RCS: GIRA CHE TI RIGIRA, LA FIAT SARA’ L’AGO DELLA BILANCIA: SARANNO I SOCI CHE HANNO RICEVUTO LE AZIONI DOPO L'USCITA DI ELKANN A FARE LA DIFFERENZA – I FONDI STANNO CON CAIRO, E LA SUA AZIENDA CRESCE IN BORSA, MA BONOMI COMPRA ALTRI TITOLI ED E' PIU' LIQUIDO

C'è un 10% circa del capitale frammentato tra i 130mila soci Fca che hanno ricevuto i titoli Rcs tre mesi fa, quando la Fiat è uscita dal capitale. E potrebbero essere proprio loro, alla fine, a fare la differenza. Cairo raccoglie adesioni fino all'11%, ma con gli acquisti Bonomi è al 27%

Condividi questo articolo


RCS: IN BORSA RESTA SU 0,98 EURO, CAIRO SEGNA UN +0,45% 
(ANSA) - Con la battaglia su Rcs tra Urbano Cairo e la cordata di Andrea Bonomi che è entrata nel vivo a colpi di adesioni, il titolo viaggia a -0,71% restando stabile sugli 0,98 euro. Mentre Cairo segna un +0,45% a 4,5 euro. Le offerte si chiudono domani e l'attesa è che i giochi si facciano in queste ultime ore con le adesioni del retail. Andrea Bonomi la sua cordata è arrivato al 27,8% di Rcs, contando sia le adesioni all'Opa e sia il 24,7% già in suo possesso, dopo acquisti sul mercato compiuti in giornata (aveva il 22,6% in partenza). L'Ops di Urbano Cairo ha invece raggiunto l'11,29%, contando anche il 4,2% dato da Intesa Sanpaolo e il 4,6% dell'editore.

 

 

Marcello Zacché per “il Giornale

 

urbano cairo ops urbano cairo ops

Le controversie tra le due offerte lanciate su Rcs saranno esaminate dalla Consob solo domani, quando saranno scaduti i termini per le adesioni. Questo è quanto è filtrato ieri da Roma.

 

La Commissione, guidata dal presidente Giuseppe Vegas e composta da altri quattro membri, deciderà collegialmente sia sull' esito dell' Opa, sia sul parere presentato dallo studio Bonelli Erede, per conto di Cairo, che ha chiesto alla Consob di considerare decaduta l' offerta che dovesse arrivare seconda.

 

In altri termini, secondo Erede, chi arriva secondo non può tenere le azioni consegnate che non migrassero all' Opa prevalente, facoltà garantita per gli azionisti Rcs. Secondo Bonomi invece lo può fare, costituendo in questo modo una minoranza di blocco.

URBANO CAIRO URBANO CAIRO

 

Ebbene la Consob ha deciso di non esprimersi per non condizionare il comportamento degli azionisti. Lo farà domani. E, in ogni caso, la decisione verrà valutata collegialmente, a maggioranza: né il parere di Erede né la posizione di Bonomi vengono considerate pacifiche.

 

Per quanto riguarda l' esposto presentato ieri da Cairo, che ha considerato ingannevole e fuorviante la pubblicità dell' Opa di Bonomi - nell' inserzione si leggono diverse affermazioni sul minor valore dell' Opas concorrente - Consob ha aperto un dossier per «manipolazione informativa» su cui la vigilanza si è messa seriamente al lavoro.

 

andrea bonomi andrea bonomi

Ma che produrrà materiale solo per eventuali futuri contenziosi. Intanto, le due offerte di acquisto lanciate su Rcs entrano negli ultimi due giorni utili per aderire con le carte coperte. Oggi e domani sono le sole sedute di Borsa valide per consegnare i titoli alla Opas di Urbano Cairo piuttosto che all' Opa di Imh (società guidata dalla Investindustrial di Andrea Bonomi con Mediobanca, Unipol, Pirelli e Della Valle). Mentre da ieri non è più possibile comprare titoli Rcs con l' intento di consegnarle alle offerte: chi compra oggi avrà i titoli lunedì, quindi troppo tardi.

 

E infatti si è appreso proprio ieri che la cordata Bonomi ha acquistato in extremis il 2,18% del capitale Rcs, a 0,989 euro, incrementando la propria quota di partenza dal 22,6 al 24,78%. Mentre a ieri sera l' Opa ha raccolto il 3,05% del capitale, raggiungendo quindi il 27,83% delle adesioni, già molto vicina alla soglia «qualificata» del 30%, indicata da Imh come sufficiente per accettare i titoli.

andrea bonomi andrea bonomi

 

Per quanto riguarda Cairo, ieri sono arrivate le conferme delle adesioni, anticipate dal Giornale, dei fondi Nextam (circa 3%) e Antares (3,84%), che si aggiungono a quelle di Intesa (4,2%) e ovviamente a quella dello stesso Cairo (4,7%). Per un totale che, calcolando anche la quota Ersel non ancora ufficializzata e altre adesioni minori, dovrebbe essere intorno al 20%.

andrea bonomi andrea bonomi

E se fosse confermata l' indiscrezione della consegna da parte di Paolo Rotelli (3,48%), anche oltre. Al momento, però, la registrazione ufficiale delle azioni consegnate è ferma a quota 11,3%.

 

Di certo, Cairo può vantare già qualche dichiarazione di fondi e banche, mentre Bonomi & c., ricorrendo ad acquisti sul mercato, hanno forse dato un segnale di debolezza.

Importante sarà l' esito del retail, su cui stanno lavorando i proxy: c' è un 10% circa del capitale frammentato tra i 130mila soci Fca che hanno ricevuto i titoli Rcs tre mesi fa, quando la Fiat è uscita dal capitale. E potrebbero essere proprio loro, alla fine, a fare la differenza.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...