Video di Ferdinando Proietti per Dagospia
Simona Orlando per Dagospia
Se arrivi alle 22, come da invito, alla festa dei 15 anni di Dagospia, rivivi sulla tua pelle la scena di Valerio Mastandrea in “Tutti giù per terra”: sei l’unico insieme al barista e dal suo sguardo capisci che solo i coglioni arrivano in orario. Vip e aspiranti tali sono sempre puntualissimi nel loro ritardo.
Li noti nella calca quando si accende il flash dei fotografi ed ecco Renzo Arbore, che era ed è quello della notte, Dario Salvatori, Stefania Prestigiacomo e Melania Rizzoli, ecco i giornalisti di ogni arte e parte: Salvo Sottile, Francesca Fagnani (Ballarò e Servizio Pubblico) con Valentina Bendicenti, Fabrizio Roncone (Corriere della Sera), Antonello Piroso, Gian Marco Chiocci (Il Tempo), Norma Rangeri (Il Manifesto) con il marito Guglielmo Pepe (Repubblica), Flavio Mucciante (Rai GR Parlamento), Nicoletta Picchio (Sole 24 Ore), Cecilia Cirenei (Repubblica), Gianluigi Nuzzi unchained, Gabriella Sassone, Giampiero Mughini al guinzaglio del cane, Duilio Giammaria, Oliviero Beha, Pino Corrias con la moglie Micol Veller, Antonella Piperno (Panorama), la bombastica Angela Camuso, Claudio Lazzaro, l’economista Michele Martone, Alessandro Ferrucci (Il Fatto), Alfonso Dell’Erario, Filippo Facci (Libero) scortato da Simona Borioni, che invece di Fedez ha trovato il pacifico rapper G Max e la rissa è stata scongiurata.
Non mancavano scrittori (Fulvio Abbate, Jas Gawronski, Paolo Madron e l’uomo che sussurra ai potenti Luigi Bisignani), editor Mondadori (Gabriella Ungarelli), artisti (Giovanni Albanese) e curatori d’arte (Bartolomeo Pietromarchi e Gianluca Marziani), la scrittrice Elena Stancanelli, imprenditori (Massimo Caputi e Federica Fendi), costituzionalisti (Michele Ainis), fumettisti (Vincino), comunicatori (Gianluca Comin), il direttore della Web System 24 Ivan Ranza, pierre (Benedetta Lignani Marchesani, Laura Melidoni, Camilla Morabito, Saverio Ferraggina), stilisti (Marco Coretti), attori (Roberto Ciufoli) e mitologici addetti stampa (Enrico Lucherini), il principe 4/4 Carlo Giovanelli, la scrittrice Marellina Caracciolo coniugata Chia, lo sceneggiatore di Paolo Sorrentino e Nanni Moretti, Umberto Contarello biancovestito, la coppia Silvia Ronckey e Beppe Scaraffia. Assenti tutti quelli che hanno preferito le passerelle di Cannes e del Salone del Libro di Torino.
Il party di sabato si teneva al Lian, il locale sul biondo Tevere trasformato in un acquario di pesci piccoli e grossi, squali e triglie, pesci pagliaccio e pesci-pilota, tutti a celebrare un sito che spesso se li fa alla brace. Una serata tra sirene e piovre, con tanti tentacoli e posti su cui attaccare le ventose.
Un cafonal tutto sommato più sobrio di tante feste romane, dove la musica è stata tutt’altro che cafonal. Si va in una direzione precisa, con gli Statale 66, è il sano vecchio rock. Scuotimenti pelvici con Elvis e snodamenti amMickanti sulle note dei Rolling Stones. Che satisfaction. Scatenate le Miss e le Milf in pista, attente a non pestare le zampe del cane di Mughini, e senza freni per via dell’open bar o dell’”open mind”.
enrico lucherini e adua del vesco
Dopo la band, sale in consolle il Caronte-Roberto, che tra le tante cose è anche DJ, sin dai tempi del glorioso Titan (1978), quando accanto a lui troneggiava la barba del caro Paolo Zaccagnini. Malati di blues, e infatti il primo disco che impiatta è “The Thrill Is Gone” di B.B. King. Tutto il resto è funky, irresistibile da James Brown di “Sex Machine” all’”Uptown Funk” di Mark Ronson e Bruno Mars, latin soul (“El Watusi” di Ray Barretto e disco by Michael Jackson e Chic, che oggi non è più solo roba per fasci. L’ex gieffina Daniela Martani gli ha fatto da corista.
Dago balla con la moglie Anna, da solo, invasato di ritmo, camicia western di nylon slacciata e pancia all’aria, fiero di una vita dedicata alla notizia, 10 ore al giorno il culo attaccato alla sedia per ficcare il naso ovunque non sia arrivato l’olfatto altrui.
Il congedo è su “Figli delle stelle” o delle stalle, qui non fa molta differenza. Se c’è una cosa che D’Agostino sa fare è riunire tutti, l’alto e il basso, destra e sinistra, amici e nemici, colto e incolto, gente che sa tutto e gente che sa tutto di niente. Mezzi nobili e mezzi ignobili, avrebbe detto qualcuno.
Qui tutto è quel che sembra, tranne per quel famoso che, a fine serata, dopo aver ballato ardentemente e per ore con una mora svestita a misura orifizio, le ha proposto: «E adesso si va a far l’amore a casa mia? E lei: «No, poi ci sto male. Non sono quel tipo di donna». C’è chi ha voglia di “scoopare” e chi no.
angela camuso natalia augias, elena somare, mattia osti michele martone daniele ciccaglion e emily nuzzi dance fulvio abbate daniela e gianluca comin filippo facci benedetta rizzo simona borioni antonello piroso valentina bendicenti dago francesca fagnani federica fendi con cesaretto fazzoli