A. Fons. per “il Messaggero”
Va avanti il piano di integrazione fra Intesa Sanpaolo e Ubi che da lunedì 5 uscirà dal listino dopo quattro anni, a seguito dell' acquisizione di quasi il 100%. L' altra notte è stato siglato l' accordo tra Fabi, le altre organizzazioni sindacali e Ca' de Sass che prevede 5.000 uscite volontarie e 2.500 assunzioni. Nelle more di questa operazione, il cda di Bper ha approvato le condizioni dell' aumento di capitale da 802 milioni necessario per l' acquisizione di 532 filiali da Ubi e Intesa Sp: come anticipato dal Messaggero del 15 settembre, la cessione slitta al 2021: i 517 sportelli targati Ubi passeranno nella seconda metà di febbraio, mentre i 15 con le insegne Intesa entro il primo semestre.
LA COLLABORAZIONE DI SILEONI
Tornando all' accordo sindacale, le uscite saranno scaglionate dal 2021 al 2023, mentre le assunzioni saranno effettuate entro il 2023. I nuovi ingressi, nel dettaglio, saranno realizzate entro il 31 dicembre 2023. Il patto prevede anche l' utilizzo delle norme relative a «Opzione donna» e «Quota 100». «L' accordo siglato oggi (ieri, ndr), dopo un negoziato rapido ed efficace, permette di raggiungere un risultato basato, per entrambe le parti, sulla volontà di tutelare l' occupazione, di favorire lo sviluppo professionale delle persone, di rispettarne le aspirazioni», è stato il commento di Carlo Messina.
«In un quadro generale segnato da una notevole complessità - ha aggiunto - confermiamo l' assunzione a tempo indeterminato di 2.500 giovani. I nuovi ingressi potranno sostenere la crescita del gruppo - ha proseguito Messina - e le sue nuove attività».
E ancora: «Presteremo attenzione particolare al sostegno alle nostre reti territoriali e alle zone svantaggiate del Paese». «Il nostro grazie - ha concluso il banchiere - va alle sigle sindacali per il rapporto solido e costruttivo stabilito negli anni: una volta di più ha portato a risultati positivi per l' occupazione e alla conferma dei piani di sviluppo di Intesa Sanpaolo».
Da parte sua Lando Sileoni, leader della Fabi, il sindacato più rappresentativo tra i bancari, l' accordo con la grande banca lo considera molto importante. «Lo riteniamo estremamente positivo - ha precisato Sileoni parlando al Tg3 - perché prevede anche 2.500 nuove assunzioni a fronte di 5.000 esodi su base volontaria. L' accordo di integrazione dovrà essere estremamente veloce, efficace e costruttivo, nell' interesse dei lavoratori e soprattutto dei territori».
La ricapitalizzazione Bper, infine, avverrà con l' emissione di nuove azioni da offrire in opzione agli azionisti e ai titolari delle obbligazioni convertibili del prestito Additional Tier 1 emesso il 25 luglio 2019 nel rapporto di 8 nuove azioni ogni 5 diritti di opzione posseduti al prezzo di sottoscrizione di 0,90 euro l' una da imputarsi per 0,60 euro a capitale sociale e per 0,30 euro a sovrapprezzo. I diritti di opzione potranno essere sottoscritti fra il 5 e il 23 ottobre.
CARLO MESSINA A DAVOS Carlo Messina