CAFONALINO ''AVE MOU'' – DA IVAN ZAZZARONI ALLA ZAZZERA DI DAGO, DAL LAZIALE TIMPERI AI FIGLI DI VIOLA E FALCAO, DALL’IMMUNOLOGO LE FOCHE ALLA GNOCCHISSIMA MORENA GENTILE, SI SCATENA LA MOURINHO-MANIA CON IL NUOVO LIBRO DI DOTTO – DAGO METTE IN GUARDIA LO "SPECIAL": ''I ROMANI NON CONFONDONO MAI LA CRONACA CON LA STORIA. ATTENTO A TUTTI QUESTI ALLORI, DAVANTI ALLE SCONFITTE IL ROMANO È SPIETATO" E FA NOTARE COME L'ARRIVO DI JOSE' HA MESSO IN OMBRA IL CULTO DI TOTTI
-Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Roberta Petronio per il “Corriere della Sera - ed. Roma”
Racconta Giancarlo Dotto che quando sale su un taxi, puntuale arriva la domanda: «Allora, come la vede 'sta Roma?».
«Di solito sono in difficoltà. Ma questa sera venendo qui ho risposto: la vedo bene». Lo scrittore e cultore dell'epopea calcistica, soprattutto giallorossa, manifesta così il suo ottimismo davanti alla platea che si è riunita nel salotto della Galleria Alberto Sordi per la presentazione di «Ave Mou. Il grande ritorno di Josè Mourinho» (Rizzoli).
Centossessanta pagine per celebrare il carisma di un allenatore che Dotto assimila al profilo imperiale di Ottaviano Augusto, già venerato dalla tifoseria. È Roberto D'Agostino a mettere in guardia direttamente Mou: «I romani non confondono mai la cronaca con la Storia. Attento a tutti questi allori, davanti alle sconfitte il romano è spietato».
Avvertenze per l'approccio ad una città difficile, che si sovrappongono ai commenti di chi ha passato in rassegna il libro. Dice Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport : «Una scrittura divertentissima. Manca solo la timidezza di Mou, ma c'è tutto il resto». Per Tiberio Timperi: «La genialità e la follia di Mou sono le stesse qualità che contraddistinguono Dotto. Queste pagine sono un'esperienza passionale».
Arrivano Ettore Viola (figlio di Dino Viola), Giuseppe Falcao (figlio d'arte di Paulo Roberto Falcao), Jacopo Volpi, il regista Valentino Tocco, Roberto Di Russo, l'attrice Morena Gentile, l'immunologo Francesco Le Foche, e l'attore Riccardo De Torrebruna che legge alcuni brani.
Mou, lo stratega tutto da leggere
Lorenzo Scalia per il “Corriere dello Sport”
José Mourinho ha una copia sul comodino. Probabilmente la sta leggendo nei ritagli di tempo. Da ieri sera anche Valerio - il primo tifoso a farsi autografare il volume da Giancarlo Dotto dopo aver attraverso la città, da Portuense al centro storico, insieme alla fidanzata Fabiola - ha tra le mani un esemplare di “Ave Mou - il grande ritorno di José Mourinho”, il libro edito da Rizzoli che è stato presentato ieri presso la Galleria Alberto Sordi, all’entrata della Feltrinelli.
Il Mou di Dotto, «lo sciamano di Setubal», ha una somiglianza pazzesca con Ottaviano Augusto, è un uomo uscito dalla mitologia, il condottiero di «una Roma dai denti affilati», ma anche uno «strano esemplare di maschio alfa».
Il libro parte dall’annuncio della firma di Mourinho, dall’arrivo del portoghese all’aeroporto di Ciampino e finisce con un capitolo che si intitola “Dentro il pigiama di Mou“. Un nome, un racconto fine. Intimo, profondo, passionale. «Mi sono messo dentro il pigiama. Era di seta. E si stava molto bene», ha detto l’autore scherzando.
«L’uomo che descrivo in realtà non esiste. E’ un’invenzione del mio desiderio, del desiderio di chi segue la Roma. Mourinho è un vero stratega. Ha un’intelligenza emotiva fuori dal comune, sa perfettamente che spartito usare e cosa vogliono i tifosi. Per me Mourinho vincerà e non scapperà. Anzi, ha già vinto...», ha poi aggiunto Giancarlo Dotto durante la presentazione della sua ultima fatica, la cui prefazione è stata curata da Maurizio Costanzo.
Al pomeriggio letterario ha partecipato il nostro direttore Ivan Zazzaroni: «Per me Giancarlo Dotto è il più grande scrittore dell'ottocento, del novecento e del duemila. Geniale. Non a caso scrive sul Corriere dello Sport-Stadio. Nel libro manca solamente il Mourinho timido, in pochi conoscono questo suo lato. Finora non ho ancora ritrovato il Mou che ricordavo. Però mi sono divertito parecchio a leggere questo libro».
Affilate le parole di Roberto D’Agostino: «Roma è una sedia elettrica, una città tentacolare. Mourinho deve stare attento perché c’è il rischio di arrivare con l’alloro in testa e andarsene con una pernacchia. Come disse Fellini, Roma è un cimitero che scoppia di salute». Durante la presentazione di “Ave Mou“ sono intervenuti con degli audio messaggi anche Carlo Verdone e Giovanni Malagò.