L’ECONOMIA CINESE? BENE MA NON BENISSIMO – IL PIL DI PECHINO NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2023 È CRESCIUTO DEL 6,3%. NON È UNA BUONA NOTIZIA PER XI JINPING: NON SOLO GLI ANALISTI SI ASPETTAVANO UN RIMBALZO PIÙ ALTO, MA CONSIDERANDOLA IN TERMINI TRIMESTRALI, LA CRESCITA È STATA SOLO DELLO 0,8% - E POI C’È IL DATO HORROR SULLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE, CHE HA FATTO SEGNARE UN NUOVO RECORD, AL 21,3%
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CINA: PIL DEL SECONDO TRIMESTRE +6,3% SU BASE ANNUA
(ANSA-AFP) - L'economia cinese è cresciuta del 6,3% su base annua nel secondo trimestre del 2023, secondo i dati ufficiali diffusi oggi, nonostante il rimbalzo post-Covid irregolare degli ultimi mesi.
L'Ufficio nazionale di statistica (Nbs) di Pechino ha affermato in un comunicato che l'economia "ha mostrato un buon momento di ripresa. Il Pil è cresciuto del 4,5% su base annua nel primo trimestre e del 6,3% nel secondo", ha detto il portavoce dell'Nbs, Fu Linghui.
"La domanda del mercato si è gradualmente ripresa, l'offerta di produzione ha continuato ad aumentare, l'occupazione e i prezzi sono rimasti generalmente stabili e il reddito dei residenti è cresciuto costantemente", ha affermato. Gli analisti intervistati si aspettavano un rimbalzo del 7,1%.
Ma avevano avvertito che le cifre sarebbero state gonfiate in modo fuorviante data la bassa base di confronto con il 2022 devastato dalla pandemia. Nello stesso periodo di un anno fa, con restrizioni come blocchi improvvisi, limiti di viaggio e chiusure di fabbriche, la Cina ha registrato lo 0,4% di crescita annuale, una delle letture trimestrali più basse degli ultimi anni.
La crescita in termini trimestrali, considerata una base di confronto più realistica, mostra che la seconda economia mondiale è cresciuta solo dello 0,8% nel periodo aprile-giugno. Un calo rispetto alla crescita del 2,2% osservata nei tre mesi precedenti, dopo un'attività tiepida da ottobre a dicembre. Ulteriori dati rilasciati oggi hanno mostrato che la ripresa post-pandemia della Cina si è esaurita, probabilmente aumentando le richieste di maggiori stimoli economici.
CINA: DISOCCUPAZIONE GIOVANILE AL 21,3%, NUOVO RECORD
(ANSA-AFP) - Il tasso di disoccupazione dei giovani cinesi di età compresa tra 16 e 24 anni ha raggiunto un nuovo massimo a giugno, al 21,3%, secondo i dati dell'Ufficio nazionale di statistica (Nbs) pubblicati oggi. Questo tasso, che ha continuato a salire negli ultimi mesi, si era attestato a maggio al 20,8%, mentre quello della disoccupazione dell'intera popolazione è rimasto stabile rispetto al mese precedente (5,2%).