UNA VILLA A ME, UNA A TE: COSÌ I BERLUSCONI SI DIVIDONO L’EREDITÀ DI SILVIO – PROCEDE SPEDITA LA SPARTIZIONE DELL’IMPERO DEL MATTONE LASCIATO DAL CAV: “FININVEST REAL ESTATE” ACQUISISCE PER 400 MILIONI “IMMOBILIARE IDRA”, LA SOCIETÀ CHE POSSIEDE LE PRINCIPALI DIMORE DELLA FAMIGLIA – BARBARA SI PRENDE LA VILLA DI MACHERIO TANTO CARA ALLA MADRE VERONICA, A PIER SILVIO ANDRA’ VILLA GRANDE SULL'APPIA ANTICA – E ARCORE? QUANDO MARTA FASCINA SMAMMERA’, LI’ NASCERA’ UNA FONDAZIONE...
-Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”
Si è quasi conclusa la spartizione del patrimonio immobiliare lasciato in eredità da Silvio Berlusconi ai figli. Un’operazione infragruppo, annunciata ieri dalla famiglia, porterà la Immobiliare Idra - nella cui pancia sono custodite quattro grandi dimore dell’ex Cavaliere, quella di Arcore, la Certosa in Sardegna, Villa Belvedere a Macherio e Villa Grande a Roma - sotto l’ombrello della Fininvest real estate. La motivazione ufficiale è che in questo modo si potrà usufruire dell’esperienza e dei servizi della società che fa capo a Fininvest per vendere e/o valorizzare gli asset.
In realtà due di questi immobili hanno già una destinazione precisa: la villa di Macherio, quella che ha ospitato gli anni di Silvio insieme a Veronica Lario e ai tre figli Barbara, Eleonora e Luigi, e dove registrò il video della famosa discesa nel campo della politica del 1994, verrà acquistata da Barbara. [...]
[...] i 400 milioni che Fininvest real estate deve spendere per comprare da Dolcedrago la quasi totalità di Idra, è la somma di valori di perizia. La sola Villa Certosa, infatti, quella vicino a Porto Rotondo dove Berlusconi ospitò capi di stato come Vladimir Putin, Tony Blair e George Bush, ha un valore di 259 milioni determinato da una perizia dello studio Magnano del 19 gennaio 2021.
Il suo valore di realizzo, invece, come riferiscono fonti vicine alla holding di famiglia, potrebbe arrivare anche a 500 milioni. Quindi, nell’accordo tra i figli sull’eredità del settembre scorso, è probabilmente compreso il fatto che chi è interessato alle ville può comprarle dalla comunione degli altri fratelli ma ai valori peritali e non a quelli di mercato.
Per esempio se Pier Silvio darà seguito al suo interessamento per Villa Grande sulla via Appia a Roma (ex villa Zeffirelli) dovrà pagare il corrispettivo alla Fininvest real estate sfruttando, come Barbara, il valore peritale. Così come deve aver fatto Marina quando ha rogitato l’acquisto di Villa Campari a Lesa sul Lago di Garda, il luogo dove a volte passava i week end con il padre.
Non sembra invece che abbia espresso desideri riguardo le ville la figlia Eleonora, mentre Luigi aveva già comprato dalla Fininvest la villa Borletti in via Rovani a Milano, che agli esordi era la sede della holding televisiva. Ora l’ha ristrutturata e ci è andato a vivere con la famiglia.
Un paio di settimane fa è stato inoltre venduto il Morning Glory, panfilo di oltre 50 metri che era di stanza a Viareggio dove ha sede la Perini Navi. E quando sarà completata la vendita di Villa Certosa, di cui si sta occupando l’agenzia internazionale Dils, dentro Fininvest real estate rimarrà solo Villa San Martino ad Arcore che i figli hanno deciso di non vendere ma utilizzare per le riunioni di famiglia e per ospitare una Fondazione in ricordo del padre. Al momento ad Arcore vive ancora Marta Fascina, l’ultima compagna di Silvio, a cui ha lasciato un legato del valore di 100 milioni di euro.
Il presidente di Fininvest real estate è Adriano Galliani che deve dare un futuro anche ai terreni in Sardegna a sud di Olbia, la rinomata Costa Turchese, dove i Berlusconi avevano in progetto insediamenti alternativi alla Costa Smeralda, appena più nord. [...]