QUALCOSA NON QUAGLIA - PARTE LA RESA DEI CONTI ALL’INTERNO DELLA FONDAZIONE CRT, DOPO LA SCELTA DEI VERTICI, CAPITANATI DA GIOVANNI QUAGLIA, DI SCHIERARSI CON CALTAGIRONE NELLA BATTAGLIA PER GENERALI, NONOSTANTE A SETTEMBRE FOSSE STATO SUGGERITO DI NON PRENDERE POSIZIONE - OGGI SI RIUNISCE LA COMMISSIONE “BILANCIO, PATRIMONIO E INVESTIMENTI”, DOVE SARÀ CHIESTO CONTO DELLA DECISIONE E SI APRIRANNO “RIFLESSIONI” SULLA POSSIBILI DISMISSIONE DELLA QUOTA NEL LEONE
-Cla. Lui. per “La Stampa”
Il clima è di dissidi tra consiglieri, sgambetti e tentativi di indebolire i vertici della Fondazione che si erano schierati con Francesco Gaetano Caltagirone nel tentativo fallito di detronizzare Philippe Donnet dalla guida del Leone.
Così oggi parte il primo atto di quella che si prospetta essere una lunga discussione. Si riunisce infatti la Commissione "Bilancio, patrimonio e investimenti" del Comitato d'indirizzo proprio per ottenere risposte precise sulle quote detenute del Leone, sul prezzo di acquisto ma soprattutto ci saranno «prime riflessioni sulla possibile dismissione della partecipazione in Generali».
Lo scopo di alcuni consiglieri è proprio spingere per la vendita di tutte le azioni ora, «perché - questo è il ragionamento - dopo essersi schierati così nettamente e in modo anomalo per una Fondazione di origine bancaria è controproducente mantenere l'investimento per una questione di coerenza e perché il titolo è destinato a calare».
Il tema verrà sollevato oggi, poi discusso ancora nel prossimo Consiglio d'Indirizzo che ha competenza sugli aspetti legati a partecipazioni strategiche. Sempre nella riunione di oggi verrà discusso anche il bilancio delle Ogr, argomento molto caro al segretario generale Massimo Lapucci. Sullo sfondo si staglia pure la lotta per il rinnovo della presidenza dell'ente. Anche se mancano ancora parecchi mesi (Quaglia scade nel 2023) già si è aperta la corsa alla successione.