LA PORTI GOOGLE A FIRENZE – ANCHE “BIG G” ALLA CORTE DI ANDREA CECCHERINI: IL POTENTISSIMO RAM SHRIRAM, MEMBRO FONDATORE DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE DEL MOTORE DI RICERCA, HA PARLATO A UN EVENTO DELL’OSSERVATORIO GIOVANI-EDITORI, DI FRONTE A 500 STUDENTI – SHRIRAM HA DISCETTATO DI CHIP, TAIWAN, INTELLIGENZA ARTIFICIALE E SOPRATTUTTO DEI NUOVI EQUILIBRI DELLA SILICON VALLEY, TERREMOTATA DALLE MOSSE DI ELON MUSK (CHE TRAMITE TWITTER VUOLE CONDIZIONARE LE ELEZIONI AMERICANE)
-Estratto da https://www.lanazione.it/
Per capire la geopolitica e comprendere il ruolo centrale di Taipei, contesa in un oceano sempre meno pacifico tra USA e Cina, c'è in particolare una chiave di lettura : i semiconduttori, ossia quei microchip che governano la maggior parte dei device che muovono oramai qualunque comparto nel mondo, primo fra tutti quello militare.
E c'è in particolare una società, non nota al grande pubblico. Prendete nota : TSMCL, ovvero Taiwan Semiconductor Manifacturing Limited. Da questa società dipende la produzione di oltre la metà del mercato globale dei semiconduttori a livello mondiale. Gli americani non potrebbero mai permettersi di vederla passare di mano.
E' una delle considerazioni strategiche apprese nel corso dell'evento fiorentino, tenuto rigorosamente a porte chiuse dall'Osservatorio Permanente Giovani-Editori, che per l'occasione non ha ammesso nemmeno i gruppi editoriali loro soci.
E in effetti a parlare, ospite di Andrea Ceccherini, non c'èra un signore qualunque, bensì Ram Shriram.
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Ram Shriram è infatti il venture capitalist che, con la sua Sherpalo Ventures, per primo ha scommesso su due ragazzi, "presentatigli da un professore di Stanford : Larry Page e Sergey Brin", mettendo loro a disposizione le risorse finanziarie, insieme ad altri tre amici tra cui Jeff Bezos, per far partire una start up, che lui stesso ammette inizialmente non lo aveva convinto : Google.
Non è un caso, se infatti, dalla fondazione ad oggi, solo Ram Shriram, Larry Page e Sergey Brin siedano ininterrottamente nel board della società della Grande G, oggi ribattezzata Alphabeth.
Ma Ram Shriram, conquistato da Andrea Ceccherini, e accolto a Firenze tra i selfies e gli applausi a scena aperta dei 500 ragazzi del Quotidiano in Classe per un'intervista pubblica, non si sottrae alle domande che contano e parla di intelligenza artificiale, anticipando le cautele con cui Google si sta muovendo, a differenza di Microsoft, nel lanciare Bard, e raccontando ai giovani ammessi al consesso come la Silicon Valley si stia preparando a una nuova stagione di innovazioni, che dovrebbe esser capace di spazzar via quei venti autunnali che sembravano averla lambita.
Entusiasta dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori, che definisce "un'opera grandiosa", [...] non commenta il nuovo visore della Apple, schernendosi e dicendo di "non aver visto la presentazione e il Key note di Cupertino, [...]", ma spiega che sarà l'intelligenza artificiale a cambiare il mondo [...].
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Ai ragazzi che lo assaltano spiega che la Silicon Valley è un luogo dove la tecnologia ha consentito di realizzare sogni e anticipa come "i dati siano la vera ricchezza" e le professioni di domani dovranno tenerne di conto.
Shriram, amico personale di Jeff Bezos - fondatore di Amazon - invita a seguire i fatti che verranno poichè la rivoluzione nel mondo tecnologico è in corso, e certo la corsa di Peter Thiel - fondatore di Paypal e di Elon Musk, entrambi alla corte di Ron De Santis, dimostrano che la corsa verso la Casa Bianca, definirà i nuovi equilibri anche sul fronte delle super potenze tecnologiche.