I SAUDITI SONO DIVENTATI SOVRANISTI - IL FONDO SOVRANO DI RIAD (PIF), CHE HA QUASI RAGGIUNTO I 700 MILIARDI DI EURO, HA RIDOTTO SENSIBILMENTE I SUOI INVESTIMENTI INTERNAZIONALI: L’INCIDENZA È SCESA DAL 30% DEL 2020 AL 20% DEL 2023 - BIN SALMAN INTENDE USARE I SOLDI PER SVILUPPARE INFRASTRUTTURE, TRASPORTI E NUOVE AZIENDE IN PATRIA. TRADOTTO SIGNIFICA TAGLI A SPESE DESTINATE A MIGLIORARE L'IMMAGINE DEL PAESE ALL'ESTERO (MATTEONZO RENZI, AMICO DI BIN SALMAN, RESTERA' A SUO LIBRO PAGA?)

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Estratto dell’articolo di Francesco Bertolino per www.corriere.it

 

muhammad bin salman

Il patrimonio del fondo sovrano saudita è cresciuto di un terzo nel 2023 grazie soprattutto al buon andamento degli investimenti nei settori energetico e immobiliare. A fine anno, così, il valore delle attività di Pif (Public investment fund) è arrivato a sfiorare i 700 miliardi di euro, somma che ne fa il sesto maggior fondo sovrano al mondo.

 

Ma chi immagina di poter attingere facilmente a questo pozzo di denaro rischia di rimanere deluso: l’era delle spese pazze di Pif sembra ormai terminata, perlomeno all’estero.

 

Donald Trump Mohammad bin Salman

Il fondo sovrano saudita ha infatti ridotto sensibilmente i suoi investimenti internazionali. Vuoi perché la necessità di riabilitare l’immagine globale del principe saudita Mohammed bin Salman e del suo regno dopo l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi è scemata.

 

Vuoi perché le sortite all’estero non sono sempre state un successo finanziario - si vedano i casi di Softbank e Lucid Motors. Vuoi perché l’incertezza sull’andamento futuro delle quotazioni del petrolio consiglia di concentrare le risorse sullo sviluppo e la diversificazione dell’economia saudita. Sta di fatto che l’incidenza degli investimenti esteri di Pif è scesa dal 30% del 2020 al 20% del 2023 e non pare destinata a risalire significativamente nel prossimo futuro.

 

Turqi Al Nowaiser - fondo sovrano Arabia Saudita - pif

Il mega-fondo di Riad è infatti il perno del piano Vision 2030 di bin Salman che mira a trasformare l’economia da petrostato dell’Arabia Saudita, sviluppando infrastrutture, trasporti e nuove aziende. In questo quadro rientra per esempio il lancio della nuova compagnia aerea Riyadh Air, la fondazione del gruppo farmaceutico Lifera e la costruzione di mega-progetti turistico-abitativi come la nuova città Neom e il complesso di Ardara.

 

Questi progetti monumentali richiederanno un enorme sforzo finanziario a Pif che, peraltro, ha anche iniziato a fare ricorso al debito per sostenerli. Si capisce allora perché la strategia di investimento all’estero del fondo si sia fatta più accorta e selettiva. […]

 

Mohammed bin Salman e Mohammed bin Zayed al Nayan

Con ciò, Pif non ha del tutto rinunciato agli investimenti di «charme», utili a proiettare un’immagine di potenza all’estero e a migliore l’immagine della dell’Arabia Saudita che, fra l’altro, ospiterà l’Expo 2030 ed è l’unica candidata per i Mondiali di calcio del 2034.

 

A tal fine, lo sport è un chiavistello formidabile e il fondo sovrano saudita non ha lesinato sugli assegni per entrare nel calcio europeo (Newcastle), nel golf (Liv) e nel tennis (Atp e Wta). […]

mohammad bin salman