TIM VA DI SCORPORO - IL PIANO LABRIOLA PROCEDE NONOSTANTE LA CONTRARIETÀ DEI SINDACATI: AVANTI CON LA SEPARAZIONE DELLA RETE DAI SERVIZI, CON LA CREAZIONE DI DUE SOCIETÀ DISTINTE, “SERVICECO” E “NETCO”, CHE SARÀ INTEGRATA CON OPEN FIBER - RESTA SULLO SFONDO L’OPA DI KKR: LA RISPOSTA ALLA DUE DILIGENCE PRELIMINARE ARRIVERÀ A MARZO, DOPO IL CDA

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PIETRO LABRIOLA

1 - TIM: LABRIOLA, DOBBIAMO PORTARE IL FUTURO PRESTO E A TUTTI

(ANSA) - Le tecnologie del 5G, Internet of Things, Cloud Computing, cybersecurity o la realtà aumentata sono già disponibili ma per vederne i benefici "dobbiamo diffondere questo futuro nel modo più capillare e più tempestivo possibile. Dobbiamo fare in modo che l'innovazione di cui siamo portatori raggiunga tutti e porti benefici concreti".

 

vincent bollore

E' la sfida che l'ad di Tim Pietro Labriola ha colto, il suo 'Imagine Possible' raccontato durante l'evento organizzato da Ericsson per portare esempi di una connettività che migliora la vita. "Facendo così aiuteremo i nostri clienti a essere più produttivi, più efficienti, e quindi più competitivi, perché capaci di rispondere efficacemente alle esigenze del mercato - aggiunge il manager che sui servizi ai grandi clienti sta impostando il suo nuovo piano industriale - Le sfide sono molte.

 

henry kravis

Ovviamente operiamo in un Paese molto frammentato, a livello territoriale, culturale, economico. Perché la transizione digitale raggiunga tutte e tutti, ma soprattutto perché produca un impatto positivo e concreto, c'è bisogno di non perdere di vista i bisogni dei nostri clienti finali, e allo stesso tempo di un impegno comune di tutta la filiera dell'innovazione e di una collaborazione aperta con le istituzioni. Non smettiamo di immaginare. Immaginiamo le possibilità".

 

2 - LABRIOLA SPINGE SULLE DUE TIM A MARZO LA RISPOSTA A KKR

Tobia De Stefano per “Libero quotidiano”

 

Nonostante la contrarietà dei sindacati che hanno chiesto un incontro a Draghi preoccupati per il futuro dei 42 mila dipendenti di Tim, il piano Labriola non si ferma. Ieri, nel corso del consiglio di amministrazione di San Valentino, l'ad dell'ex monopolista della telefonia si è focalizzato soprattutto sulle due aree dalle quali si aspetta i maggiori ricavi: i grandi clienti, quindi imprese e pubblica amministrazione, e il Brasile.

kkr

 

Il cuore del progetto che era stato già illustrato ai consiglieri dovrebbe prevedere la separazione della rete dai servizi con la creazione di due società distinte. La ServiceCo che punta tra le altre cose anche alla valorizzazione del cloud (Noovle), della cybersecurity (Telsy) e di Olivetti IoT dovrebbe avere come azionista di riferimento Vivendi. Mentre la NetCo che punta all'integrazione con Open Fiber (l'altra società della rete controllata da Cdp e dal fondo Mcquarie) avrà come riferimento Cassa Depositi e Prestiti.

 

Tutto bene? Di certo non per le rappresentanze dei lavoratori che chiedono al governo di fare in fretta: «Il 2 marzo il Cda di Tim potrebbe approvare il nuovo piano industriale che darebbe il via allo smembramento del gruppo.

 

open fiber 2

Sono in gioco circa 40 mila posti di lavoro nel prossimo anno fra i maggiori player del settore e il composito mondo degli appalti (istallazioni telefoniche, call center, information tecnology)».

 

Proseguono comunque i colloqui con Open Fiber per un'intesa commerciale sulle aree bianche (ma in ballo ci sono anche le aree grigie e nere) che potrebbe essere chiuso prima del prossimo consiglio del 2 marzo, mentre ieri è stato indicato il nuovo cfo del gruppo: Adrian Calaza, che era stato al fianco di Labriola in Brasile, dal primo marzo prenderà il posto di Giovanni Ronca che uscirà dall'azienda ad aprile.

pietro labriola

 

LA PROPOSTA D'OPA

L'ad procede spedito forte del ritrovato feeling tra i primi azionisti del gruppo- Vivendi e Cdp - sul piano di separazione della società. Ecco perché resta in sospeso anche la risposta da dare a Kkr, il fondo di private equity che quasi tre mesi fa ha proposto un'Opa a 0,505 euro ad azione (ieri il titolo ha chiuso a 0,4130 perdendo il 2,75%) con la richiesta di una due diligence preliminare.

 

open fiber 1

Una risposta che non c'è stata ieri nel corso del Cda di San Valentino e con ogni probabilità non ci sarà neanche il 2 marzo, la data del Consiglio già previsto da tempo per approverà definitivamente il progetto Labriola.

 

PIETRO LABRIOLA

Un riscontro a Kkr dovrebbe arrivare subito dopo, entro la metà di marzo, quando il Cda e il comitato ad hoc che sta valutando la proposta americana e anche gli advisor che stanno costantemente parlando (Goldman e Lion Tree per Tim e Jp Morgan, Citi e Morgan Stanley per Kkr) avranno tutti i numeri chiari.

 

E sarà con ogni probabilità una risposta negativa ma motivata e ben circostanziata. Resterà da capire se si tratta di una questione industriale o di prezzo. Di certo la proposta d'Opa a 0,505 euro per azione non convince Vivendi ma neanche Cdp. Anche per questo Kkr sta temporeggiando e decidendo fino a che punto vorrà spingersi nell'eventualità di un rilancio.

luigi gubitosi
PIETRO LABRIOLA 2
Pietro Labriola DI TIM