SOTTO LA BANCA, LA CAPRA CAMPA - UNIPOL SALE AL 6,9% DELLA POPOLARE DI SONDRIO MA PER CONSOLIDARE IL SISTEMA BANCARIO E' NECESSARIO L'INTERVENTO DEL GOVERNO: OCCORRE UN NUOVO QUADRO NORMATIVO - COME DAGO-ANTICIPATO, L'ASSALTO DI UNICREDIT A BANCO BPM, PER CUI SERVE L'OK DEL GOVERNO, E' LA CONTROPARTITA PER L'OPERAZIONE DI ORCEL SUL CATORCIO MPS - IL MALUMORE DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, CASTAGNA, CHE AMBIVA AL RUOLO DI AGGREGATORE CON BPER E RISCHIA DI ESSERE PREDA…
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Gianluca Paolucci per "la Stampa"
Tutto dipende da quello che deciderà il governo», sintetizza un banker. Il riferimento è ovviamente al consolidamento del sistema bancario, che proprio dalle scelte dell' esecutivo Draghi dipende per prendere una direzione definita.
Non solo per un generico ruolo d' indirizzo: ma anche per le attese di un intervento normativo funzionale alle esigenze del settore, dopo l' accantonamento (temporaneo) dell' articolo che avrebbe dovuto aumentare i benefici per la trasformazione delle Dta (asset fiscali differiti) in crediti d' imposta, computabili nel capitale di migliore qualità della banche (Cet1).
Le molte incognite sul tavolo spiegano anche, almeno in parte, la caduta dei titoli bancari nella seduta di ieri, che pure ha visto la formalizzazione dell' operazione di Unipol sulla quota di Popolare Sondrio annunciata alla vigilia.
Operazione andata in porto solo parzialmente: gli acquisti si sono fermati al 4% invece del 6,6% annunciato come obiettivo e la quota del gruppo assicurativo è dunque adesso del 6,9% e non del 9,5%. Non che sia un problema in sé: il gruppo guidato da Carlo Cimbri potrà comunque proseguire gli acquisti sul mercato, come già aveva nelle settimane scorse raggranellando l'1%. Unipol è comunque primo azionista dell' istituto e blinda così l' accordo di bancassicurazione e le partnership con Bper nei fondi di Arca e della stessa compagnia in Arca Vita. Anche se i contatti sono a uno stadio avanzato, spiegano le fonti interpellate.
E ci sarebbe già l' ipotesi di Bper di lasciare per due anni il marchio della Sondrio in caso di accordo. Prima di qualunque mossa formale dovrà però arrivare la trasformazione della Popolare in società per azioni, ancora in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato sull' obbligo di trasformazione deciso dal governo Renzi.
Non solo: c' è l' incognita del governo, appunto. Secondo il Wall Street Journal, proprio la presenza di Mario Draghi a Palazzo Chigi sarà determinante per la soluzione dei problemi del sistema bancario. Il tema non è solo la di cessione della quota del 64% di Mps in mano al Tesoro da cedere entro aprile 2022, in virtù dell' impegno preso con Bruxelles.
Ma anche un quadro normativo certo e un sistema di norme che renda praticabili operazioni estremamente complesse. Come la più volte citata operazione a tre tra Unicredit, Mps e Banco Bpm, per la quale un via libera dell' esecutivo potrebbe essere la contropartita per l' operazione di Orcel su Mps.
Da qui il malumore del numero uno di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, che ambiva al ruolo di aggregatore magari proprio con Bper e rischia invece -tanto più con Unipol primo socio a Sondrio - di essere preda. Certo, l' orizzonte temporale non è favorevole: i benefici sulla trasformazione delle Dta in crediti d' imposta, senza ulteriori interventi, scadono a fine anno. Che per realizzare operazioni di questo tipo è praticamente dietro l'angolo.