cuneo fiscale

GLI ITALIANI LO PRENDONO NEL CUNEO – BRUTTA SORPRESA IN BUSTA PAGA: NEL CEDOLINO DI GENNAIO I LAVORATORI TROVERANNO DAI 5 AI 96 EURO IN MENO – IL TAGLIO RIGUARDERÀ CHI GUADAGNA TRA 10 E I 35MILA EURO, PER EFFETTO DEL NUOVO CUNEO FISCALE: CHI HA UN REDDITO DI 25MILA EURO LORDI ALL’ANNO VEDRÀ DECURTATA LA BUSTA PAGA DI 96 EURO, CHI NE PRENDE 10MILA…

Estratto dell’articolo di Alessandro D’Amato per www.open.online

 

cuneo fiscale 3

Nel 2025 la busta paga degli italiani sarà più leggera. Nonostante la trasformazione del cuneo da contributivo o fiscale nella Legge di Bilancio. Salvo che per i redditi sotto gli 8.500 euro e per quelli tra i 35 e i 50 mila. Nel cedolino di gennaio tutti gli altri troveranno qualche euro in meno. A causa del doppio regime contributivo e fiscale. […]

 

Le perdite calcolate nella simulazione di Italia Oggi vanno da 5 a 96 euro. E a perderci sarà chi ha una retribuzione annua lorda dai 10 mila ai 35 mila euro.

 

[…]

 

Il dipendente che guadagna 25 mila euro di stipendio lordo annuo subirà un taglio di 96 euro, ovvero 7 euro al mese su 13 mensilità. Chi ne prende 10 mila avrà 16 euro in meno, mentre ne perderà 24 chi ne guadagna 15 mila. Nello scaglione dei 23 mila si perdono 5 euro, mentre le buste paga di chi ne porta a casa 27 mila avranno in totale 15 euro in meno. Che diventano 42 per chi ne prende 30 mila e 27 per chi ne porta a casa 35 mila.

il video di giorgia meloni sul taglio al cuneo fiscale 8

 

Ci guadagna invece 460 euro annui chi già porta a casa 45 mila euro lordi. Il nuovo cuneo fiscale, spiega il quotidiano, attualmente interessa i titolari di lavoro dipendenti ed esclude i pensionati.

 

[…] Il nuovo cuneo fiscale si applica con due distinti criteri. Quello per i titolari di reddito complessivo fino a 20 mila euro e quello con reddito superiore a 20 mila e fino a 40 mila euro. Lo sconto è pari a 1000 euro, da riproporzionare per i redditi oltre i 32 mila. Nel primo caso si calcola una di queste tre aliquote:

 

7,1% se il reddito di lavoro dipendente non supera 8.500 euro;

 

5,3% se il reddito di lavoro dipendente supera 8.500 euro ma non 15mila euro;

 

4,8% se il reddito di lavoro dipendente supera 15.000 euro ma non 20mila euro.

 

busta paga e cuneo fiscale

L’importo che ne deriva non è soggetto a tasse e contributi. Per il reddito complessivo oltre i 20 mila e sotto i 40 mila lo sconto è fisso e viene riconosciuto come detrazione d’imposta Irpef. L’intero importo (1.000 euro) spetterà soltanto in presenza di 365 giorni di lavoro; altrimenti, spetteranno 2,74 euro per ogni giorno di effettivo lavoro.

 

Con le seguenti regole:

 

a prescindere dall’importo del reddito di lavoro dipendente, se il lavoratore ha un reddito complessivo oltre 20mila e fino a 32mila euro ha diritto all’ulteriore detrazione di 1.000 euro;

 

LA FLAT TAX - VIGNETTA DI GIANNELLI

a prescindere dall’importo del reddito di lavoro dipendente, se il lavoratore ha un reddito complessivo oltre 32mila e fino a 40mila euro ha diritto all’ulteriore detrazione di 1.000 euro ridotta in proporzione all’incremento del reddito complessivo oltre i 32mila euro;

se il lavoratore ha un reddito complessivo oltre 40mila euro non ha diritto al cuneo fiscale.

L IMPATTO DELLA DECONTRIBUZIONE IN BUSTA PAGA BUSTA PAGA

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)