RUTTE INTENZIONI – TANTO PER CAMBIARE, IL PREMIER OLANDESE METTE I BASTONI TRA LE RUOTE E SI OPPONE ALLA PROPOSTA ITALIANA DI UN “PRICE CAP” ALLARGATO A TUTTO IL GAS IMPORTATO IN EUROPA, CON UN MECCANISMO DI COMPENSAZIONE A FAVORE DEGLI IMPORTATORI – DOMANI IL CONSIGLIO EUROPEO DA CUI DOVREBBE USCIRE UNA DECISIONE: AMSTERDAM È CONTRARIA PERCHÉ NON VUOLE RINUNCIARE AGLI INTROITI DEL MERCATO DOVE SI DECIDE IL PREZZO DEL METANO…

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GUERRA DEL GAS, L'OLANDA BOCCIA PROPOSTA ITALIANA DI UN TETTO SU TUTTE LE TRANSAZIONI

Da www.la7.it

 

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In discesa il prezzo del gas sul mercato di Amsterdam, ora sotto i 200 euro al megawattora. Domani il vertice europeo sul price cap, come chiesto dall'Italia ma non tutti i Paesi dell'Ue sono favorevoli come il leader olandese Rutte che si è già schierato contro. Da Tirana il Presidente della Repubblica, Mattarella, ritiene necessario "sul piano energetico un ripensamento collettivo"

 

PRICE CAP, OLANDA ANCORA CONTRARIA. NEL NON PAPER ITALIA TETTO ALLARGATO

Fabio Napoli per Public Policy / Policy Europe

 

Al momento solo l’Olanda e forse anche la Germania resterebbero da convincere per quanto riguarda l’adozione di un tetto al prezzo (price cap) del gas. In questa partita a giocare un ruolo in prima linea sarebbero la Grecia e l’Italia, i due Paesi che starebbero spingendo di più per l’introduzione di questa misura. Nel corso del seminario tecnico organizzato mercoledì dalla Commissione europea – a quanto si apprende – il nostro Paese avrebbe aperto la discussione presentando la sua proposta di price cap.

MEME SUI PREZZI DEL GAS

 

Il non-paper italiano – preso in visione da Policy Europe e presentato anche durante la riunione degli ambasciatori degli Stati membri nell’Ue (Coreper) – conferma le anticipazioni di qualche giorno fa, ovvero un tetto al prezzo su tutto il gas importato in Europa (non solo su quello russo) con un meccanismo di compensazione a favore degli importatori.

 

“Il limite coprirebbe tutte le transazioni fisiche e finanziarie presso gli hub dell’Ue”, si legge nel documento italiano. “Il limite dovrebbe essere sufficientemente alto rispetto ai livelli prebellici per essere attraente per i produttori ed esportatori”, prosegue il non-paper italiano, aggiungendo come il price cap debba essere “deciso dalle autorità politiche a livello dell’Ue, e potrebbe essere dinamico tenendo in considerazione i prezzi internazionali del Gnl, temporaneo e regolarmente revisionato”. Rispetto alle indiscrizioni di due giorni sembra dunque essere tramontata l’idea di un price cap deciso e negoziato da una autorità unica europea.

LA CORSA DELL ENERGIA - PREZZO DEL GAS

 

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TETTO LA QUALUNQUE - BY CARLI
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