CAFONALISSIMO – SARÀ PERCHÉ LA SERATA ERA SPONSORIZZATA DA ARMANI, SARÀ PERCHÉ (FORSE) ERA L’ULTIMA "PRIMA" DI MATTARELLA, FATTO STA CHE IERI ALLA SCALA NON SI SONO VISTE SMANDRAPPATE NÉ SIGNORE IN CERCA DI VISIBILITÀ CONCIATE COME ABAT-JOUR: LA PAROLA D'ORDINE ERA SOBRIETÀ - GLI UOMINI ERANO TUTTI IN SMOKING, LE DONNE AL MASSIMO HANNO OSATO UN VERDE SPERANZA, IN SINTONIA CON IL CLIMA DI RIPARTENZA DEL PAESE
LA PELLICCIA DI MANUEL AGNELLI, CRISTINA MARINO SCOLLATISSIMA, BARBARA PALVIN E GRETA FERRO CASTIGATE, CREMONINI CON LA MAMMA E LAURA MATTARELLA: I MIGLIORI E I PEGGIORI
Annachiara Sacchi per il “Corriere della Sera”
Un tocco di verde per la prima «in mascherina», per Macbeth che prova a celebrare la ripartenza, a dire che con il virus, finché non sarà sconfitto, si può tentare di convivere «rispettando le regole». Verde speranza, come quello indossato da Antonia Dell'Atte, da Laura Morino Teso (una creazione Curiel), dall'attrice Sara Maestri e da tante ospiti del Piermarini: tocchi di luce insolita - dallo smeraldo all'ottanio - in una serata decisamente elegante.
Sobrietà. Perché si torna a teatro ma facendo attenzione, anche negli abiti. Smoking per gli uomini - da Manuel Agnelli a Cesare Cremonini ad Arturo Artom a Placido Domingo - e toilette scure, nero e blu, velluto e gioielli. Ecco, al massimo il verde. Diverse signore in pantalone, come Alessandra Repini Artom (ancora Curiel). E poche provocazioni. Niente fronzoli.
Del resto è la serata di Giorgio Armani, partner dell'inaugurazione, che oltre a riempire i palchi con diecimila rose e tremila splendide orchidee, ha vestito, tra gli altri, Laura Mattarella, figlia del presidente della Repubblica, la compagna del sindaco di Milano Chiara Bazoli, la moglie del ministro della cultura Dario Franceschini, Michela Di Biase, l'attrice Greta Ferro, la modella Barbara Palvin.
E ancora: Luca Argentero, Alessandro Cattelan, il sovrintendente della Scala Dominique Meyer, l'assessore milanese alla Cultura Tommaso Sacchi accompagnato dalla nonna Mariangela. Ed ecco, re Giorgio, in smoking, con appuntata l'onorificenza di cavaliere di Gran Croce ricevuta a fine novembre dal presidente Mattarella. Sul volto, la mascherina chirurgica azzurra. Al suo fianco, la nipote Roberta.
Prima in sicurezza: controlli e misurazione della temperatura. Prima «cauta», poco chiasso, dritti in sala, la mascherina si toglie solo per il tempo di una foto. Prima rock, Prima giovane, anche se non mancano le «istituzioni» milanesi: Liliana Segre, Livia Pomodoro, Cesare Rimini, Andrée Ruth Shammah, Daniela Javarone, Mario Monti. Prima fiduciosa, come sottolinea Roberto Burioni, alla sua prima Prima: «Se continuiamo così, con vaccini e mascherine, possiamo guardare avanti con ottimismo».