giuseppe castagna anima holding

“ANIMA” MIA, E MEDIOBANCA? – È PARTITA OGGI L’OPA DI BANCO BPM SULLA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (IL MERCATO È TIEPIDO: IL TITOLO DELLA SGR NON CRESCE), PRIMO ATTO DEL GRANDE RISIKO CHE COINVOLGE MPS, UNICREDIT E GENERALI – CE LA FARÀ IL PICCOLO “MONTE” A METTERE LE MANI SU PIAZZETTA CUCCIA? TUTTO DIPENDE DAI FRANCESI DI CREDIT AGRICOLE E DA ORCEL. GUEST STAR: I FONDI INTERNAZIONALI, CHE ALTRE VOLTE SI SONO CHIAMATI FUORI DALLE SCELTE OPERATIVE DELLE SOCIETÀ (TIM E SALINI)

Giuseppe Castagna - PRIMA DELLA SCALA 2024

PRIMO GIORNO DELL'OPA BANCO BPM-ANIMA, PIATTI I TITOLI IN BORSA

(ANSA) - Nel giorno dell'avvio dell'Opa di Banco Bpm su Anima, calmi i titoli coinvolti: alla partenza di Piazza Affari Banco Bpm sale dello 0,2% a 9,97 euro. Il titolo del gruppo del risparmio gestito è piatto a quota 6,98.

 

 

BANCO BPM AVVIA LE DANZEMA L’OPA MPS ANDRÀ LUNGA

Estratto dell’articolo di Stefano Righi per “L’Economia – Corriere della Sera”

 

[…]  L’autorizzazione della Consob arrivata giovedì sera sulla scrivania di Giuseppe Castagna ha dato una accelerazione all’offerta pubblica di acquisto (opa) che Banco Bpm ha lanciato su Anima sgr. E da oggi fino al 4 aprile la prima delle sei operazioni straordinarie in calendario a Piazza Affari andrà a compimento.

 

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

Se da punto di vista dell’esito quella che inizia oggi è, con Ifis-illimity, la meno incerta, dal punto di vista strategico rappresenta il primo momento di costruzione di una posizione che riverbererà sulle due grandi operazioni annunciate, ovvero Unicredit su Banco Bpm e Mps su Mediobanca, questa con immediati riscontri su Generali.

 

La valenza strategica dell’opa di Banco Bpm su Anima risiede nel fatto che, se andrà a compimento raccogliendo almeno il 67 per cento delle azioni in circolazione, questo permetterà al Banco Bpm di presentarsi all’assemblea del Monte dei Paschi di Siena unendo le due posizioni oggi distinte e mettendo assieme il 9 per cento circa del capitale e soprattutto dei voti.

 

LUIGI LOVAGLIO MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Quella del 17 aprile è una data fondamentale nel percorso di avvicinamento di Mps a Mediobanca. Al momento, i principali azionisti del Monte sono il governo italiano attraverso il Mef, con l’11,7 per cento del capitale, Delfin con il 9,78 per cento, Caltagirone con l’8 per cento.

 

Se a questi tre azionisti, che hanno approvato l’operazione Mediobanca e che mettono assieme circa il 29,5 per cento delle azioni si dovesse aggiungere il Banco Bpm, si formerebbe uno zoccolo duro pesante circa il 38,5 per cento di Mps. Non poco.

 

GIUSEPPE CASTAGNA

L’opa su Anima parte bene: Banco Bpm inizia tenendo in mano già il 45 per cento delle azioni, rappresentate dalla volontà di aderire già espressa da Poste, Fsi, dai manager e ovviamente dalla quota della ex popolare milanese.

 

A queste dovrebbe poi aggiungersi la partecipazione dell’onnipresente Caltagirone, che di Banco Bpm controlla poco meno del 2 per cento. Quindi, la strada che a Milano conduce da Piazza Meda a Corso Garibaldi, sede di Anima, sembra spianata.

 

Non va invece dato per scontato il comportamento del Banco Bpm all’assemblea del Monte. Castagna […] Deciderà cosa fare il 17 aprile solo in un secondo momento […]. In queste settimane caratterizzate dall’attesa delle varie autorizzazioni necessarie a procedere prendono sempre più corpo le posizioni che potranno assumere i grandi azionisti. Di alcuni la posizione è nota, di altri assai meno. La partita infatti […] verrà decisa […] dai grandi soci.

 

PHILIPPE DONNET ALBERTO NAGEL

Nel caso di Banco Bpm il riferimento è al Crédit Agricole, che oggi ha il 9,9 per cento e una tentazione a salire ulteriormente. Ma non va scordato l’Unicredit di Orcel, con la sua capacità di fuoco e l’imprevedibilità delle mosse. Poi, per tutte, Banco Bpm compreso, il grande azionista è l’insieme dei fondi di investimento il cui voto sarà decisivo in ognuna delle sei partite aperte a Piazza Affari e anche della settima, quella che Unicredit ha iniziato nei confronti della tedesca Commerzbank e che venerdì ha ottenuto il nulla osta da parte della Banca centrale europea.

 

banco bpm

Cosa faranno dunque i fondi di investimento? Hanno sostanzialmente due strade. O presentarsi individualmente in assemblea, oppure appoggiarsi al Comitato dei Gestori, vicino ad Assogestioni, che si ispira ai Principi di Stewardship. Prevedere il futuro è impossibile, così talvolta può aiutare guardare al passato.

 

Quando nelle scorse assemblee di Tim e di Salini il voto dei fondi sarebbe potuto risultare determinante ai fini della guida della società, quindi determinante in assemblea, i fondi si sono chiamati fuori, non si sono espressi, fedeli all’idea che loro non vogliono determinare le scelte operative della società ma solo controllare […] che l’attività sociale sia compiuta secondo le best practice in essere e applicando un principio di neutralità.

 

È un punto da tenere presente. Un altro elemento da tenere in opportuna luce è la comunicazione, arrivata la settimana scorsa da Bruxelles, sulla piena capacità di Mps a promuovere l’operazione.

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - FRANCESCO MILLERI

Teresa Ribeira, vicepresidente della Commissione Ue, scrive che per l’Unione «alla data dell’annuncio da parte di Mps della sua offerta pubblica di scambio volontaria sulle azioni di Mediobanca, il 24 gennaio 2025, l’Italia aveva già rispettato l’impegno» con Bruxelles per la cessione della partecipazione pubblica nell’istituto. Mps dunque «non era più soggetta al divieto di acquisizione o ad altri vincoli connessi agli aiuti di Stato che avrebbero impedito la sua offerta».

 

Parallelamente, va rilevato, che uno dei punti più attraenti dell’offerta di Mps, ovvero l’importante volume dei crediti di imposta annunciati verrà valorizzato solamente se l’acquisizione sarà consolidata nel perimetro senese, ovvero se Mps otterrà almeno il 51 per cento del capitale di Mediobanca.

 

banco bpm

La strada da compiere è dunque ancora molto lunga. Bisogna passare attraverso l’esame dei conti del primo trimestre dell’anno, l’assemblea di Mps del 17 aprile, il pagamento dei dividendi (a maggio: full year per Mps, in acconto per Mediobanca) per arrivare alle attese autorizzazioni e al comporsi dei vari fronti per dare poi vita a quella che, cinematograficamente, si annuncia essere la lunga estate calda della finanza italiana.

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Ultimi Dagoreport

papa francesco bergoglio balcone policlinico gemelli

DAGOREPORT – QUESTA VOLTA PAPA FRANCESCO HA RISCHIATO DAVVERO DI MORIRE, ED È STATO RIPRESO PER LO ZUCCHETTO: TENERLO IN VITA  HA RICHIESTO UNA ASSISTENZA STRAORDINARIA DA PARTE DELL’OTTIMO STAFF MEDICO DEL POLICLINICO GEMELLI – BERGOGLIO RICEVERÀ LE STESSE PREMURE A SANTA MARTA? UN PRIMO PESSIMO SEGNALE SI È AVUTO NELLA MODALITÀ CON CUI IL PAPA È STATO “OFFERTO” AGLI OCCHI DEI FEDELI DAL BALCONE DELL’OSPEDALE: LO STAFF VATICANO, PER NON FARLO SEMBRARE MALCONCIO, GLI HA TOLTO I NASELLI DELL’OSSIGENO, TANTO CHE BERGOGLIO NON È RIUSCITO A CONCLUDERE LA BENEDIZIONE PER L’AFFANNO…

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - SOPRAVVIVERÀ IL GOVERNO DI GIORGIA MELONI AL VOTO, PREVISTO PER OTTOBRE, DI CINQUE REGIONI (OLTRE 17 MILIONI DI CITTADINI ALLE URNE)? - TRANNE LA TOSCANA SEMPRE ROSSA, CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA E VENETO SONO TUTTE CONTENDIBILI DAI DUE SCHIERAMENTI - IN PUGLIA LA VITTORIA DEL PD SAREBBE CERTA SOLO CON ANTONIO DECARO – IN VENETO, IL MELONIANO DE CARO SE LA PRENDE IN QUEL POSTO SE ZAIA PRESENTA UN SUO UOMO NELLE LISTE DELLA LIGA VENETA - DA ‘’VIA COL VENETO’’ A “PER CHI SUONA LA CAMPANIA”. DOVE SI È GIÀ IN PIENA SCENEGGIATA NAPOLETANA, STARRING MARTUSCIELLO, PIANTEDOSI, CIRIELLI, DE LUCA – MARCHE? QUASI PERSE - GIORGIA, QUI SI RISCHIA LA SCOPPOLA! CHE FARE? NEL DUBBIO, COME INSEGNA L’ANTICO CODICE DEMOCRISTIANO, MEGLIO RIMANDARE IL VOTO REGIONALE NEL 2026…

meloni salvini tajani palazzo chigi

DAGOREPORT - LA SITUAZIONE DEL GOVERNO MELONI È GRAVE. PROBABILMENTE NON SERIA, MA DISPERATA SÌ - SE L’ESCALATION DEL SALVINISMO TRUMPUTINIANO FA IMBUFALIRE TAJANI (“POPULISTI QUAQUARAQUÀ”), FA PRUDERE MANI E GOMITI A UNA DUCETTA MALCONCIA, FINITA NEL CONO D’OMBRA DI TRUMP-MUSK, CHE ASPETTA SOLO LA CONFERMA DI SALVINI A CAPO DELLA LEGA, IL 6 APRILE, POI “LA PAZIENZA FINISCE” - IL GIORNO PIÙ DOLOROSO DELLA MELONA ARRIVERÀ INFATTI QUATTRO GIORNI PRIMA: IL 2 APRILE, QUANDO TRUMP ANNUNCERÀ I FAMIGERATI DAZI USA E MELONI DOVRÀ DECIDERE SE STARE CON WASHINGTON O CON  BRUXELLES - IN ATTESA DEL GIORNO DEL GIUDIZIO, SI FANNO SEMPRE PIÙ FITTE E FORTI VOCI E MUGUGNI DI UNA DE-SALVINIZZAZIONE DEL GOVERNO CHE PREFIGURANO UNA PROSSIMA CRISI E IL VOTO ANTICIPATO NEI PRIMI MESI DEL 2026 - L’APERTURA DELLE URNE DIPENDERÀ PERÒ DA ALTRI DUE FATTORI: I DATI DEI SONDAGGI E IL VOTO INCERTISSIMO, PREVISTO PER IL PROSSIMO OTTOBRE, IN CINQUE REGIONI…

proteste benjamin netanyahu ronen bar gali baharav-miara

DAGOREPORT – TUTTI A GUARDARE L’UCRAINA, MA IN ISRAELE È IN CORSO UN GOLPETTO DI NETANYAHU: “BIBI” PRIMA HA PROVATO A CACCIARE IL CAPO DELLO SHIN BET, RONEN BAR, CHE INDAGAVA SU DI LUI, POI HA VOTATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO LA PROCURATRICE GENERALE, GALI BAHARAV-MIARA, ANCHE LEI "COLPEVOLE" DI AVER MESSO SOTTO LA LENTE I SOLDI DEL QATAR FINITI AD HAMAS MA ANCHE AI COLLABORATORI DEL PREMIER – LE “OMBRE” SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE: CHE RESPONSABILITÀ HA IL GOVERNO? NETANYAHU ERA STATO O NO INFORMATO DAI SERVIZI DI  BAR DEL PIANO DEI TERRORISTI PALESTINESI? PERCHÉ NON SONO STATE PRESE LE DOVUTE CONTROMISURE?

ursula von der leyen xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LE MATTANE DI TRUMP SVEGLIANO L'EUROPA: DOPO IL VIAGGIO IN INDIA, URSULA VOLA A PECHINO A FINE APRILE - SE TRUMP CI SFANCULA, LA GRANDE FINANZA AMERICANA RISPONDE INVESTENDO NEL VECCHIO CONTINENTE (IN ACCORDO CON IL MONDO FINANZIARIO BRITISH) - DOPO AVER SENTITO PARLARE WITKOFF ("PUTIN NON È UN CATTIVO RAGAZZO") , I DIPLOMATICI EUROPEI HANNO AVUTO UN COCCOLONE: CON QUESTI STATES, PUTIN POTREBBE OTTENERE TUTTO QUELLO CHE VUOLE. E INFATTI SOGNA ADDIRITTURA ODESSA - L'UNICA NOTIZIA CHE HA IMPENSIERITO "MAD VLAD" NELLE ULTIME ORE È STATA LA POSSIBILE PARTECIPAZIONE CINESE, POI SMENTITA, ALLE OPERAZIONI DI PEACEKEEPING DEI "VOLENTEROSI" A KIEV...