
CRAUTI AMARI PER VOLKSWAGEN – MOODY’S HA ABBASSATO IL RATING DEL GRUPPO TEDESCO DA A3 A BAA1, TRE GRADINI SOPRA IL LIVELLO “JUNK”, OVVERO “SPAZZATURA” – LA DECISIONE ARRIVA IN SEGUITO AI PESSIMI NUMERI DEL COLOSSO DI WOLFSBURG, CHE HA CHIUSO IL 2024 CON UTILE NETTO CROLLATO DEL 30%, A 12,39 MILIARDI DI EURO – VOLKSWAGEN TENAT DI RILANCIARSI IN CINA: INSIEME AL PARTNER FAW LANCERÀ 11 NUOVI MODELLI, DI CUI 6 ELETTRICI E DUE PLUG-IN HYBRID. OBIETTIVO: TORNARE A VENDERE 4 MILIONI DI VEICOLI ALL’ANNO IN CINA ENTRO IL 2030....
Estratto dell’articolo di Alberto Annicchiarico per www.ilsole24ore.com
Moody’s ha abbassato il rating del Gruppo Volkswagen da A3 a Baa1, tre gradini sopra il territorio “junk”, segnalando le difficoltà di un settore in piena trasformazione e, soprattutto, la crescente pressione dei concorrenti in Cina. Un tempo leader indiscussa sul mercato del gigante asiatico, la casa di Wolfsburg oggi insegue.
Il titolo rimbalza, comunque, dopo una settimana negativa, seguita all’assemblea annuale con la comunicazione del bilancio 2024 e delle prospettive prudenti per il 2025, che prevedono taglio dei costi e gestione delle tensioni commerciali globali. Le previsioni di calo degli utili in Cina si spingono fino a 1 miliardo di euro nel corso di quest’anno.
Il declassamento, in definitiva, è giustificato dal calo del margine operativo e del flusso di cassa. Due indicatori chiave, che mostrano una situazione tutt’altro che brillante. Le aspettative di un recupero significativo nei prossimi trimestri sono «limitate», secondo Moody’s.
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Per rispondere a questa sfida, Volkswagen ha deciso di cambiare marcia. Il piano è ambizioso: insieme al partner FAW, lancerà nel 2026 11 nuovi modelli pensati esclusivamente per il mercato cinese. Sei saranno elettrici, due plug-in hybrid e altri due avranno un sistema a range extender. L’idea è chiara: offrire più scelta ai consumatori e riconquistare la fascia di mercato che una volta dominava.
SCIOPERO DIPENDENTI VOLKSWAGEN
Ma non è solo una questione di modelli. Volkswagen sa che il futuro dell’auto passa dalla tecnologia, e per questo punterà su aggiornamenti software over-the-air e sistemi avanzati di guida autonoma.
Inoltre, la collaborazione con un altro marchio cinese emergente, Xpeng, consentirà di sviluppare e rendere operativa dal 2026 una piattaforma elettrica (China Electrical Architecture), pensata appositamente per la Cina, soluzioni digitali e ricariche ultraveloci, fattori cruciali per il successo.
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L’obiettivo? Tornare a vendere 4 milioni di veicoli all’anno in Cina entro il 2030. Tenendo conto di tutte le motorizzazioni il gruppo tedesco nel 2024 ha venduto 2,9 milioni di veicoli contro i 3,2 milioni del 2023 (-9,5%). Per riuscirci, Volkswagen ha in cantiere il lancio di 40 nuovi modelli entro il 2027, oltre la metà dei quali elettrici. Una sfida ambiziosa, in un mercato sempre più affollato e competitivo e con consumatori che hanno mostrato maggiore inclinazione a scegliere i prodotti cinesi, più rispondenti alla loro fame di tecnologia.