"ITALIA-SVIZZERA? FAREMO UNA GRANDE PARTITA E VINCEREMO. IL CAMPO DELL’OLIMPICO? SPERIAMO CHE MIGLIORI NELLE PROSSIME SETTIMANE" - ALL'ANTICO TIRO A VOLO MANCINI RITIRA IL PREMIO COLALUCCI ED ESALTA MILAN E NAPOLI (“GIOCANO IL CALCIO MIGLIORE") - IL DS DELLA ROMA TIAGO PINTO MARCA VISITA “PER RISPETTO AI TIFOSI DOPO L’1-6 IN NORVEGIA” – DA LORELLA CUCCARINI A EDOARDO LEO, ECCO CHI C’ERA - FOTO BY LUCIANO DI BACCO+VIDEO
Al Circolo Antico Tiro a volo la settima edizione del premio “Giuseppe Colalucci”, ideato dal giornalista Guido D'Ubaldo e dedicato al popolare giornalista romano scomparso nel 1984. A ricevere il riconoscimento il ct della della Nazionale campione d'Europa Roberto Mancini, i giornalisti Mario Sconcerti, Antonio Corbo, Donatella Scarnati, Bruno Gentili, Stefano Barigelli, Giuliano Riva, Giuseppe Cruciani, oltre al professor Pierpaolo Mariani, all'attore Edoardo Leo e allo scrittore Sandro Bonvissuto. Mancini a margine della cerimonia ha commentato la sconfitta della Roma in Conference League:
"Come diceva Vujadin Boskov, meglio perdere una vollta 6 a 1 che 6 volte uno a zero. Hanno giocato su un campo difficile e sono cose che possono capitare". "Juve-Inter? Non credo sarà decisiva - ha spiegato il tecnico - siamo solo all'inizio. Ovvio che la Juve è più obbligata a vincere visto che deve inseguire. Roma-Napoli sarà un test importante per la squadra di Spalletti, è quella che insieme al Milan sta giocando meglio".
Tra i premiati anche lo scrittore Sandro Bonvissuto, che nel suo libro "La gioia fa parecchio rumore" ha tratteggiato l'amore per un mondo del calcio che sembra non essere più quello di un tempo: "I giocatori prima erano meno mitologici di oggi, erano dei privilegiati ma alla fine della carriera dovevano comunque reinventarsi aprendo un ristorante o un'agenzia di assicurazioni.
Eppure era un mondo più distante, noi i calciatori non li conoscevamo, oggi i ragazzi li contattano sui social e spesso li costringono a chiudere il profilo quando sbagliano un rigore" commenta Bonvissuto. Che a proposito della sconfitta patita in Norvegia dalla sua squadra aggiunge: "Le alterne vicende della squadra hanno reso il tifoso giallorosso un professionista della sofferenza"