RISCHIA DI SLITTARE L’OFFERTA DI KKR E MEF PER LA RETE TIM. E IL TITOLO CADE IN BORSA - LA SCADENZA DEL 30 SETTEMBRE PER PRESENTARE L'OFFERTA VINCOLANTE PER NETCO POTREBBE ESSERE POSTICIPATA. IL NODO PRINCIPALE È LA CONTRARIETA' ALL'OPERAZIONE DI VIVENDI, PRIMO AZIONISTA TELECOM. INTANTO HENRY KRAVIS, CO-FONDATORE DI KKR, HA IN PROGRAMMA ALCUNI INCONTRI A MILANO CON TRE AZIENDE PER VALUTARE I LORO PIANI AZIENDALI – L’ORDINE DI WASHINGTON: L'OPERAZIONE KKR-MEF PER LA RETE TIM S’HA DA FARE…

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Andrea Biondi per Il Sole 24 Ore -Estratti

kravis kkr

 

Nessuna comunicazione ufficiale da parte di Kkr. Ma per il mercato è ormai chiaro che la scadenza del 30 settembre, data entro la quale il fondo Usa è chiamato a presentare un'offerta vincolante per Netco (rete Tim e Sparkle), subirà uno slittamento. Secondo fonti vicine al dossier non si tratterebbe di un lasso di tempo superiore alle due settimane. Ritardo “tecnico” insomma, dovuto alla complessità del dossier e al mese di agosto caduto nel bel mezzo della trattativa.

giorgia meloni giancarlo giorgetti

 

Nulla di preoccupante, ci si sforza a dire. Nel frattempo oggi a Milano è atteso in visita anche Henry Kravis, uno dei fondatori di Kkr. Il dossier Tim non sarà il motivo della visita e non dovrebbe incontrare esponenti del Governo, hanno fatto sapere fonti nei giorni scorsi. Innegabile, comunque, che la visita, segno anche d'attenzione al mercato italiano, cada in un momento in cui sulla rete Tim si sta giocando forse il match più importante.

 

Certo è che le indiscrezioni di stampa che hanno rilanciato lo scenario di un possibile ritardo, peraltro in scia rispetto a quanto già circolato nelle ultime settimane, hanno finito per corroborare i timori del mercato. Tant'è che in una giornata in cui il Ftse Mib ha chiuso in miglioramento dell'1,37% – dopo la decisione della Bce di alzare i tassi di 25 punti base, interpretata come ultimo rialzo del ciclo – il titolo Telecom Italia è stato il secondo peggiore del paniere principale: in calo dell'1,02%, rimanendo comune ben sopra la soglia psicologica dei 30 centesimi 

 

BOLLORE' DE PUYFONTAINE

(...) Proprio sulle mosse dei francesi analisti e osservatori si interrogano. La media company che fa capo a Vincent Bolloré ha da tempo esplicitato la sua contrarietà all'operazione. Terrà la posizione anche sul Governo in campo. Quel che è chiaro è che dopo la scelta del Cda Tim caduta su Kkr l'azionista si è chiuso nel silenzio, spostando il momento del redde rationem all'assemblea straordinaria che Vivendi ritiene conditio sine qua non, anche contro alcune interpretazioni che vorrebbero sufficiente un'assemblea ordinaria.

PIETRO LABRIOLA TIM
henry kravis