R. Fi. per ''Il Sole 24 Ore''
ANDREA ORCEL ANA BOTIN JOSE ANTONIO ALVAREZ SANTANDER
Nuova puntata della (burrascosa) telenovela che vede contrapposti Andrea Orcel e Santander. La banca spagnola in una nota ha infatti accusato il banchiere di «dubbia condotta etica e morale», dopo aver appreso che Orcel a gennaio ha iniziato a registrare conversazioni private, senza la conoscenza o il consenso di altre parti. «Questa è una pratica di dubbia condotta etica e morale per qualcuno che poteva diventare il ceo di Santander e alla fine ha confermato che la decisione del cda di non procedere con la sua nomina era giusta», ha detto la banca in una nota.
Tutto nasce, come noto, dalla causa da 100 milioni di euro che il banchiere ha intentato nelle scorse settimane contro gli spagnoli, a fronte del ritiro (a sorpresa) dell' offerta a diventare ceo della banca. Lo scorso anno il colosso spagnolo gli aveva proposto l' incarico, salvo poi cambiare idea a gennaio, dicendo di non poter soddisfare le richieste degli emolumenti. Per Orcel, la lettera di quattro pagine scritta a settembre in cui Santander gli offre il lavoro, insieme a un pacchetto di azioni e bonus per compensare la retribuzione che ha rischiato di perdere abbandonando Ubs, è giuridicamente vincolante. Per Santander, no. Il primo atto del processo sarà a ottobre, a Madrid.