L’AFFARE DI “BANCA PROGETTO” SI INGROSSA – LA GUARDIA DI FINANZA HA BUSSATO ALLA SEDE DELL’ISTITUTO MILANESE, DIRETTO DA PAOLO FIORENTINO: LA BANCA È ACCUSATA DI TRUFFA AGGRAVATA, BANCAROTTA E AUTORICICLAGGIO PER UN PRESTITO DA 6,7 MILIONI DI FONDI, GARANTITI DALLO STATO OTTENUTO TRAMITE DOCUMENTAZIONE FALSA - IN CORSO TRE MISURE CAUTELARI, DI CUI DUE ARRESTI: IN MANETTE E' FINITO IL PROMOTORE FINANZIARIO MARCO SAVIO, FRATELLO DEL PM ANTIMAFIA PAOLO SAVIO - LA BANCA: "NOI PARTE LESA, COLLABORIAMO CON LA GDF"

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TRUFFA ALLO STATO DI 6,7 MILIONI, GDF IN BANCA PROGETTO 

PAOLO FIORENTINO

(ANSA) - Per un prestito di 6,7 milioni di fondi garantiti dallo Stato ottenuti da Banca Progetto tramite documentazione falsa sono in corso tre misure cautelari, di cui due arresti, in una indagine della procura di Brescia, parallela ad una della procura di Monza per la quale anche sono in corso di esecuzione provvedimenti, tra cui misure cautelari.

 

Tra le accuse contestate ci sono la truffa aggravata, la bancarotta e l'autoriciclaggio. Inoltre la Gdf sta effettuando una serie di perquisizioni, anche nella sede della banca indagata, dove sta acquisendo i modelli organizzativi in base alle legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.

 

TRUFFA ALLO STATO, ARRESTATO IL FRATELLO DI UN PM ANTIMAFIA

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(ANSA) - Il promotore finanziario che lavorava per conto di Banca progetto arrestato a Brescia nell'ambito di un'inchiesta per truffa è Marco Savio, fratello del magistrato della direzione nazionale antimafia Paolo Savio. Quest'ultimo è completamente estraneo alle indagini. Ai domiciliari anche il braccio destro del promotore finanziario, Diego Galli, 56 anni, mentre è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di Federica Burzio, 34enne ritenuta dagli inquirenti la factotum del gruppo.

 

BANCA PROGETTO, SIAMO PARTE LESA NELL'INDAGINE PM BRESCIA

ISTITUTO CONFERMA LA VOLONTÀ DI COLLABORARE CON I MAGISTRATI

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(ANSA) - Banca Progetto Spa, in relazione a notizie di stampa diffuse in data odierna relative a indagini della Guardia di Finanza di Brescia precisa di essere parte lesa nella vicenda" e dunque di non essere indagata. Lo precisa in una nota l'Istituto in merito all'indagine della procura di Brescia. "La Banca - prosegue la nota - conferma la propria volontà di collaborare con la GDF e le autorità competenti" e "si riserva di assumere ogni più opportuna iniziativa, anche in relazione alla diffusione di notizie false e diffamatorie per i danni che potrebbero arrecare all'Istituto"

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