NON TUTTO È COME SEMBRA - A COLOGNO MONZESE NON HANNO ACCOLTO BENE L’EMENDAMENTO CHE ''SALVA'' MEDIASET DALLE MIRE DI VIVENDI. QUESTA BOMBA POLITICA BLOCCA DI NUOVO LA TRATTATIVA PER UN ACCORDO TRA I DUE GRUPPI, INCRINANDO I RAPPORTI RICUCITI DA PIER SILVIO E DE PUYFONTAINE. TUTTA COLPA DI GHEDINI, CONVINTO DI POTER VINCERE IN TRIBUNALE I PROCESSI SU MEDIASET PREMIUM E POI DI TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI FORZA. MA L'UNICO EFFETTO È STATO…

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NICCOLO' GHEDINI SILVIO BERLUSCONI

DAGONEWS

 

A Cologno Monzese non hanno accolto con soddisfazione la notizia dell’emendamento che “salverebbe” Mediaset dalle  mire di Vivendi. Questo bomba politica arriva infatti a bloccare di nuovo la trattativa per trovare un accordo fra i due gruppi, incrinando i rapporti che con grande fatica Piersilvio Berlusconi e Arnaud de Puyfontaine stavano ricucendo. E l’ennesimo stop and go ha ancora una volta un’origine esterna; bisogna guardare verso Arcore o meglio fra Padova e il Parlamento, territorio di caccia dell'ombra di Silvio Berlusconi, quel Niccolò Ghedini ormai considerato dal Cavaliere alla stregua di un figlio adottivo, che si sta adoperando da mesi per far saltare qualsiasi possibilità che fra i due gruppi torni la pace.

 

 Secondo l’avvocato, infatti, Mediaset dovrebbe aspettare di capire che piega prendano le cause civili e il processo penale scatenati dalla non acquisizione di Premium da parte di Vivendi. Evidentemente Ghedini, che non risulta aver mai portato a casa una causa per Berlusconi, è convinto di vincere in Tribunale, e sullo scudo di questo successo trattare con Bolloré da una posizione di forza. L’unico effetto, per ora, è che le parti che lavoravano alacremente per trovare un accordo, si sono di nuovo allontanate. E non è una buona notizia per nessuna delle due, nemmeno per Mediaset.

 

 

PIER SILVIO BERLUSCONI
bollore de puyfontaine