L’UNIONE EUROPEA BATTE UN COLPO SULLA CINA: “IL RIFIUTO DI PECHINO DI CONDANNARE L’INVASIONE RUSSA IN UCRAINA DANNEGGIA LA SUA IMMAGINE, E C’È UN RISCHIO IN TERMINI DI REPUTAZIONE”. PAROLA DEL COMMISSARIO EUROPEO AL COMMERCIO, VALDIS DOMBROVSKIS, CHE HA PARLATO AGLI STUDENTI DELLA TSINGHUA UNIVERSITY DI PECHINO – “LA MANCANZA DI RECIPROCITÀ E PARITÀ DI CONDIZIONI SULL’AUTO ELETTRICA HA COSTRETTO L’UE A RICONSIDERARE LA SUA SICUREZZA ECONOMICA”
-UE, POSIZIONE CINA SU GUERRA UCRAINA PESA SU SUA IMMAGINE
(ANSA) - Il rifiuto di Pechino di condannare l'invasione russa in Ucraina "danneggia l'immagine" della Cina e "c'è un rischio in termini di reputazione". Il commissario europeo al Commercio Valdis Dombrovskis, parlando agli studenti della Tsinghua University di Pechino, ha osservato che si tratta di un atteggiamento che "nuoce all'immagine del Paese, non solo nei confronti dei consumatori europei, ma anche nei confronti delle imprese".
Dombrovskis, impegnato in una visita di cinque giorni in Cina, presiederà oggi, con il vicepremier cinese He Lifeng, il decimo Dialogo bilaterale di alto livello economico e sul commercio.
UE, 'SU AUTO ELETTRICA IN CONSULTAZIONE CON AUTORITÀ CINA'
(ANSA) - La mancanza di reciprocità e parità di condizioni da parte della Cina, unita a cambiamenti geopolitici più ampi, "ha costretto l'Ue a diventare più assertiva". Parlando agli studenti della Tsinghua University di Pechino, il commissario europeo al Commercio Valdis Dombrovskis ha affermato che la Commissione europea "ha recentemente annunciato l'avvio di un'indagine anti-sovvenzioni sull'import di veicoli elettrici a batteria provenienti dalla Cina. Posso assicurarvi che svolgeremo questo lavoro in modo diligente, in consultazione con le autorità e le parti interessate cinesi, e nel farlo seguiremo regole ben consolidate".
"Abbiamo sviluppato strumenti autonomi per proteggere i nostri interessi quando la nostra apertura è a rischio", ha aggiunto Dombrovskis, in merito all'indagine sui veicoli elettrici cinesi annunciata una settimana da circa dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
"L'Ue accoglie con favore la concorrenza. Rende le nostre aziende più forti e più innovative. Tuttavia, la concorrenza deve essere leale. E saremo più assertivi nel contrastare l'ingiustizia", ha aggiunto il commissario al Commercio. Le stesse imprese europee in Cina, ha continuato l'ex premier lettone, "stanno mettendo sempre più in discussione le loro posizioni di fronte alle nuove dure leggi sulla sicurezza e alla politicizzazione del commercio.
Le aziende europee sono preoccupate per la direzione che prenderà la Cina e in molti stanno mettendo in dubbio la loro posizione in questo Paese". Il commissario ha sottolineato che la nuova legge sulle relazioni estere e un recente aggiornamento delle leggi anti-spionaggio cinesi sono di "grande preoccupazione per la nostra comunità imprenditoriale.
La loro ambiguità lascia troppo spazio all'interpretazione - ha avvertito -. Ciò significa che le aziende europee faticano a comprendere i propri obblighi di conformità: un fattore che diminuisce significativamente la fiducia delle imprese e scoraggia nuovi investimenti in Cina", ha concluso Dombrovskis
DOMBROVSKIS, 'PUNTIAMO A RIDURRE E GESTIRE I RISCHI CON LA CINA'
(ANSA) - La guerra della Russia ha costretto l'Unione europea a riconsiderare la sua sicurezza economica e a sposare un approccio a favore "della diversificazione economica e della riduzione del rischio".
Il commissario europeo al Commercio Valdis Dombrovskis, parlando agli studenti della Tsinghua University di Pechino, ha affermato che Bruxelles vuole "mantenere un approccio aperto al commercio e agli investimenti" senza ignorare i rischi che si hanno di fronte. "La nostra eccessiva dipendenza dai combustibili fossili russi e l'uso militare delle forniture alimentari da parte della Russia ci hanno insegnato una lezione", mentre "capisco che in Cina la riduzione del rischio sia talvolta vista come sinonimo di 'protezionismo' o di 'scetticismo verso la Cina'".
In un contesto globale così turbolento, qualsiasi attore responsabile - sia esso il governo o il consiglio di amministrazione di un'azienda - "deve analizzare l'impatto dei nuovi rischi. Il nostro approccio alla sicurezza economica è proporzionato e preciso. La nostra azione sarà puramente basata sul rischio. Chirurgico. Perché la maggior parte del commercio non è problematica", ha continuato l'ex premier lettone.
La riduzione del rischio è quindi "una strategia per mantenere la nostra apertura, non per indebolirla. In effetti, la stessa Cina ha una lunga e consolidata tradizione di promozione della sicurezza economica attraverso vari mezzi. A luglio, ha continuato Dombrovskis, "abbiamo sentito il presidente Xi Jinping opporsi al 'disaccoppiamento e alla rottura dei collegamenti'. Siamo d'accordo.
La riduzione del rischio non è un altro termine per indicare il disaccoppiamento". La relazione economica tra Europa e Cina, infine, "è profonda e ha portato benefici a entrambe le parti. Non vi è alcuna intenzione di interrompere tale rapporto. Non cerchiamo l'autosufficienza o la sostituzione delle importazioni, che sono preoccupazioni che l'Ue ha effettivamente sollevato riguardo alle politiche della Cina".