tim vincent bollore pietro labriola

DAGOREPORT – SULL’EVENTUALE NUOVO SPEZZATINO DI TIM (SEPARARE CONSUMER E ENTERPRISE) SI DIMENTICA UN DETTAGLIO MICA DA POCO, ANZI DUE, COLLEGATI. IL PRIMO È CHE ANCORA BALLA UN’OFFERTA DEL FONDO BRITANNICO CVC SUL 23,75% DI TIM ATTUALMENTE IN MANO A VIVENDI. UN’OPERAZIONE IN STANDBY (ECCO IL SECONDO DETTAGLIO), IN ATTESA DEL RICORSO DI BOLLORÈ ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA SULLA CESSIONE DELLA RETE A KKR – SE VINCESSERO I FRANCESI, IL VALORE DEI TITOLI TIM SCHIZZEREBBE VERSO L’ALTO. VICEVERSA, UNA SCONFITTA…

pietro labriola a Italian Tech Week

UNA SCISSIONE TIRA L’ALTRA: DOPO LA CESSIONE A KKR DELLA RETE, TIM POTREBBE SEPARARE LE ATTIVITÀ CONSUMER (CHE VALGONO 7 MILIARDI DI RICAVI) DA QUELLE ENTERPRISE (3 MILIARDI)

https://www.dagospia.com/business/scissione-tira-l-altra-dopo-cessione-kkr-rete-tim-potrebbe-separare-419943

 

 

DAGOREPORT

Tim ci ha preso gusto, con lo spezzatino. Dopo la cessione della rete, svenduta agli americani di Kkr, si intensificano le voci di una nuova “societarizzazione”: l’obiettivo finale sarebbe quello di separare le attività consumer (la “normale” telefonia fornita agli utenti, che vale 7 miliardi) da quelle enterprise, dedicate alle aziende e alle grandi società (che aggiungono alla connettività servizi cloud, di cybersecurity e data center, e valgono 4 miliardi).

 

cvc capital partners 1

Si dimentica però che balla un’offerta da parte del fondo britannico Cvc sulla quota del 23,75% di Vivendi. I contatti sono iniziati mesi fa ed è stata avviata una due diligence per valutare la quota che i francesi comprarono a 3,9 miliardi (e che adesso si aggirerebbe intorno al miliardo). Un’operazione ora in standby, visto che Bollorè ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia europea contro la vendita della rete a Kkr.

 

I francesi lamentano che la decisione della cessione sia stata assunta impropriamente dal cda e non dall’assemblea. Cvc aspetta il pronunciamento, perché l’esito legale può condizionare, e molto, il valore della quota di Vivendi. Una vittoria del gruppo di Bollorè farebbe schizzare verso l’alto il prezzo del 23,75% di Tim. Una sconfitta, viceversa, deprezzerebbe ulteriormente la quota già ridimensionata negli anni.

 

vincent bollore

Va precisato che se Cvc decidesse di procedere all’acquisizione delle quote, avrebbe comunque bisogno dell’ok del Governo (che non è scontato).

RETE TIM - FONDO KKRkravis kkrPIETRO LABRIOLA vincent bollorePIETRO LABRIOLA TIM PIETRO LABRIOLA RETE TIM - FONDO KKRpietro labriola a Italian Tech Week

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…