MALACALZA, MALA TEMPORA - PRIMA BRUCIA UN PATRIMONIO IN CARIGE, POI LO RIVUOLE INDIETRO: CAUSA DA 480 MILIONI CONTRO LA BANCA, IL FONDO INTERBANCARIO E PURE ALLA CASSA CENTRALE TRENTINA. ''L'AUMENTO DI CAPITALE È STATO UN TRASFERIMENTO FORZOSO DI RICCHEZZA, ED È STATO ESCLUSO ILLEGITTIMAMENTE IL DIRITTO DI OPZIONE''. MA NON CHIEDE LA SOSPENSIVA DELLE OPERAZIONI: VUOLE SOLO I SOLDI
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- CARIGE: CAUSA MALACALZA DA 480 MLN, ANCHE A FITD E CCB
(ANSA) - Malacalza ha presentato una richiesta di risarcimento per 480 milioni a Carige, Fondo Interbancario di tutela dei depositi, anche con lo Schema volontario e alla trentina Cassa centrale banca per il riassetto realizzato con l'aumento di capitale da 700 milioni votato all'assemblea di settembre. È quanto si apprende da fonti vicine al dossier.
Oggi è l'ultimo giorno per impugnare la delibera dell'assemblea che il 20 settembre ha approvato la ricapitalizzazione e per agire con la richiesta di risarcimenti. Il via libera all'operazione era avvenuto con l'assenza determinante dei Malacalza, che prima dell'aumento erano il primo azionista della banca con il 27,7% e sono stati diluiti oggi a poco più del 2% del capitale.
Malacalza non ha però chiesto la sospensiva, limitandosi a chiedere il danno in solido ai soggetti che hanno realizzato l'operazione, che vedeva praticamente azzerando il diritto d'opzione per i soci preesistenti. Oggi Carige, a valle della ricapitalizzazione, fa capo per quasi l'80% al Fitd (e Svi), Ccb ha l'8,3%, oltre ad avere in base all'accordo quadro sottoscritto con Fitd e Svi diritti per acquistarne a sconto la quota. Nessun commento si raccoglie da Carige o da Malacalza.
Nel pomeriggio il Fondo Interbancario, interpellato al riguardo, ha anche negato l'esistenza della causa. Una azione di richiesta danni alla sola Carige è stata depositata in questi giorni anche da una quarantina di piccoli soci dell'associazione la Voce degli azionisti, capitanata da Franco Corti, da quanto filtrato. Una azione di risarcimento è stata avviata anche dalla categoria degli azionisti di risparmio, con l'udienza già fissata per il 31 marzo.
- CARIGE:MALACALZA, 'TRASFERIMENTO FORZOSO RICCHEZZA'
(ANSA) - La causa dei Malacalza su Carige punta contro l'imponente "trasferimento forzoso di ricchezza" dai vecchi ai nuovi azionisti della banca, che avrebbero sottoscritto a un prezzo molto basso e vantaggioso l'aumento di capitale da 700 milioni di euro del 2019. La causa chiede quasi 482 milioni di euro di risarcimento in solido a Fitd, Svi, Ccb e Carige. E' quanto apprende l'ANSA da fonti vicine al dossier.
- CARIGE:CAUSA MALACALZA,ILLEGITTIMO ESCLUDERE DIRITTO OPZIONE
(ANSA) - Uno degli argomenti per impugnare la delibera dell'assemblea di Carige del 20 settembre 2019 nell'azione legale dei Malacalza contro Carige, Fitd e Ccb, è che sia stato illegittimamente escluso il diritto di opzione degli azionisti. Si sostiene nel dettaglio che era necessario che tale esclusione venisse adeguatamente spiegata e illustrata (art. 2441 comma 5 del codice civile).
E' quanto apprende l'ANSA da fonti vicine al dossier. Malacalza aveva il 27,5% della banca e, a valle della ricapitalizzazione, è diluita a poco più del 2%. L'azione sostiene poi che la delibera non è valida perché il prezzo delle azioni è stato determinato in violazione del principio della parità contabile, senza che siano cioè collegate al patrimonio netto. Al 30 giugno 2019 era stato indicato in 1,5 miliardi di euro, si sostiene, per diventare 30 volte di meno all'assemblea. L'atto punta anche contro una fissazione del prezzo delle azioni in violazione dell'art. 2441 comma 6 del codice civile.
- CARIGE: PER CAUSA MALACALZA PRIMA UDIENZA A MAGGIO
(ANSA) - Ci si attende che la prima udienza nella causa avviata su Carige dalla Malacalza Investimenti, con una richiesta di risarcimento al Fitd, allo Svi, a Ccb e alla stessa Carige, possa essere verso il 20 maggio. La controdeduzione delle parti citate è attesa indicativamente il 30 aprile. Le date però potrebbero variare, perché potrebbero venir riunite altre cause, presentate da altri soggetti. E' quanto apprende l'ANSA da fonti vicine al dossier. L'azione legale è stata preparata da Giorgio De Nova di Allen & Overy e sarebbe stata depositata ieri.
La richiesta di risarcimento non dovrebbe comunque compromettere la situazione patrimoniale di Carige, secondo quanto risulta, perché la responsabilità solidale prevede che concorrano tutti i soggetti citati, a partire da quelli che hanno sottoscritto l'accordo quadro su Carige, ovvero il Fondo interbancario, anche tramite lo Schema volontario, e Cassa centrale banca.