SE LA CINA SI PAPPA LE TERRE RARE IN AFRICA, L'EUROPA METTE LE MANI SUI GIACIMENTI DELL'AMERICA LATINA – A BRUXELLES, AL VERTICE UE-CELAC SULLE MATERIE PRIME, URSULA VON DER LEYEN ANNUNCIA UN INVESTIMENTO DI 45 MILIARDI DI EURO IN SUDAMERICA PER ACCAPARRARSI LITIO, RAME E GLI ALTRI MATERIALI INDISPENSABILI PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO - LA STILETTATA A PECHINO: “A DIFFERENZA DI ALTRI INVESTITORI STRANIERI, VOGLIAMO COSTRUIRE CAPACITÀ LOCALI PER LA PRODUZIONE DI BATTERIE E PER I PRODOTTI FINALI...”

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VON DER LEYEN, INVESTIREMO IN AMERICA LATINA 45 MILIARDI

lula e ursula von der leyen - vertice Ue Celac 1

(ANSA) - "Abbiamo deciso di intensificare la nostra cooperazione" in America Latina e i Caraibi. "Sotto la bandiera di Global Gateway, proponiamo di portare in America Latina oltre 45 miliardi di euro di investimenti europei di alta qualità. Sono già in cantiere oltre 135 progetti.  Dall'idrogeno pulito alle materie prime essenziali. Dall'espansione della rete di cavi dati ad alte prestazioni. Fino alla produzione dei più avanzati vaccini mRna alle materie prime".

 

Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al forum con il presidente brasiliano Lula e il premier spagnolo, Pedro Sanchez, prima del vertice Ue-Celac.

                   

UE-CELAC: VON DER LEYEN, SAREMO PARTNER SU MATERIE PRIME

vertice Ue-Celac america latina

(ANSA) - Sulle materie prime critiche "l'Europa vuole essere il vostro partner di riferimento. A differenza di altri investitori stranieri, non siamo interessati a investire solo nella pura estrazione delle materie prime. Vogliamo collaborare con voi per costruire capacità locali per la lavorazione o la produzione di batterie e per i prodotti finali come i veicoli elettrici. Oltre agli investimenti, possiamo contribuire con tecnologie di livello mondiale e con una formazione di alta qualità per i lavoratori locali".

 

Lo ha detto rivolgendosi ai Paesi dell'America Latina e dei Caraibi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla tavola rotonda con il presidente brasiliano, Ignazio Lula da Silva, e il premier spagnolo, Pedro Sanchez, prima del vertice Ue-Celac a Bruxelles. "L'Europa vuole avviare un nuovo partenariato con la regione. Ed è per questo che il vertice di oggi è così importante".

 

VERTICE SULLE MATERIE STRATEGICHE TENSIONI TRA EUROPA E SUDAMERICA

Estratto dell'articolo di Gabriele Rosana per “il Messaggero”

 

lula e ursula von der leyen - vertice Ue Celac

Tutti pazzi per i minerali sudamericani, dal litio al rame. È dalle forniture di materie prime critiche che Europa e America Latina riprendono il filo di un discorso interrotto nel 2015: oggi, a otto anni di distanza, si ritrovano a Bruxelles per la due giorni del summit tra i 27 Paesi Ue e i 33 della Celac, la comunità degli Stati latinoamericani e caraibici.

 

[…] il Vecchio continente ha deciso di accelerare sul pedale dell'autonomia strategica per rendersi indipendente dalle forniture strategiche provenienti dalla Cina e indispensabili per i chip e la svolta "green" e digitale.

 

vertice Ue-Celac america latina

Da qui il proposito di Bruxelles di esplorare nuovi rapporti con partner per vario tempo (e «a torto», ragionano nei corridoi Ue) trascurati. Come, per l'appunto, gli Stati sudamericani, a cui la Spagna, che ha le redini del semestre di presidenza del Consiglio, ha voluto srotolare il tappeto rosso dell'Europa Building, su cui sfileranno da mezzogiorno non solo i leader Ue (tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni), ma pure i principali capi di Stato dell'America Latina, dal brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva all'argentino Alberto Fernández, dal cileno Gabriel Boric al colombiano Gustavo Petro.

 

TERRE RARE E MATERIE PRIME DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA

[…] snodo fondamentale è, appunto, l'approvvigionamento dei minerali di cui è ricco il sottosuolo sudamericano e su cui l'Europa ha puntato gli occhi. Anzitutto il litio, la cui la cui domanda globale si prevede aumenterà di 12 volte entro il 2030 e di 20 volte entro il 2050 per stare al passo con la transizione ecologica.

 

A descrivere i contorni della sfida era stata la presidente della Commissione Ursula von der Leyen durante la sua tournée in Brasile, Argentina, Cile e Messico del mese scorso, ricordando come «non ci sono turbine eoliche senza litio, né batterie senza materie prime critiche».

 

terre rare

L'accordo commerciale con il Cile, che prevede un importante capitolo relativo a litio e rame, ad esempio, dovrebbe essere ratificato prima della fine dell'anno, riferiscono fonti diplomatiche. Intese bilaterali simili andrebbero siglate anche con gli altri Paesi della regione, a cominciare dall'Argentina, con cui l'Ue ha siglato un memorandum sulle materie prime critiche in occasione della visita di von der Leyen. Per questo, Bruxelles ha già messo sul tavolo il suo "Global Gateway", un piano di investimenti internazionali da 300 miliardi di euro da mobilitare per finanziare progetti infrastrutturali in giro per il mondo.

 

[…] l'esecutivo Ue starebbe trattando con i governi e alcune case automobilistiche per mettere in piedi un consorzio in grado di fornire autobus elettrici ai Paesi latinoamericani, ottenendo in cambio un più facile accesso alle miniere di litio.

 

miniera terre rare 3

A funestare la ricerca di sintonia sui minerali critici ci pensa, però, un ben più annoso dossier che plana al centro del vertice di oggi e domani, cioè l'accordo commerciale dell'Ue con i Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay), finito su un binario morto dopo l'ok di massima del 2019: l'obiettivo è creare un'area di libero scambio tra le due regioni, ma se i sudamericani puntano i piedi di fronte ai vincoli ambientali che vengono loro imposti, varie capitali Ue capitanate da Parigi non perdono occasione per lamentare gli effetti negativi che la liberalizzazione dell'import di carni avrebbe sul comparto agricolo europeo.

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CINA TERRE RARE
xi jinping visita il centro di trasformazione delle terre rare di ganzhou 2
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