MILLERI STARÀ A CUCCIA? – SI AVVICINA IL 28 OTTOBRE, GIORNO DELL’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA, ED È SEMPRE PIÙ PROBABILE CHE DELFIN, CHE POSSIEDE (QUASI) IL 20%, PRESENTI UNA LISTA DI MINORANZA – LE TRATTATIVE CON NAGEL SONO IN CORSO: IL CEO DI PIAZZETTA CUCCIA HA OFFERTO A MILLERI E CALTAGIRONE 2-3 POSTI NEL BOARD, MA GLI AZIONISTI NICCHIANO. SOPRATTUTTO L’EDITORE DEL “MESSAGGERO”, CHE HA TROVATO UNA LEVA AI SUOI SOGNI DI GLORIA NEI "GENERALI" DEL GOVERNO MELONI (FAZZOLARI)

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FRANCESCO MILLERI

DAGOREPORT! - ECCO ‘’FURBIZIO’’ PALENZONA, DA IMMARCESCIBILE DEMOCRISTIANO PIEMONTESE (“FALSO E CORTESE”), INFILARSI NELLA PARTITA MEDIOBANCA-GENERALI, INOLTRANDO UN SONORO INVITO DI DARSI UNA CALMATA A UN CALTAGIRONE MOLTO ASSETATO DI RIVINCITA - MENTRE A MILANO MILLERI AVREBBE APERTO UNA TRATTATIVA CON NAGEL, A ROMA L’EDITORE DEL “MESSAGGERO”, CON L’ARRIVO DI GIORGIA MELONI AL POTERE, HA TROVATO UNA LEVA PER I SUOI SOGNI DI GLORIA NELLA PERSONA DI FAZZOLARI - IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DELLA DUCETTA E’ L’ARTEFICE DI DUE GENIALATE: L’EMENDAMENTO SUL DDL CAPITALI E LA TASSA SUGLI EXTRA PROFITTI BANCARI. E IL DIABOLICO PALENZONA, A NOME DEL SISTEMA BANCARIO, AVVISA IL LUNA PARK MELONI-SALVINI CHE BASTA UN NIENTE A RISPEDIRLI A CASA A PETTINARE LE BAMBOLE…

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/dagoreport-ecco-lsquo-rsquo-furbizio-rsquo-rsquo-palenzona-363581.htm

 

 

francesco gaetano caltagirone

MEDIOBANCA IL PIANO DI DELFIN I PROTAGONISTI

Estratto dell’articolo di Manuel Follis per “la Stampa”

 

C'è chi fa notare che il 28 ottobre, giorno in cui si terrà la prossima assemblea di Mediobanca, è ancora lontano e quindi c'è ancora tempo per lavorare dietro le quinte e c'è anche chi giura che i colloqui […] siano ancora in corso. Eppure al momento servirebbe un mezzo miracolo per scongiurare la possibilità che Delfin, la holding che un tempo faceva capo a Leonardo Del Vecchio e che possiede una quota che sfiora il 20%, presenti una sua lista di minoranza per l'istituto di Piazzetta Cuccia.

 

PHILIPPE DONNET ALBERTO NAGEL

Se questo scenario verrà confermato, si tratterà di un secondo episodio di uno scontro in realtà iniziato più di un anno fa e che come primo apice ha avuto l'assemblea delle Generali di fine aprile 2022. Allora da una parte c'era una lista del cda uscente appoggiata da Mediobanca, che puntava a confermare l'ad del Leone di Trieste, Philippe Donnet, e dall'altra un fronte composto da Delfin, la holding azionista del colosso Essilor-Luxottica, insieme a Caltagirone che fu poi appoggiato anche da Atlantia (oggi Mundys) e Fondazione Crt.

 

francesco gaetano caltagirone

L'onda lunga di quello scontro […] adesso è arrivata fino a Mediobanca. E così, in vista dell'assemblea di ottobre di Piazzetta Cuccia, al momento le certezze sono che il cda uscente proporrà al mercato una sua lista di consiglieri (come appunto già avvenuto in Generali) e che Assogestioni presenterà una sua lista di minoranza. La novità è che, anche se nulla è stato ancora messo nero su bianco, tutto porta a pensare che anche Delfin presenterà una sua lista composta da 5 consiglieri senza indicare un amministratore delegato, con l'obiettivo di mettere pressione sul ceo Alberto Nagel.

 

FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO

In realtà i tentativi di ricucire […] ci sono stati, ma non hanno portato ad alcun risultato. Nel corso degli ultimi mesi si sarebbero tenute almeno tre riunioni per cercare di trovare una soluzione che permettesse ai due azionisti forti di Mediobanca, ossia Delfin e Caltagirone (che possiede il 5,6% di Piazzetta Cuccia) di deporre le armi, ma non c'è stata nemmeno l'ombra di un'intesa. Da quel che risulta il ceo di Mediobanca avrebbe messo sul piatto dei soci la proposta di un accordo di cooperazione della durata di 3 anni finalizzato al sostegno del piano industriale dell'istituto.

 

Insomma, tra gli scenari valutati ce n'è uno che prevederebbe una lista del cda aperta ai rappresentanti dei due azionisti ribelli, Delfin e Caltagirone, cui verrebbero riservati due o tre posti nel board. Un ramoscello d'ulivo da parte di Piazzetta Cuccia che non è stato recepito come tale dai due grandi azionisti.

 

Renato Pagliaro

Azionisti che per la verità non si possono nemmeno considerare sovrapponibili negli intenti visto che il presidente di Delfin, Francesco Milleri, è da sempre più concentrato su Mediobanca (come lo era Del Vecchio) mentre Caltagirone è focalizzato sulla partita che riguarda Generali. Visto in questo modo, il confronto tra soci del prossimo ottobre, sarebbe solo un passaggio intermedio prima di una nuova puntata della telenovela Generali.

 

Nei palazzi della finanza di Milano c'è chi fa notare come la mossa di una lista a 5, cosiddetta lista «lunga», presenti una serie di problemi che andranno affrontati.  'autorizzazione concessa dalla Bce a Delfin per arrivare al 20% di Mediobanca prevedeva un impegno per la holding a gestire la quota come investimento finanziario. E se […] Caltagirone dovesse appoggiare la lista Delfin c'è chi agita lo spettro del concerto tra azionisti e persino dell'obbligo di opa.

 

Due problematiche […] che vengono paventate da chi è convinto che quella della lista a 5 sia solo una minaccia da usare a fini negoziali. C'è infatti una variabile che potrebbe sbloccare questo apparente impasse ed è la presidenza di Mediobanca. Il punto è che anche immaginando un presidente diverso da Renato Pagliaro, la nuova nomina per placare gli animi dovrebbe essere condivisa tra Nagel, Milleri e Caltagirone. Ma trovare un profilo che vada bene a tutti sembra al momento impossibile.

FRANCESCO MILLERI
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE
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