L’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI FA VOLARE LEONARDO A PIAZZA AFFARI: +11,5% - IL TITOLO SI STA AVVICINANDO A 9 EURO, SOGLIA MAI PIÙ RAGGIUNTA DALL'INIZIO DEL PRIMO LOCKDOWN DI MARZO 2020 - LE AZIONI SONO GIÀ SALITE DEL 28% DALL'INIZIO DEL CONFLITTO IN UCRAINA, CHE PORTERÀ A UN AUMENTO DELLE SPESE MILITARI DEI PAESI UE - APPREZZATI ANCHE I NUMERI DEL 2021 E IL RITORNO ALLA CEDOLA

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Andrea Fontana per ilsole24ore.com

 

 

Nuovo allungo a Piazza Affari per le azioni diLeonardo +11,5%, già protagoniste di un +28% dall'inizio del conflitto russo-ucraino. Le azioni sono supportate dai conti 2021 e soprattutto da una guidance 2022 apprezzata dagli analisti. Il titolo, arrivato a salire quasi del 10% ed entrato anche in asta di volatilità, si sta avvicinando a 9 euro, soglia mai più raggiunta dall'inizio del primo lockdown di marzo 2020.

 

leonardo vola a piazza affari

Nel 2021 il gruppo aerospaziale ha realizzato un utile di 587 milioni di euro (142%) su ricavi per 14,1 miliardi di euro (+5%) e con un ebita di 1,123 miliardi (+20%). La società ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,14 euro per azione ai soci. Ma gli analisti guardano soprattutto alla guidance per il 2022 con un giudizio positivo sui flussi di cassa stimati a circa 500 milioni (flusso di cassa operativo). I ricavi sono attesi tra 14,5 e 15 mliardii, l'ebita tra 1,18 e 1,22 miliardi.

 

Per quanto riguarda la crisi russa, il gruppo specifica di non essere esposto in maniera significativa verso questi due Paesi. «Nello specifico, l'esposizione patrimoniale al 31 dicembre 2021 verso l'Ucraina è nulla e l'esposizione patrimoniale netta nei confronti di operatori direttamente coinvolti dal regime sanzionatorio verso la Russia è pari a circa 30 milioni di euro. Il portafoglio ordini verso la Russia è di circa 25 milioni, mentre il portafoglio verso l'Ucraina è pari a circa 8 milioni di euro».

 

Alessandro Profumo

Per quanto riguarda le prospettive derivanti dalla crisi geopolitica, Leonardo aggiunge che «il processo di integrazione e realizzazione di una difesa e sicurezza europea e, nel contempo, l'incremento della spesa per la difesa dei paesi Ue e limitrofi potrebbero subire accelerazioni realizzando opportunità per le aziende operanti nel settore». Quanto alla quotazione della controllata americana Drs, il numero uno del gruppo, Alessandro Profumo, ha detto:«continuiamo a monitorare il mercato, non è questione di una o due settimane, continueremo a monitorare ma non ci sono novità da parte nostra in questa prospettiva».