NON È MAI TROPPO TARDI PER DIVENTARE MILIARDARIO – NELLA CLASSIFICA DI “FORBES” DEI PIÙ RICCHI AL MONDO, È ENTRATO A SORPRESA GIUSEPPE CRIPPA, PROPRIETARIO DI TECHNOPROBE, AZIENDA DI SEMICONDUTTORI CON SEDE A MERATE (LECCO) – 87 ANNI, UN PATRIMONIO DI 3,7 MILIARDI, CRIPPA HA FATTO IL “GRANDE SALTO” GRAZIE ALLA QUOTAZIONE IN BORSA DELLA SUA SOCIETA’, CHE VANTA CLIENTI COME APPLE E SAMSUNG, 2.300 DIPENDENTI NEL MONDO E TRE CENTRI DI RICERCA – UNA SCALATA INIZIATA A 60 ANNI, QUANDO HA INVESTITO LA SUA LIQUIDAZIONE…
-Diana Cavalcoli per www.corriere.it
Miliardario a 87 anni. Tra i nuovi paperoni della classifica 2022 c’è anche l’imprenditore lombardo Giuseppe Crippa che è diventato miliardario grazie alla sua Technoprobe, azienda di semiconduttori di Merate definita «un angolo di Silicon Valley alle porte di Milano». Il salto nell’olimpo dei più ricchi è la conseguenza della quotazione a febbraio scorso dell’azienda che vanta clienti come Apple e Samsung, 2300 dipendenti nel mondo e 3 centri di ricerca e sviluppo. Una realtà innovativa che ha registrato ricavi consolidati al 30 settembre 2022 a 428 milioni, in crescita del 57,4% sull’anno precedente.
Il 15 febbraio scorso la quotazione di successo (il prezzo per azione iniziale è salito subito da 5,7 euro a 7,3 euro e il titolo è stato sospeso per eccesso di ribasso) ha reso Crippa, che ha lasciato la carica di ceo nel 2017 e la guida dell’azienda ai tre figli, una delle persone più ricche d’Italia. Ad oggi ha un patrimonio stimato di 3,7 miliardi di dollari, grazie alla sua quota del 75% della società. Un’azienda nata nel 1996 e oggi specializzata nella progettazione e realizzazione di interfacce elettro-meccaniche denominate Probe Card.
Gli inizi
Giuseppe Crippa deve la sua fortuna al suo spirito imprenditoriale e alla passione per l’innovazione. Nel 1995 a 60 anni riceve, dopo anni da dipendente, una proposta di liquidazione dall’azienda STMicroelectronics. Non intende però fare il pensionato e decide di avviare una sua società a Cernusco Lombardone dedicata al testing dei microchip.
Al Corriere Milano raccontava: «Ho sempre avuto molta fantasia e amo la tecnologia. Mia mamma era una maestra, mio padre impiegato. Io l’ultimo di tre figli. Zio Giovanni faceva il falegname e mi coinvolgeva. Lo aiutavo a costruire mensole e mobili. Sono cresciuto durante la guerra. Ricordo quando cercavamo riparo dalle bombe in una buca nel terreno accanto a casa. Diplomato perito ho iniziato a lavorare nella società ingegneristica Breda».
Competenze che tornano utili per gli anni in Stm e soprattutto quando si mette in proprio. Già negli anni 2000 Technoprobe si espande in Francia, a Singapore e negli Stati Uniti arrivando in vent’anni ad avere 11 sedi. Crippa ad oggi non è più coinvolto direttamente nell’azienda.
I tre figli, Cristiano, Roberto e Monica, fanno parte del consiglio di amministrazione e suo nipote Stefano Felici è amministratore delegato. Ma il fondatore in sede va spesso. Dice: «Lavoro su alcuni progetti per il miglioramento della qualità diminuendo i costi di produzione. E poi c’è l’orto sociale che abbiamo creato con la cooperativa Paso». Il segreto del successo secondo Crippa? «Il personale. Trovare i professionisti adatti. Con le persone giuste hai già vinto la tua battaglia».