CAFONALINO - CON LA SCUSA DELLA PRESENTAZIONE DEL SUO LIBRO DAVANTI AI PREZZEMOLINI DELLA NOBILTÀ ROMANA, BRUNO VESPA INFORCHETTA UN PIATTONE DI MACCHERONI ALLA CHITARRA DEGUSTANDO VINI PREGIATI A PALAZZO DORIA PHAMPILJ - IL PADRONE DI CASA ALESSANDRO RAPPINI DI CASTELDELFINO E IL PADRE ANDREA HANNO ACCOLTO MARISELA FEDERICI, FABRIZIO COLONNA, FULCO RUFFO DI CALABRIA E… - FOTO
Più di 20 anni di storia raccontati degustando vini pregiati, un connubio perfetto tra cultura e enogastronomia. In un noto ristorante all'interno di palazzo Doria Pamphilj, Bruno Vespa ha brindato con il gotha della nobiltà romana presentando il suo ultimo bestseller Perché Mussolini rovinò l'Italia (e come Draghi la sta risanando).
Dopo aver dedicato al Fascismo due volumi di successo, il conduttore di Porta a Porta ha firmato la sua terza fatica letteraria per raccontare ai lettori gli anni drammatici che hanno portato alla fine del Ventennio fascista.
Oggi come allora, l'Italia viene faticosamente fuori da una sfida, quella contro il Covid 19 che Bruno Vespa ha definito la terza guerra mondiale. Ma il Bel Paese ha, ancora una volta, voglia di ripartire.
Ed è proprio sull'onda di questa rinascita che gli illustri ospiti hanno levato i calici degustando i vini dell'azienda agricola di Vespa. Ad accogliere gli amici di sangue blu il padrone di casa Alessandro Rappini di Casteldelfino insieme al padre Andrea.
Puntuali all'appuntamento con la cultura i Principi Fabrizio Colonna, Fulco Ruffo di Calabria, Ascanio Lancellotti e Tara Borghese, la pincipessa Cintia Torlonia, i marchesi Federico Cavazza e Giovanni Sacchetti, il conte Ranieri di Campello e la contessa Marisela Federici.
Nella ristretta cerchia di invitati anche le autrici Rai Concita Borrelli e Antonella Martinelli, il notaio Luigi Pocaterra e il maestro di scherma scenica, Renzo Musumeci Greco. Una magnifica serata terminata, in onore delle origini dello scrittore, con una cena a base di prelibatezze abruzzesi, dal salame aquilano ai maccheroni alla chitarra. E, per addolcire i palati più esigenti, un goloso zuccotto alle mandorle ricoperto di cioccolato.