MA CHE BEL CASELLO! – LA FANTOMATICA OFFERTA DEL GRUPPO FININC PER AUTOSTRADE, DA 20 MILIARDI, NON È UN’USCITA ISOLATA: IL GOVERNO STA LAVORANDO DA MESI A UN PIANO PER “BLINDARE” L’ITALIANITÀ DI ASPI. IN VIA ESPLORATIVA ERANO STATE CONTATTATE LE FONDAZIONI BANCARIE, CHE ERANO GIÀ AZIONISTE QUANDO LA SOCIETÀ ERA IN MANO AI BENETTON – UN’IPOTESI CHE L’USCITA ALLO SCOPERTO DI DOGLIANI (CON IL SUPPORTO DI SALVINI E LA CONSULENZA DEL GRILLINO FRACCARO) FA ACCANTONARE, O QUANTOMENO RIMANDARE…

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matterino dogliani - gruppo fininc

1. DAGOREPORT – SALVINI “SPARATUTTO”: NON RIUSCENDO A RISALIRE NEI SONDAGGI, SCARICA PETARDI A RAFFICA IN DIREZIONE MELONI. L’ULTIMO? LA FANTOMATICA OFFERTA DA 20 MILIARDI DEL GRUPPO FININC PER AUTOSTRADE PER L’ITALIA – FAZZOLARI, DOPO LA PUBBLICAZIONE DELLA NOTIZIA DI “BLOOMBERG”, HA CHIAMATO CDP, E A VIA GOITO SONO CADUTI DALLA SEDIA, DICENDO DI NON SAPERE NULLA DELL’OFFERTA. MA, NONOSTANTE LA SMENTITA, IL “CAPITONE” HA RINCARATO LA DOSE…

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dagoreport-ndash-salvini-ldquo-sparatutto-rdquo-non-riuscendo-369332.htm

 

2. AUTOSTRADE, GOVERNO CONTRO I FONDI

Estratto dell’articolo di Manuel Follis per “La Stampa”

 

L AZIONARIATO DI AUTOSTRADE PER L ITALIA

C'è un piano cui da qualche mese sta lavorando il governo: dar vita a una cordata di investitori che costituiscano un nocciolo duro da affiancare a Cdp per blindare l'italianità di Autostrade per l'Italia. È in questo contesto che va inserita e valutata l'offerta lampo del gruppo Fininc per Autostrade per l'Italia.

 

Ma le parole del vicepremier Matteo Salvini, intervenuto per il secondo giorno di seguito sulla vicenda, confermano che dietro le quinte i lavori sono in corso. «Da Ministro delle Infrastrutture, alcuni investimenti di Aspi per me sono fondamentali», ha detto Salvini.

 

blackstone

Ovviamente «sono vicende private di aziende private. Se però una grande impresa italiana, sana, liquida, riesce a raccogliere capitali stranieri, portarli a investire nello sviluppo del nostro Paese per me è solo una buona notizia. A me interessa che Aspi investa, cosa che - ahimè - negli anni passati non sempre ha fatto».

 

[…] Il progetto non solo esiste, ma in varie riprese e sotto forma diversa è già stato anche sottoposto in via esplorativa ad alcuni soggetti che potrebbero far parte di questo nocciolo. Prime candidate: le fondazioni bancarie. Dal punto di vista teorico il piano non fa una piega. Alcune fondazioni erano già azioniste di Autostrade, basti pensare a Crt che ha incassato liquidità dalla cessione a Hra (Cdp e fondi), subito reinvestita in Mundys, di cui oggi possiede il 5,2%.

 

DARIO SCANNAPIECO

Aspi peraltro è una società che a tendere farà probabilmente felici i suoi azionisti. Il gruppo è passato attraverso gli anni del Covid con traffico sensibilmente ridotto e sta affrontando una massiccia dose di investimenti straordinari […] ma una volta terminata questa fase […] e con le previsioni che indicano un aumento progressivo del traffico nei prossimi anni, le attese sono per risultati sempre migliori.

 

I flussi di cassa […]  potrebbero fare molta gola a investitori italiani di lungo periodo. L'obiettivo non è dichiarato ufficialmente, ma sottotraccia i lavori punterebbero a portare alla sostituzione dei fondi Blackstone e Macquarie nell'azionariato.

 

casello autostrada - aspi

Che i rapporti non filassero lisci era abbastanza evidente. Lo statuto di Autostrade per l'Italia, che qualcuno ha definito «anomalo», prevede la distribuzione del 100% degli utili sotto forma di dividendi e per questo lo scorso marzo Cdp ha scritto ai fondi sottolineando come questa norma confligga con la necessità di investimenti di cui si deve far carico il gruppo. In sostanza, Cdp ha chiesto la revisione dello statuto. I fondi dal canto loro hanno risposto (non ufficialmente) sostenendo di essere più propensi a «concedere» sporadicamente un payout inferiore al 100% piuttosto che un cambio dello statuto.

matterino dogliani - gruppo fininc

 

C'è da aggiungere che la volontà di cambiare le regole societarie e abbassare la soglia di dividendi da distribuire, per qualcuno rappresenterebbe un ostacolo in caso di eventuale quotazione.

 

L'ipo di Aspi era infatti una delle altre strade che si ritenevano percorribili per cambiare gli assetti dell'azionariato. Anche per questo sia al Mit sia al Mef sarebbe maturato il piano che punta a un nocciolo duro italiano. Un piano che però l'uscita allo scoperto di Dogliani potrebbe a questo punto finire per essere accantonato o comunque rimandato. E questo al di là del lock up sulle azioni previsto dagli accordi con Blackstone e Macquarie. […] Il punto ora è capire cosa accadrà dopo l'exploit di Dogliani.

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