CAFONALINO FINCHÉ L'ORIETTA VA! – ALLA PRESENTAZIONE ROMANA DEL SUO LIBRO DI RICETTE, ORIETTA BERTI, STUZZICATA DA PINO STRABIOLI, SVELA I SUOI SEGRETI IN CUCINA (E NON SOLO) – “MIA MADRE MI DICEVA CHE MI POGGIAVO TROPPO SUL MATTARELLO…” – “MIO MARITO, OSVALDO, MI HA CONQUISTATO REGALANDOMI UNA FORMA DI PARMIGIANO REGGIANO. DA ALLORA NON CI SIAMO PIÙ LASCIATI” – “PRIMA DI CANTARE MANGIO SEMPRE UN PEPERONCINO INTERO…”
-Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Estratto dell’articolo di Carlo Ottaviano per “Il Messaggero”
La coppia Galimberti-Paterlini intorno ai 160 anni in due ama ancora le ricette afrodisiache. «Le chiamo così spiega lei - perché sono proprio da perdere la testa! Sono piatti semplici, gustosi e delicati che richiedono poco tempo e pochi ingredienti per essere realizzati. Per anni li ho preparati al mio caro Osvaldo. Vi faranno perdere la testa!». A parlare è Orietta (Galim)Berti che da oggi non sarà più solo la Capinera d’Emilia, l’Usignolo di Cavriago, ma anche ufficialmente autrice di libri di cucina, senza sfigurare accanto a grandi chef e gourmet che hanno firmato altre opere della collana di chicche gastronomiche di Gribaudo (Gruppo Feltrinelli).
In questo caso, un libro ricco di ricordi e avventure per raccontare la storia d’amore tra il mangiar bene e la felicità della condivisione che c’è dietro ogni piatto. Orietta Berti con Nella mia cucina. Le ricette di una vita (224 pagine, 19,50 euro, presentazione a Milano domani nell’ambito di Bookcity) si toglie lo sfizio di aprire le porte della sua cucina, fatta di sapori tradizionali e spesso decisi e di mostrare l’anima serenamente quotidiana e casalinga all’origine dello strepitoso successo di una carriera lunga già 60 anni (16 milioni di dischi venduti, cinque dischi d’oro, più sette di platino e due d’argento). […]
Il volume è diviso in quattro sezioni a uso e consumo di situazione diverse. «Per chi precisa come me ha poco tempo e deve spesso optare per uno spuntino, le ricette afrodisiache sono perfette. Per chi non sa dire di no a un buon piatto della cucina casalinga, ci sono le ricette legate ai ricordi della mia infanzia in Emilia. Per gli eterni indecisi ho scelto di proporre piatti da tutta l’Italia, che metteranno d’accordo i gusti di ogni ospite. E infine ci sono i dessert, protagonisti della sezione dedicata ai peccati di gola, per addolcire i momenti a tavola». Tra le righe delle 81 ricette molti aneddoti, più o meno noti.
«Il peperoncino confessa è il mio ingrediente segreto per cantare. Prima di ogni esibizione, ne mangio uno intero. Sì, perché ha la straordinaria capacità di pulire le corde vocali: riduce la produzione di saliva e così non c’è il rischio di stonare. L’ho scoperto a 18 anni quando, arrivata in Sicilia, la brezza marina mi aveva fatto perdere la voce. Allora mi fu consigliato di provare con il peperoncino, promettendomi che l’assaggio avrebbe risolto il problema». […]
C’è anche il ricordo dei primi incontri col marito: «Quando ho conosciuto Osvaldo, aveva un trench alla Humphrey Bogart. Appena abbiamo incrociato gli sguardi, l’ho subito invitato a bere un caffè, ma lui mi ha risposto che non gli piaceva. Allora ho rilanciato, dicendo che ci avrei aggiunto solo per lui del cioccolato, così avrebbe potuto berlo, ma neanche così gli andava a genio. Ho pensato ma che antipatico! La settimana dopo, però, mi ha portato una bella forma di Parmigiano Reggiano. Da lì non ci siamo più lasciati». […]
«Da bambina ricorda - facevo dei gran buchi nella sfoglia e allora mia mamma diceva: Ti appoggi troppo sul mattarello, fai venire l’impasto sottile, per forza dopo si vede il buco!». […]