CAFONALINO! – A MONTECITORIO ANDREA MONORCHIO, MITOLOGICO EX RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO, PRESENTA IL SUO LIBRO E PARLA DI BERLUSCONI, PRODI, D’ALEMA, DRAGHI – AVVISTATI GIANNI LETTA E L'EX MINISTRO ANTONIO MARZANO, "LAMBERTOW" DINI E LUIGI ZANDA. E POI, PIETRO E SILVIO SALINI, FRANCESCO BELLAVISTA CALTAGIRONE, UNA ROSSEGGIANTE MARIA RITA PARSI E IL BARBUTISSIMO GENERO DI MONORCHIO, LUCA BARBARESCHI…
-Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Estratto dell'articolo di Mario Ajello per “Il Messaggero”
Non bisogna avere paura di usare un'espressione - oligarchia - che non è affatto anti-democratica, anzi è democraticissima e non a caso risale all'antica Atene, e che richiama un metodo, un'attitudine, un principio (quello meritocratico non derivante dal censo) che è l'unico utile a far funzionare un sistema politico. Se si pensa alla democrazia dei migliori, ecco quattro prototipi dell'eccellenza italiana riuniti in un solo libro […]. I magnifici quattro sono, in ordine alfabetico, Giuseppe De Rita, Gianni Letta, Andrea Monorchio e Luigi Tivelli.
Il volume è firmato dagli ultimi due - Memorie di un Ragioniere generale tra scena e retroscena, edito da Rubbettino - con prefazione di De Rita e postfazione di Letta. Troppa grazia: 4 civil servant condensati in 150 pagine.
[…] come si racconta nel libro, Monorchio da Ragioniere generale (dal 1989) è stato un protagonista della nostra storia istituzionale, e in queste pagine - insieme al tributo profondo dovuto a Guido Carli che di Monorchio è stato punto di riferimento costante - si susseguono osservazioni e giudizi su Berlusconi, su Dini, su Prodi, su D'Alema, su Ciampi, su Draghi e si unisce il racconto dietro alle quinte con la cronaca ragionata su ciò che sono stati gli ultimi decenni della vicenda italiana.
Il tutto visto da uno che è sempre stato nel cuore del Palazzo e ne conosce, sia lui sia Tivelli, prezioso consigliere politico al servizio del bene pubblico, segreti e debolezze, vizi e virtù. Un vizio? La prolificazione delle leggi, il farsi proteggere dall'inflazione normativa per paura di prendere decisioni. […]
Di fatto, le Memorie di un Ragioniere generale raccontano - come scrive Gianni Letta - il contributo prezioso degli uomini e delle donne che credono nelle istituzioni e che alla istituzioni «danno l'anima» oltre che il cervello. Di questa categoria di cittadini che fanno funzionare l'Italia - osserva ancora Letta - «Monorchio è un modello insuperabile». […]
Occhio poi all'epilogo del libro. In cui Monorchio e Tivelli danno un giudizio equilibrato del governo Meloni. Ma con la speranza della continuità con l'esperienza Draghi e con l'auspicio che la competenza si affermi perché sta nella vittoria di questa virtù repubblicana l'interesse generale.
Riecco appunto Spadolini (la cui Academy presentata a Montecitorio con un migliaio di presenza previste sarà in scena il 6 febbraio anche a Milano) e la lezione spadoliniana che Tivelli considera essenziale per le sorti dell'Italia di oggi e di domani: «Competenza contro il dilettantismo, e contro le altre due patologie che infragiliscono il nostro Paese e che sono il presentismo e l'anti-meritocrazia».