LE SANZIONI “LIGHT” CONTRO LA RUSSIA RIANIMANO I MERCATI - LA BORSA DI MILANO È POSITIVA, ANCHE SE RIDUCE IL RIALZO INIZIALE (0,4%). MOSCA AVANZA DEL 14,44% E IL RUBLO RECUPERA SUL DOLLARO E SULL’EURO - IN POSITIVO I FUTURE SULLE MATERIE PRIME, MA LE QUOTAZIONI DEL PETROLIO CONTINUANO A CRESCERE, COSÌ COME IL PREZZO DEL FRUMENO, AI MASSIMI DAL 2008 - CONTRATTAZIONI IN CALO INVECE PER IL GAS

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Da www.ansa.it

 

BORSA DI MILANO PIAZZA AFFARI

La Borsa di Milano (+0,4%), riduce il rialzo iniziale, in linea con gli altri listini europei.

 

A Piazza Affari pesano le banche, con lo spread tra Btp e Bund che sale a 168 punti base e il rendimento del decennale italiano all'1,85%. In fondo al listino principale Mediobanca (-3%).

 

VLADIMIR PUTIN COME IL DOTTOR STRANAMORE

Male anche Intesa (-1,7%), Banco Bpm (-0,7%) e Bper (-0,4%). Si muove in terreno negativo per Saipem (-0,5%), dopo i conti in rosso del 2021. Seduta in calo anche Ferrari (-1,1%) e Tim (-0,9%). Sugli scudi Leonardo (+3%) e Amplifon (+2,1%). In positivo le utility e l'energia con l'andamento in calo del gas e il petrolio in rialzo. Avanzano Hera (+1,4%), A2a (+1,1%), Snam e Enel (+1%), Eni (+1,6%).

 

BORSA DI MOSCA

Gli indici della Borsa di Mosca rialzano la testa con un balzo in avanti, dopo il crollo della vigilia con l'avvio delle operazioni militari in Ucrania e l'annuncio delle sanzioni da parte della comunità internazionale.

 

L'indice di riferimento Moex avanza del 14,44%, dopo il calo del 33% di ieri. L'indice Rts in dollari guadagna il 25,38%, dopo la flessione del 38% della vigilia. Sul fronte valutario in recupero il rublo sul dollaro e sull'euro. il cambio tra dollaro e rublo scende a 83,05, dopo il massimo di ieri sfiorando quota 90. Le contrattazioni tra euro e rublo scendo a 93,02, dopo il massimo di ieri a 101,03.

una cittadina di kiev piange davanti al suo appartamento distrutto

 

Le Borse europee avviano la seduta in netto rialzo, dopo il tonfo della vigilia con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

 

Gli investitori stanno valutando le sanzioni decise dalla comunità internazionale nei confronti della Russia, ritenute meno forti del previsto. Avvio di seduta in terreno positivo per Francoforte (+1,27%), Parigi (+0,78%), Londra (+1,02%) e Madrid (+0,54%)

 

pompiere al lavoro a kiev

L'attenzione degli investitori si sta concentrando sull'impatto delle sanzioni alla Russia. Fari puntati anche sulle materie prime con il prezzo del gas e del petrolio. In positivo i future dei principali listini del Vecchio continente mentre sono in calo quelli Usa.

 

love il dito medio di cattelan a piazza affari 3

La crisi Ucraina continua a spingere le quotazioni del petrolio che mostrano una nuova tendenza al rialzo seppure meno forte delle fiammate della vigilia. Il greggio Wti di riferimento guadagna l' 1,92% e torna a salire verso i 95 dollari al barile a 94,54 dollari. Anche il Brent risale e passa di mano a 101,15 dollari al barile (+2,09%). Ieri il petrolio del Mare del Nord aveva raggiunto il prezzo di 105,79 dollari al barile record da agosto 2014; il Wti del Texas aveva raggiunto i 100 dollari.

 

Avvio di contrattazioni in calo per il gas in Europa, dopo il balzo della vigilia con i timori per l'impatto dell'invasione della Russia in Ucraina e le sanzioni della comunità internazionale a Mosca. Ad Amsterdam le quotazioni scendono del 16,6% a 112 euro al Mwh, rispetto ai 134 euro della chiusura di ieri.

palazzo distrutto a kiev

 

Il prezzo del frumento è balzato ai massimi dal 2008 alla Borsa di Chicago sull'onda della crisi in Ucraina. Secondo i dati riportati dall'agenzia Bloomberg, il prezzo dei futures è aumentato fino a 9,60 dollari per bushel (staio) per poi ridiscendere lievemente.

 

Le Borse asiatiche chiudono in netto rialzo dopo il tonfo della vigilia con l'attacco della Russia in Ucraina. Gli investitori valutano l'impatto del conflitto a livello globale e le sanzioni della comunità internazionale alla Russia.

 

invasione russa in ucraina 4

Chiusura in netto rialzo per Tokyo (+1,95%). Sul mercato dei cambi lo yen prosegue la fase di rivalutazione sul dollaro a 115,20, ed è poco variato sull'euro a 129,20. A contrattazioni ancora in corso In rialzo anche Shanghai (+0,61%), Shenzhen (+1,26%), Seul (+1,06%), Mumbai (+2,62%).

 

In controtendenza Hong Kong (-0,59%). I listini sono sostenuti dall'andamento del comparto tecnologico. Sul fronte macroeconomico in arrivo i dati della fiducia delle imprese e dei consumatori di Italia e dell'Eurozona. Dalla Germania e dalla Francia previsto il Pil finale del quarto trimestre. Dalla Francia atteso anche il dato sull'inflazione e i consumi. Dagli Stati Uniti gli ordini dei beni durevoli, i dati sui consumi e la fiducia dei consumatori.

piazza affari milano

 

La Banca centrale cinese (Pboc) ha effettuato la più grande iniezione di liquidità settimanale da gennaio 2020 per mantenere la liquidità sui mercati a livello adeguato in vista anche delle scadenze di fine mese.

 

L'intervento odierno, si legge in una nota, è stato di 300 miliardi di yuan (47,41 miliardi di dollari) nella forma di reverse repo a 7 giorni, a fronte dei 10 miliardi in scadenza. Nell'intera settimana, la liquidità netta immessa si è attestata a 760 miliardi di yuan (circa 120 miliardi di dollari).