PIÙ CHE FALCHI, SEMBRANO AVVOLTOI – A DAVOS VA IN SCENA IL GRAN RITORNO DEI VARI RUTTE E DOMBROVSKIS, CHE CHIEDONO AI PAESI SPENDACCIONI (LEGGI: ITALIA) DI RISPETTARE LE REGOLE DI BILANCIO E INTIMANO ALLA BCE DI CONTINUARE CON LA STRETTA MONETARIA. E LAGARDE DÀ LORO RAGIONE: “CONTINUEREMO AD ALZARE I TASSI FINCHÉ NON TORNERÀ AL 2%”. E I MERCATI CROLLANO – I PIZZINI DEL PREMIER OLANDESE SUI CONTI PUBBLICI
-
Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per www.repubblica.it
Sembra una barzelletta. Ci sono un tedesco, un finlandese, un olandese seduti su un palco e la moderatrice chiede "siete preoccupati per la fase restrittiva della Banca centrale europea?" Ovviamente, nessuno fa un plissé. Anzi, persino la presidente francese della Bce Christine Lagarde sembra voler accontentare i tre falchi nella stanza e quelli nascosti nell'uditorio del Forum economico mondiale.
Lagarde comincia dunque il suo intervento con un attacco ai giornalisti che avrebbero riportato con troppa enfasi l'indebolimento recente dell'inflazione e l'opportunità di ripensare la corsa ai rialzi di interesse per non schiacciare la crescita.
"L'inflazione è l'obiettivo primario della Bce", precisa. E quella è "sin troppo alta", ripete due volte. Quindi "continueremo ad alzare i tassi finché non tornerà al 2%". Anche perché, ha aggiunto, lo spettro della recessione si sta allontanando e il mercato del lavoro nell'eurozona "è più vibrante che mai".
Plaude Christian Sewing, amministratore delegato di Deutsche Bank […] che osserva, soddisfatto, che "la Bce ha fatto esattamente la cosa giusta dalla scorsa estate. La cosa peggiore è un'inflazione che non sia sotto controllo".
Ma i mercati, nel frattempo, crollano sull'onda delle parole di Lagarde e lo spread tra rendimenti sui decennali tedeschi e italiani sale. E la tendenza si accentua qualche ora dopo, quando escono le minute della riunione della Bce di dicembre.
Dove “un gran numero" di membri del consiglio direttivo "ha inizialmente espresso la preferenza per l'aumento dei tassi di interesse di riferimento della Bce di 75 punti base, poiché si prevedeva che l'inflazione sarebbe stata troppo elevata per troppo tempo e le aspettative del mercato e le condizioni finanziarie prevalenti erano chiaramente incoerenti con un tempestivo ritorno alla politica della Bce obiettivo di inflazione del 2%".[…]
Quanto all’atteggiamento da ‘falchi’, […] il premier olandese Mark Rutte ha rivolto un invito esplicito all’Italia ad aggiustare i conti pubblici e a tagliare la spesa pensionistica. E ha bocciato senza appello la proposta di un fondo sovrano europeo che consenta una politica comune ‘verde’, proposto a Davos dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. […]
Ma il premier dei Paesi Bassi ha anche detto che “dobbiamo fare riforme strutturali, in particolare delle pensioni: se si guarda all'Italia, alla Francia e altri spendono dal 10 al 15% del Pil nelle pensioni”. Un punto di vista condiviso dal vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, secondo il quale “la stretta monetaria dovrebbe andare di pari passo con quella fiscale”. […]