NON ERA UNA MONTATURA: DEL VECCHIO PRENDE IL COMANDO DI ESSILUX – AU REVOIR GOVERNANCE PARITARIA: L’ASSEMBLEA DEI SOCI HA DATO IL VIA LIBERA AL NUOVO CONSIGLIO: IL PAPERONE DI AGORDO PRESIDENTE IL SUO BRACCIO DESTRO FRANCESCO MILLERI SARÀ AMMINISTRATORE DELEGATO - L'OTTUAGENARIO PATRON DI LUXOTTICA GODE: "IL SOGO DELLA MIA VITA SI È AVVERATO"
-Roberta Amoruso per “il Messaggero”
La Fase 2 di Essilux entra nel vivo. Il timone va a Francesco Milleri, la presidenza a Leonardo Del Vechio e il 32% in mano a Delfin a pesare con pienezza dopo tre anni di governance mediata all' insegna della pariteticità con i francesi. Tutto secondo gli accordi.
A segnare la svolta che apre a una nuova strategia è stata ieri l' assemblea di EssilorLuxottica che ha dato il via libera al nuovo consiglio disegnato da Del Vecchio. «Abbiamo grandi ambizioni per il 2021 e oltre. Con i nostri lungimiranti manager al timone e la giusta strategia e risorse in atto, stiamo spiccando il volo come una nuova azienda destinata a realizzare grandi cose», ha esordito il presidente in un messaggio agli azionisti in occasione dell' assise che si è svolta a Parigi a porte chiuse.
È dunque un progetto che si completa per il fondatore di Luxottica a quattro anni dall' annuncio della fusione chiamata a rendere il gruppo più forte e competitivo. «Oggi, 60 anni dopo la fondazione di Luxottica, sono orgoglioso di dire che il sogno della mia vita di creare un campione completamente integrato e a tutto tondo nel settore dell' occhialeria si è avverato. Anche se non è stato privo di sfide, siamo riusciti a gettare le basi per una nuova azienda», ha sottolineato.
LA ROTTA
Lambizione è ancora alta per una società che per Milleri, da anni braccio destro di Del Vecchio, e du Saillant «è ben posizionata per sovra-performare e portare nel futuro l' industria dell' occhialeria e dell' eyecare».
Confermate dunque le sinergie fra 300 e 350 milioni di euro entro la fine del 2021 e tra 420 e 600 milioni di euro al 2023. Proiezioni che prendono forma sulla base dei «solidi risultati del 2020», sottolineano i manager, un anno che ha segnato la nuova impronta digitale, il business online che ha raggiunto il livello record di 1,2 miliardi di fatturato e una crescita di circa il 40% anno su anno. E-commerce che, peraltro, ha proseguito la sua crescita (+61% rispetto al 2019 a cambi costanti) anche nel primo trimestre di quest' anno che si è chiuso con ricavi totali per oltre 4 miliardi di euro.
L' assemblea che ha dato il via libera alla svolta ha approvato tutte le 32 delibere presentate dal cda tra cui anche l' ok al bilancio, al dividendo e alle politiche di remunerazione.
E a proposito della cedola, l' assemblea ha deciso di dare a ciascun azionista (tra l' 1 e il 14 giugno) la possibilità di optare per il pagamento del dividendo finale da corrispondere per l' esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, in azioni di nuova emissione della società. In caso d' esercizio dell' opzione, il prezzo è fissato a 124,70 euro per azione a fronte della quotazione ufficiale di ieri pari a 142,78 euro.
Nel consiglio che si è riunito subito dopo l' assemblea, sono stati confermati Del Vecchio, Romolo Bardin (che per Delfin siede nel board di Generali), Juliette Favre, Milleri, du Saillant, Cristina Scocchia. I sei nuovi ingressi sono Jean-Luc Biamonti, Marie-Christine Coisne, José Gonzalo (direttore esecutivo di BpiFrance, società controllata dalla Cassa depositi francese), Swati Piramal, Nathalie von Siemens, Andrea Zappia (ceo di Sky Europe). È poi affidata a Stefano Grassia la carica di cfo del gruppo.