CAFONALINO - FAI IL PNEUMOLOGO E NON VUOI SCRIVERE UN BEL LIBRO SULLA PANDEMIA? ALLA PRESENTAZIONE ALL’HARRY’S BAR DI FONTANA DI TREVI A ROMA DEL VOLUME DI LUCA RICHELDI, EX MEMBRO DEL CTS, C'ERA ANCHE IL MINISTRO SPERANZA: "NEL LEGGERE IL RACCONTO DI QUEI GIORNI DIFFICILI, QUANDO ABBIAMO CHIUSO IL PAESE, MI SONO EMOZIONATO" (MAGARI POTEVA ANCHE CHIUDERLO PRIMA, PER ESEMPIO AD ALZANO E NEMBRO) - PRESENTI MASTELLA CON LA MOGLIE, DOMENICO MASI, ELISABETTA FERRACINI, MARA CARFAGNA E… - FOTO
-Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Clarida Salvatori per www.corriere.it
«Per il Paese queste sono ore delicate perché si stanno prendendo decisioni importanti sulle terze dosi del vaccino Covid. E questa decisione non è né di destra né di sinistra. La politica deve seguire la scienza, come ha fatto nel periodo più difficile della pandemia, quando cioè ha chiuso tutta l’Italia dopo aver visto i dati di Bergamo o ha inviato le camionette dei militari a chiudere intere località»: oggi come allora, per il ministro della Salute, Roberto Speranza, questa collaborazione è stata fondamentale.
«Se abbiamo retto è stato solo grazie alla collaborazione tra gli scienziati del Comitato tecnico scientifico e la politica che doveva prendere decisioni importanti e senza precedenti — prosegue il ministro —. Abbiamo dovuto scrivere un manuale di istruzioni inesistente su di un virus su cui non c’era letteratura e non c’erano cure. E leggere la descrizione di quei mesi mi ha colpito».
Speranza ha rivissuto l’ultimo anno e mezzo, alle prese con una pandemia senza precedenti, in occasione della presentazione del libro di Luca Richeldi, direttore dell’Unità complessa di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma ed ex componente del Cts, dal titolo «Il tesoro leggero - L’avventura dei polmoni dalla pandemia al futuro della scienza», edito da Solferino.
Senza negare però una panoramica sul presente, con la terza dose di vaccino, e uno sguardo sul futuro: «Alla fine del libro si parla dell’importanza di aprire a nuovi investimenti in sanità - racconta ancora -. In questi giorni c’è la chiusura di bilancio e alla sanità andranno 128 miliardi di euro. Abbiamo le risorse, vanno fatte le riforme e serve investire nella ricerca. Ma soprattutto se una persona sta male ha il diritto di essere curato sempre e comunque, non come accade in altri Paesi».
Di riunioni, decisioni, spaccati di vita e momenti difficili ne hanno condivisi davvero molti Speranza e Richeldi che invece ripensa ad alta voce alla telefonata, da un numero sconosciuto, ricevuta da una dipendente del ministero che lo invitava a partecipare a una riunione: «Si trattava della prima riunione del Cts, non sapevamo se ce ne sarebbero state altre, ma fu l’inizio di un lungo viaggio».
Proprio come quello che Richeldi intraprende nel suo libro: «Un viaggio nella storia dei polmoni lungo tremila anni - così lo ha definito Paolo Mieli durante la presentazione del volume all’Harry’s bar di Fontana di Trevi a Roma - che parte dalla peste antonina, attraversa quella nera e arriva fino ai giorni nostri, fino ai giorni del Covid».
Un organo di importanza vitale, i polmoni, «che ogni giorno “respirano” 10mila litri di aria e che sono la benzina per tutti gli altri organi - ha raccontato ancora lo pneumologo Richeldi - ed è importantissimo preservarli».
Tanto più in periodo in cui si sta lottando contro un virus come il Covid che ieri nel Lazio ha fatto registrare una frenata (seppure fisiologica come ogni lunedì, che tiene conto dei casi emersi nel fine settimana): 449 i contagi, ovvero 248 in meno rispetto al giorno precedente. Di questi 212 sono stati registrati a Roma, mentre 76 nelle altre province. Per un tasso di positività che è sceso all’1,6%. Dodici i decessi (dieci in più): nove nella Capitale e tre a Latina.
Sul fronte ricoveri brutte notizie: in un solo giorno sono entrati nei reparti Covid 28 pazienti, per un totale di 510 posti letto occupati; più altri due in terapia intensiva, che portano i malati più gravi a quota 61.