DEL VECCHIO NON STA A CUCCIA (PIAZZETTA) - LA DELFIN DEL “PAPERONE DI AGORDO” HA VOTATO CONTRO LE REMUNERAZIONI DEI VERTICI DI MEDIOBANCA. SU TUTTI GLI ALTRI PUNTI DEL GIORNO IL PRIMO AZIONISTA DI PIAZZETTA CUCCIA SI È ESPRESSO A FAVORE - L’ASSEMBLEA HA DATO IL VIA LIBERA A TUTTI I PUNTI DELL'ORDINE DEL GIORNO. IN PARTICOLARE ALLE MODIFICHE DELLA GOVERNANCE CHIESTE DEL VECCHIO…
-MEDIOBANCA: DA DEL VECCHIO VOTO CONTRARIO SU REMUNERAZIONI
(ANSA) - La Delfin di Leonardo Del Vecchio ha votato contro le remunerazioni dei vertici di Mediobanca. Sulla passata politica di remunerazione e su quella nuova il primo azionista di Piazzetta Cuccia ha espresso voto contrario, così come ha detto no alla polizza assicurativa per gli organi sociali delle società del gruppo, considerata un benefit.
Su tutti gli altri punti all'ordine del giorno, a partire dalle modifiche dello statuto per togliere il vincolo di tre manager nel Cda e per dare alle minoranza almeno tre amministratori, di cui uno agli istituzionali, la holding di Del Vecchio si è espressa a favore in linea con gli altri soci presenti in assemblea (tra il 69,24 e il 69,98% del capitale) che hanno votato sì a tutto. Voto favorevole su tutti i temi da parte di Francesco Gaetano Caltagirone, presente con la sua quota pari al 3%, e dei Benetton con il 2,1%.
All'assemblea che si è svolta a porte chiuse con il voto espresso attraverso un unico rappresentante designato, Dario Trevisan, sulla Politica di remunerazione ed incentivazione del gruppo Mediobanca 2021-2022 ha detto sì il 48,66% del capitale, no il 20,53%. Sui compensi corrisposti nell'esercizio 2020-2021 è arrivato il sì dal 48,76% e no dal 19,8%.
Si tratta in entrambi in casi della quota di Delfin, pari al 18,9%, e di qualche altro piccolo socio. Sulla polizza assicurativa di responsabilità civile a favore dei componenti gli organi sociali delle società del gruppo Mediobanca i voti favorevoli sono stati pari al 50,98% del capitale, contrario lo 0,06% mentre il 18,9%, ossia soltanto la holding di Del Vecchio, si è astenuto.
Su tutti gli altri punti all'ordine del giorno le percentuali di voto favorevoli hanno oscillato fra il 99,45 e il 99,9% del capitale presente (pari 69,9% del capitale sociale) compresi quelli approvati dall'assemblea in sede straordinaria sulle modifiche alla governance chieste da Del Vecchio, modificate dal Cda di Mediobanca in merito ai consiglieri delle minoranze e fatte proprie dalla stessa Delfin.
MEDIOBANCA: SÌ ASSEMBLEA AI PUNTI DELL'ODG, ANCHE GOVERNANCE
(ANSA) - Via libera dall'assemblea di Mediobanca a tutti i punti dell'ordine del giorno. In particolare i soci, attraverso un unico rappresentante designato, Dario Trevisan, hanno votato sì alle modifiche della governance chieste da Delfin di Leonardo Del Vecchio e rilanciate in forma diversa dal cda della banca. L'esecuzione di questa e della altre delibere assunte in sede straordinaria è subordinata al rilascio dell'autorizzazione Bce.
L'assemblea, tenutasi dalle ore 10 stamattina a porte chiuse per le normative covid, ha approvato in sede ordinaria il bilancio 2020-2021 e la distribuzione di un dividendo lordo unitario di 0,66 euro per azione, in pagamento dal 24 novembre prossimo con record date 23 novembre, previo stacco della cedola il 22 novembre.
Ha deciso poi di autorizzare, subordinatamente al rilascio dell'ok della BCE, l'acquisto di azioni proprie fino al 3% del capitale (pari a massime n. 25.871.097 azioni) nonché l'utilizzo per eventuali operazioni di crescita esterna, esecuzione di piani di compensi a favore del personale del Gruppo, vendita sul mercato e fuori mercato nonché per annullamento.
I soci di Mediobanca hanno approvato le politiche di remunerazione ed incentivazione 2021-22, l'informativa sui compensi corrisposti nell'esercizio scorso, la politica in caso di cessazione dalla carica o risoluzione del rapporto di lavoro. Ok a revocare il piano di incentivazione 2021-2025 approvato lo scorso 28 ottobre e ad approvare il nuovo Piano di performance shares annuale 2022 a favore del personale selezionato del Gruppo Mediobanca nell'ambito dei sistemi di remunerazione e incentivazione in essere.
Via libera sempre in sede ordinaria a rinnovare l'autorizzazione alla stipula della polizza assicurativa per la copertura della responsabilità civile dei componenti gli organi sociali di tutte le società del gruppo nei confronti dei terzi, nel limite di un costo complessivo annuo di 800 mila euro.
In sede straordinaria l'assemblea ha deliberato di annullare le azioni proprie detenute in portafoglio fino a un massimo di 22.581.461 e le azioni che verranno eventualmente acquisite e non utilizzate fino a un massimo di 25.871.097, con conseguente modifica dell'articolo 4 dello statuto sociale; di revocare la delega conferita al Cda dall'assemblea di un anno fa ad aumentare gratuitamente il capitale per massimi 10 milioni di euro, mediante emissione di massime 20 milioni azioni ordinarie, da assegnare a dipendenti per il piano di performance shares, con conseguente modifica dell'articolo 4 dello Statuto. Infine sulla governance è stata approvata la modifica degli articoli 15, 18 e 23 come proposto dal board