TE LO BUCO ’STO REDDITO DI CITTADINANZA – IL GOVERNO STA SGONFIANDO UN PO' ALLA VOLTA IL SUSSIDIO-BANDIERA DEL M5S: DOPO IL MILIARDO DI FONDI TAGLIATO DALLA LEGGE DI BILANCIO 2023, IL DECRETO LAVORO PREVEDE UNA SFORBICIATA DI 2 MILIARDI – CON LA SELEZIONE TRA OCCUPABILI E NON, E LA STRETTA SUI REQUISITI DI ACCESSO, IL 40% DEGLI ATTUALI BENEFICIARI RIMARRÀ SENZA ASSEGNO – RESTA PERO’ IL PROBLEMA DI TROVARE UN LAVORO A CHI NON LO HA. E VISTO IL DISASTRO DEI CENTRI PER L'IMPIEGO…
-Estratto dell’articolo di Valentina Conte per “la Repubblica”
Il governo Meloni punta a sgonfiare il Reddito di cittadinanza, riducendo del 40% i beneficiari e del 25% la spesa nel giro di pochi anni. Nonostante le rassicurazioni di non voler «fare cassa sui poveri», i numeri della relazione tecnica alla bozza del decreto Lavoro raccontano un’altra storia.
Al miliardo tagliato dalla legge di bilancio nel 2023 se ne aggiungono altri due. Per un totale di 3 miliardi su 8. Un effetto che il governo ottiene sdoppiando dal 2024 il Reddito in Gia e Gil, garanzie per occupabili e non. E operando una stretta sia sui requisiti di accesso che sull’assegno. […]
Tra l’altro la relazione tecnica rivela una retromarcia clamorosa che riguarda la parte finale di quest’anno, allorquando dal primo agosto 404 mila persone “occupabili” – senza figli minori o disabili, invalidi, over 60 nel nucleo – decadranno dal Reddito di cittadinanza perché trascorsi i 7 mesi di durata massima fissati in manovra.
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Nel 2033 il nuovo Reddito – composto da Gil e Gal – varrà poco più di 5 miliardi dagli 8 attuali. A crollare di più, addirittura del 75%, sarà la spesa per Gal, la Garanzia di attivazione al lavoro per gli occupabili: da 2 miliardi a 550 milioni in media. I beneficiari precipiteranno da 426 mila del 2024 a 105 mila all’anno dal 2026.
E questo perché la Gal dura solo 12 mesi, viene concessa con un Isee molto basso (6 mila dai 9.360 euro attuali), non è rinnovabile e pesa per 350 euro al singolo, al massimo si arriva a 525 euro per la coppia, i figli maggiorenni contano zero.
La spinta al lavoro è modesta, specie nella Gal pensata per attivare gli “occupabili”. Su 426 mila beneficiari, nel 2024 si prevedono solo 80 mila assunzioni incentivate dal bonus (di cui 55 mila a tempo). Dal 2025 scendono a 19 mila all’anno (13 mila a tempo), il 18% appena dei beneficiari da collocare. Questo significa che l’82% sarà senza più assegno. E senza lavoro.