A OGNI SANZIONE CORRISPONDE UNA REAZIONE - LA RUSSIA LAVORA A UNA RISPOSTA “RAPIDA E PONDERATA” ALLE SANZIONI IMPOSTE DALL’OCCIDENTE, CHE COLPIRÀ LE AREE PIÙ “SENSIBILI PER COLORO A CUI SI RIVOLGE” - PUTIN IERI HA FIRMATO IL DIVIETO DI IMPORT EXPORT PER MATERIE PRIME E ALTRI PRODOTTI: SARÀ COLPITA ANCHE L’ITALIA, INSERITA TRA I PAESI “OSTILI”. E SARÀ UN GUAIO SOPRATTUTTO PER CHI IMPORTA ALLUMINIO, METALLI, MA ANCHE ARGILLA E…

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vladimir putin - collage by epie

1 - UCRAINA: MOSCA, RISPOSTA A SANZIONI COLPIRÀ AREE SENSIBILI

(ANSA) - La Russia sta lavorando ad una risposta "rapida" e "ponderata" alle sanzioni imposte dall'Occidente, che sarà avvertita nelle aree più "sensibili per coloro a cui si rivolge": lo ha reso noto il direttore del dipartimento per la Cooperazione economica del ministero degli Esteri di Mosca, Dmitry Birichevsky. Lo riporta l'agenzia RIA Novosti.

 

2 - DIVIETO DI IMPORT EXPORT DALLA RUSSIA: ECCO LE AZIENDE ITALIANE CHE POTREBBERO ESSERE FERMATE

Federico Fubini e Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it

 

vladimir putin joe biden ginevra

Il divieto di import export decretato da Vladimir Putin riguarderà certamente anche l’Italia. Secondo la diplomazia e l’intelligence occidentale l’inserimento del nostro Paese nella lista degli Stati a cui sarà vietato importare materie prime e altri prodotti dalla Russia e soprattutto venderli appare scontato visto che siamo già stati ritenuti Paesi “ostili”.

 

L’elenco sarà stilato nelle prossime due settimane e rappresenta una ritorsione evidente alle sanzioni economiche imposte dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, ma anche alla minaccia di decretarne altre se la Russia non fermerà la guerra contro l’Ucraina.

reazione delle borse alla guerra tra russia e ucraina 6

 

La tattica contro Biden e la Ue

L’obiettivo tattico è creare incertezza nei governi che lui stesso ha definito “ostili” e sui mercati, che potrebbero reagire rendendo ancora più costose le materie prime di cui la Russia è grande produttrice.

 

Si tratta chiaramente della risposta del dittatore del Cremlino alla decisione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di fermare gli acquisti di greggio, prodotti derivati e carbone dalla Russia stessa. Ma senz’altro è anche un altro passo verso l’allargamento di uno stato di conflitto economico fra Mosca e i governi democratici.

 

Alluminio e altri metalli

putin gas

Alluminio, metalli, ma anche argilla, caolino: sono queste le principali materie che l’Italia compra in Russia. Tutte le aziende che attingono a questi approvvigionamenti saranno penalizzate.

 

E non solo perché siamo la quinta destinazione più importante per le vendite di prodotti russi, con acquisti per 12,6 miliardi di euro nei primi undici mesi del 2021; e la Russia è per il made in Italy il quattordicesimo mercato più importante (dopo la Turchia e davanti alla Romania) con vendite per 7 miliardi di euro fra gennaio e novembre del 2021.

 

Per il resto, Putin potrebbe decidere di negare all’Italia quantitativi importanti ma non insostituibili di ferro e acciaio (per circa 800 milioni di euro) e alluminio (per circa 300 milioni di euro). A livello internazionale la Russia è anche un esportatore relativamente importante di oro, nickel (la cui quotazione è letteralmente esplosa), mentre il grano tenero rappresenta appena il 2% delle sue vendite all’estero.

vladimir putin joe biden ginevra

 

Moda, farmaci, chimici

Naturalmente l’Italia potrebbe subire anche misure protezioniste da parte di Putin nei settori dove siamo più forti: moda e abbigliamento (vendite per quasi un miliardo l’anno scorso), nei prodotti chimici, farmaceutici e soprattutto nei macchinari industriali (anche per l’estrazione dai giacimenti), dove l’Italia fatturava in Russia per oltre due miliardi.

 

reazione delle borse alla guerra tra russia e ucraina 5

Ma gran parte di queste esportazioni erano di fatto già sospese per il momento. I gruppi della moda si sono ritirati dalle città russe per evitare che i loro brand fossero associati a uno Stato-canaglia, alcuni dei macchinari sono già bloccati dalle sanzioni europee e comunque in gran parte le imprese russe non sono più in grado di pagare in euro o in dollari, dopo le ultime sanzioni. Nessuno in Italia oggi vuole essere pagato in rubli, che possono svalutarsi a doppia cifra nel giro di pochi giorni (anche se alcuni russi cercano già di pagare in criptovalute).

vladimir putin

 

Gas e petrolio

Il decreto firmato da Putin è abbastanza vago e ambiguo da non escludere niente, ma da minacciare implicitamente di negare potenzialmente anche all’Italia persino le vendite di gas e petrolio. Al momento appare però improbabile, perché Mosca si priverebbe così di entrate in valuta forte per ben più di dieci miliardi di euro all’anno.

 

VIGNETTA DEL TAVOLONE DI PUTIN - BY TANGO

Di certo l’incertezza che è stata iniettata sui mercati farà sì che questi beni essenziali nei prossimi giorni divengano ancora più cari, spostando la bilancia commerciale ancora di più a favore della Russia e a svantaggio dei Paesi che consumano gli idrocarburi estratti in Siberia.

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putin biden
vladimir putin a cavallo
vladimir putin 1
le vie del gas russo
VLADIMIR PUTIN PRIMA DOPO
roman abramovich e vladimir putin