TANTI SALUTI ALLO SPORTELLO - INTESA LANCIA “ISYBANK”, UNA NUOVA BANCA TUTTA DIGITALE PER QUEI 4 MILIONI DI CLIENTI CHE IN FILIALE GIÀ OGGI NON CI VANNO - QUESTO PORTERA’ AL TAGLIO DI COSTI PER 2 MILIARDI, CON L’ELIMINAZIONE DI 1500 SPORTELLI - FRANCESCO CALTAGIRONE, CHE IN CDA HA INVECE VOTATO “NO” AL PIANO DI DONNET PER LE GENERALI, FA LE FUSA A CARLO MESSINA PER IL SUO NUOVO PIANO INDUSTRIALE: “FINALMENTE DI NUOVO L'ITALIA CHE VUOL VINCERE”  

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1 - LA SVOLTA DI INTESA: LANCIA LA BANCA DIGITALE "IN QUATTRO ANNI 22 MILIARDI PER GLI AZIONISTI"

Francesco Spini per “la Stampa”

 

carlo messina

La sfida di Intesa Sanpaolo - condensata nel nuovo piano industriale al 2025 - rappresenta anche una svolta, all'insegna del fintech. Non c'è solo finanza nella nuova strategia, con l'obiettivo di distribuire in quattro anni ai soci più di 22 miliardi tra cedole e riacquisto di azioni proprie e di apportare una significativa riduzione del rischio. C'è anche un nuovo approccio tecnologico. La riprova? Poche settimane e nascerà una nuova banca tutta digitale, Isybank, dedicata sulle prime a quei 4 milioni di clienti "mass market" che in filiale già oggi non ci vanno.

 

intesa sanpaoo

Sarà dunque occasione per tagliare strutturalmente dei costi per 2 miliardi, eliminando 1500 sportelli, 450 già chiusi alla fine dello scorso anno. Ma pure per un cambio di paradigma investendo 5 miliardi (sui 7,2 totali) in tecnologia e crescita: «Il nuovo piano - dice l'ad del gruppo, Carlo Messina - ci trasporta nel futuro e crea la banca nei prossimi dieci anni, con la sicurezza di trovarsi nella condizione di aver già anticipato possibili minacce legate all'ingresso di nuovi operatori sul mercato fintech e digitale», nei fatti «stabilizzando la base clienti».

 

sportello bancario 1

Senza contare che la nuova banca digitale, dopo essersi consolidata in Italia, «potrà diventare uno strumento anche per accedere a mercati esteri». Le tecnologie della nuova banca entreranno in una piattaforma digitale (dove nei pagamenti c'è anche Mooney, in alleanza con Enel) che dal 2024 sarà estesa a tutti i segmenti di clientela. Nel frattempo Intesa, nel grattacielo di Torino, lancerà Ai Lab, un laboratorio con 50 specialisti italiani e internazionali per sviluppare soluzioni con l'intelligenza artificiale e per l'analisi dei dati.

 

carlo messina

Dal punto di vista finanziario, la banca punta a innalzare gli utili fino a 6,5 miliardi di euro (una crescita media annua dell'11,8%) e a distribuire agli azionisti - tra dividendi e riacquisto di azioni proprie - oltre 22 miliardi di euro, con un payout stabile al 70% con cedole in progressone con il risultato netto.

 

Un percorso di crescita che prosegue, visto che, nel mentre, la banca archivia il 2021 con profitti in crescita del 19,4% rispetto a un anno prima a 4,18 miliardi di euro: ai soci saranno distribuiti 4,9 miliardi di cui 1,5 miliardi di saldo dividendi (che si aggiungono all'acconto da 1,4 miliardi già riconosciuto) e 3,4 miliardi di buyback. La Borsa resta cauta: -2,24%, dopo settimane di crescita.

sportello bancario

 

All'interno del piano quadriennale e dei suoi pilatri, spicca - oltre alla tecnologia tagliacosti - il rigore sugli npl il cui stock passerà da 15,2 miliardi del 2021 a 9,3 miliardi di euro a fine piano. L'ottica è quella di tendere a «npl zero», con un'incidenza dei deteriorati sul totale dei crediti al netto delle rettifiche a 0,8% nel 2025 e il costo del rischio a 40 punti base per tutto il piano.

 

L'idea è una banca «più simile a quelle dei paesi nordici che del Mediterraneo», sintetizza Messina. Per il resto i ricavi cresceranno del 2,3% medio annuo, trainati dalle commissioni di risparmio gestito, assicurazioni, advisory. Confermato l'impegno sul fronte sociale e ambientale, con 115 miliardi destinati alla comunità e alla transizione verde e 500 milioni a supporto delle persone in difficoltà.

 

francesco gaetano caltagirone

In tutto questo Messina vuole andare avanti da solo: «Non stiamo considerando alcun tipo di fusione o acquisizione», assicura. Il piano porterà anche assunzioni. A fronte delle uscite volontarie (9.200 di cui 2.850 già effettuate nel 2021) l'istituto ha in programma di reclutare 4.600 persone e di riqualificare 8 mila dipendenti sulle iniziative prioritarie tra tecnologia, banca digitale, Pnrr, iniziative sociali e legate all'Esg.

 

Cosa dicono i sindacati? Secondo il leader della Fabi «l'aspetto non positivo è rappresentato dalla chiusura degli sportelli e questo vale sia per Intesa sia per tutti i gruppi bancari». L'aspetto più rilevante del piano, invece, sta nel «creare attraverso il digitale un nuovo modello di business in una banca che potrà trasformarsi, nel tempo, se lo vorrà, in una Fintech».

 

PHILIPPE DONNET

2 - CALTAGIRONE PLAUDE MA L'AD SI TIENE LONTANO DA TRIESTE

Da “la Stampa”

 

Tra i tanti messaggi di apprezzamento al piano di Intesa Sanpaolo ai più non è sfuggito quello di Francesco Gaetano Caltagirone. «Dopo il buon piano di Unicredit ecco quello di Intesa. Finalmente di nuovo l'Italia che vuol vincere», dice il costruttore che, in cda, ha invece votato «no» al piano di Donnet per le Generali. «Con un progetto coraggioso e realistico», afferma, Intesa «si prepara ad anni di espansione. Poi un bravo al dottor Messina che ha visione e determinazione». Ma alla domanda di un possibile ruolo di Intesa nella partita sul Leone (che vede Caltagirone in campo) Messina è perentorio: «Intesa Sanpaolo non giocherà nessuna partita». -