che oggi agonizza nell'irrilevanza di un altro esecutivo di tecnici.

danilo toninelli gianfranco battisti

 

Di più: in meno di tre anni di legislatura e in tre governi il primo partito in Parlamento è quello che sembra contare meno. Una percezione che domina le stesse chat dei 5 Stelle, immobilizzati di fronte alla violenta sequenza di rimozioni imposte da Mario Draghi per chiudere con l'era di Giuseppe Conte. Prima il commissario anti-Covid Domenico Arcuci, poi Gennaro Vecchione dal vertice dei servizi segreti, infine Gianfranco Battisti da Ferrovie e Palermo da Cdp.

mario draghi luigi di maio 1

 

Quest' ultimo è lo strappo più sentito. Il silenzio dei 5 Stelle di governo e non è imbarazzato. Si sfogano tra di loro ma non dicono nulla pubblicamente. Non lo fa Luigi Di Maio che aveva voluto Palermo e che è sospettato dai colleghi di Movimento di giocare di sponda con Draghi.

 

giuseppe conte gennaro vecchione

«E' un bravo manager, dovevamo difenderlo», dicono altre fonti di governo del M5S preoccupati di non essere stati in grado, al momento, di assicurargli un'altra destinazione (a Tim, come sperava qualcuno).

 

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

Le stesse fonti raccontano poi la profonda amarezza e lo stupore di Conte, chiuso nel suo esilio ma forse ora - alla luce delle scelte del premier sulle partecipate - più libero dai vincoli della cortesia istituzionale per criticare il suo successore.

 

fabrizio palermo con luigi di maio

«Se continua così con noi, Draghi rischia il Quirinale» spiegano mentre tra gli smartphone dei parlamentari rimbalza il comunicato di un ex, Giorgio Trizzino: «Le nomine mostrano il vuoto politico e l'irrilevanza dei 5 Stelle. Si rassegneranno ai ruoli di vassalli di Draghi o avranno uno scatto di orgoglio?» .

Arcuri Conte
fabrizio palermo foto di bacco (3)