RIUSCIRANNO I FONDI A MANDARE A FONDO PAOLO SCARONI? – INDICATO (IN QUOTA LEGA E FORZA ITALIA) COME PROSSIMO PRESIDENTE DI ENEL, SCARONI NON PIACE AI FONDI INTERNAZIONALI CHE VORREBBERO MARCO MAZZUCCHELLI – IL PROBLEMA (PER GLI INVESTITORI) È CHE, PER ARRIVARE ALLA CONTA SUL PRESIDENTE, IL CANDIDATO DEVE PRIMA ESSERE ELETTO NEL CDA. PER SCARONI IL PROBLEMA NON SI PONE VISTO CHE IL MEF IN ASSEMBLEA HA IL 35-40% DEI VOTI. "COVALIS", IL FONDO CHE SOSTIENE MAZZUCCHELLI HA SOLO UN 1% E…

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Estratto dell’articolo di Francesco Spini per “la Stampa”

 

La sfida per l'Enel si concentra sul futuro presidente. E in attesa della conta dei voti all'assemblea del 10 maggio, lo scontro è tra i pareri dei proxy advisor, i consulenti a cui i fondi si affidano per decidere chi votare. Il più grande di essi, Iss, pochi giorni fa si è espresso a favore di Paolo Scaroni, indicato dal Tesoro.

PAOLO SCARONI ENEL

 

Ieri invece, il secondo proxy per "audience" di mercato, ossia Glass Lewis, si è invece espresso a favore dell'antagonista candidato dal fondo Covalis, il banchiere Marco Mazzucchelli, schierandosi così contro la scelta del governo. A parere di Glass Lewis, tanto Scaroni quanto Mazzucchelli hanno esperienza da manager esecutivi, l'uno nell'industria l'altro nel mercato dei capitali.

 

La differenza sta in altro. Ossia nel fatto che il banchiere ex Credit Suisse «è considerato indipendente secondo i requisiti legali e regolamentari», mentre «Scaroni no». E il proxy ritiene che Mazzucchelli «sarebbe in una posizione migliore per salvaguardare a livello di consiglio una supervisione indipendente e fungere da miglior contrappeso alla presenza dell'ad in consiglio». Insomma, Scaroni paga il fatto di aver dichiarato la propria non indipendenza, per via dei trascorsi in Enel di cui dal 2002 al 2005 è stato ad.

 

MARCO MAZZUCCHELLI

In realtà si tratterebbe di un errore dello stesso Scaroni. Il quale ha in mano un parere legale di Andrea Zoppini, secondo cui la non indipendenza sarebbe scattata se la posizione di vertice fosse stata ricoperta nei tre anni precedenti, ma così non è. E, se eletto, sempre secondo il parere, il cda di Enel potrebbe qualificarlo come indipendente. Ma Glass Lewis si basa sullo stato di fatto e boccia Scaroni.

 

C'è però un problema. Per arrivare alla conta sul presidente, il candidato deve prima essere eletto nel cda. E se la cosa è pressoché scontata per Scaroni, visto che il Tesoro parte dal suo 23,6% che in assemblea si trasforma in un 35-40% di voti, lo è meno per Mazzucchelli. Il fondo che lo appoggia, Covalis, ha l'1%. Ieri anche Mondrian ha confermato di appoggiare l'outsider preoccupato del fatto che «la lista del governo italiano propone un presidente non indipendente».  […]

PAOLO SCARONI
andrea zoppini foto di bacco